Tra Costituzione vilipesa, classe politica impreparata e servizi pubblici allo sbando, la Repubblica Italiana perde senso mentre il popolo osserva impotente un sistema che si autoalimenta.
“C’è stato un sogno una volta che era Roma lo si poteva soltanto sussurrare, ogni cosa più forte di un sospiro l’avrebbe fatto svanire, era così fragile” — questa la frase che nell’iconico film Il Gladiatore viene fatta pronunciare all’Imperatore Marco Aurelio.
Oggi si festeggia il 2 giugno e, come ogni anno, mi interrogo su cosa ci sia realmente da festeggiare.
La nostra Repubblica Italiana, la cui proclamazione costò molto in termini di vite e di ideali, così come la nostra Costituzione, sono vituperate e oltraggiate ogni giorno. Ma, a mancar loro di rispetto, troppo spesso, non è di certo il popolo, bensì coloro alla cui tutela e salvaguardia sarebbero chiamati. [...]
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