Nel 2020 finirà la sovraperformance macroeconomica Usa

Mattia Prando

7 Dicembre 2019 - 12:55

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In un report, Joseph Little, Global Chief Investment Strategist di HSBC Global Asset Management sostiene che sarà il 2020 l’anno in cui cesserà la sovraperformance macroeconomica statunitense. Vediamo perchè

Nel 2020 finirà la sovraperformance macroeconomica Usa

Il 2020 si aprirà all’insegna di numerose incertezze sui mercati, a dispetto del loro andamento positivo nel 2019: dalla guerra commerciale alla Brexit, sono molti i temi che l’anno prossimo metteranno sotto pressione gli investitori.

A dispetto del rallentamento economico a cui si è assistito, Joseph Little, Global Chief Investment Strategist di HSBC Global Asset Management sostiene che è ancora troppo presto per parlare di recessione, la quale potrebbe presentarsi anche dopo il 2021.

Evidenziando come ci si attenda una crescita lenta ma costante, bassa inflazione, Bance centrali accomodanti e crescita degli utili a una cifra, l’esperto fornisce tre riflessioni vediamo quali.

Finirà l’era della sovraperformance economica Usa

Se negli ultimi 18 mesi si è assistito ad una sovraperformance macroeconomica degli Usa, il prossimo anno Little si attende un’inversione di tendenza e una convergenza nella crescita.

Questo perché la spinta derivante dagli oneri fiscali negli Stati Uniti sta finendo e l’incertezza sulla trade war rimane elevata, senza contare il fatto che i dati del mercato del lavoro sono contenuti.

“Tuttavia l’allentamento monetario e la solidità del credito al consumo dovrebbero impedire che la crescita scenda al di sotto del trend. L’inflazione core negli Stati Uniti resta al di sotto del 2% e dovrebbe convergere solo gradualmente verso il target”. L’esperto mette anche in luce come il prossimo anno si attenda un altro taglio dei tassi.

L’Asia sarà capofila nella ripresa degli emergenti

Per Joseph Little la crescita in Cina dovrebbe riprendersi gradualmente in quanto, se necessario, il Governo di Pechino dovrebbe essere pronto a fornire supporto all’economia, al fine di evitarne un ulteriore rallentamento.

Anche se sarà difficile assistere ad una ripresa vigorosa, vi sono i presupposti (miglioramenti dei cicli tecnologici e commerciali asiatici) per un rafforzamento del momentum di crescita nel breve termine.

“L’Europa e il Giappone restano i fanalini di coda dell’economia globale, ma un graduale miglioramento della crescita dei mercati emergenti dovrebbe supportare le esportazioni europee. Inoltre, l’allentamento monetario della BCE dovrebbe sostenere la domanda interna”.

Quale assset allocation adottare?

Il Global Chief Investment Strategist di HSBC Global Asset Management sostiene come nel 2020 si dovrà adottare una diversificazione intelligente. Se in passato i titoli di Stato hanno fornito rendimenti interessanti, ora sono diventati un diversificatore meno affidabile.

“In qualità di asset allocator, dobbiamo adattarci a questo cambiamento. La chiave del successo nell’”era dell’incertezza” sarà l’utilizzo di un approccio dinamico durante la costruzione della nostra asset allocation. La chiave del successo nell’era dell’incertezza sarà l’utilizzo di un approccio dinamico durante la costruzione della nostra asset allocation”, chiosa Little.

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