Virus Zika: quali sono i sintomi? Gli atleti delle Olimpiadi 2016 sono a rischio? Di seguito i problemi per la salute, i sintomi che porta a chi viene infettato e cosa rischiano gli atleti dei Giochi Olimpici.
Il virus Zika è ormai un problema di interesse mondiale, dal momento che le Olimpiadi 2016 si svolgono in Brasile, dove questo virus sembra essere un problema sanitario non trascurabile.
Le Olimpiadi di Rio potrebbero portare all’estensione del contagio e a all’infezione di molti Paesi. A lanciare l’appello erano già stati i medici dell’Oms, che chiedevano il rinvio delle Olimpiadi per precauzione. Nessuno accolse però le loro richieste e l’ammonimento dell’Organizzazione della Sanità è andato a finire nel dimenticatoio.
Il virus è particolarmente pericoloso per le donne in gravidanza, dal momento che la puntura della zanzara può comportare l’infezione della placenta e la microcefalea del nascituro. Dalla puntura della zanzara l’uomo contrae la febbre Zika, che porta ad un innalzamento della temperatura corporea, a macchie cutanee, cefalea e altri disturbi. I pericoli maggiori rimangono però quelli per il feto e le donne incinte.
Il maggiore rischio del virus Zika è la facilità con cui può essere contratto, dal momento che si trasmette semplicemente con la puntura di una zanzare, portatrice dell’infezione. Il problema maggiore in questo caso è, come abbiamo detto prima, per le donne che sono in gravidanza, dato che la semplice puntura della madre comporta gravi handicap e malformazioni al nascituro.
Il virus è già arrivato in Africa e si teme un contagio mondiale con lo svolgimento delle Olimpiadi di Rio 2016.
Zika è infatti di facile contrazione, dal momento che deriva dalla semplice puntura di una zanzara. Quali sono i rischi per gli atleti? Quali conseguenze potrebbe comportare questa malattia? Vediamo i rischi che secondo l’Oms si corrono con le Olimpiadi di Rio 2016.
Virus Zika, Olimpiadi 2016: possono aumentare il contagio? Parla l’Oms
Iniziano le Olimpiadi di Rio 2016 e con essere i gravi disagi per la sanità mondiale. L’allarme era stato lanciato dall’Oms, agli inizi di giugno, che preannunciava problemi di contagio per i partecipanti alle Olimpiadi e proponeva quindi di annullare le Olimpiadi in programma. L’appello era stato lanciato da 125 scienziati, che mostravano le pericolose conseguenze che si potrebbero avere una volta finito lo svolgimento delle Olimpiadi in questo Paese.
Il virus Zika colpisce in modi nuovi e inaspettati coloro che contraggono la malattia e secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità mettere a rischio 50.000 turisti non è una scelta saggia. In una lettera aperta si leggeva infatti:
Lanciamo questo appello nonostante il fatalismo sulla questione e il convincimento che i giochi Olimpici in Brasile siano una questione troppo importante. La storia ci insegna che questo non è vero: i Giochi Olimpici del 1916, 1940, e 1944 non solo rimandati, ma cancellati. Altri eventi sportivi importanti sono stati spostati per la paura di epidemie. È successo anche, sempre per Zika, per la Major League di Baseball, ma anche per l’Africa Cup of Nations per Ebola.
A destare timori era stato soprattutto l’arrivo del virus Zika a Capo Verde, alle porte dell’Africa. Il contagio in questo continente potrebbe espandere il virus anche in Europa e in altri Paesi, portando Zika ad essere un problema di salute mondiale. I guai maggiori si avrebbero nel momento in cui il virus si diffondesse nelle aree più povere del pianeta, dove la prevenzione e le cure risultano più difficoltose.
Molti atleti inoltre cominciano a temere per la propria salute e in tanti hanno provato a chiedere il rinvio della competizione, senza però ottenere risultati. Le problematiche sanitarie del Brasile non si limitano solo al virus Zika, ma comprendono anche gravi problemi di inquinamento delle acque, di sporcizia e mala sanità.
Gli atleti più esposti a questi problemi saranno gli sportivi che svolgono le competizioni in mare aperto e che, a causa dell’alto tasso di inquinamento, potrebbero avere serie ripercussioni per la salute.
Margaret Chan, direttrice dell’Oms, aveva proposto di rinviare le Olimpiadi di Rio o in alternativa di spostare le competizioni in un luogo più sicuro. La direttrice dell’Organizzazione Mondiale della Sanità metteva in luce le problematiche che comporta questo virus e i rischi che corrono le persone, dal momento che non è ancora stato ideato un vaccino e al momento l’unico modo di prevenzione è cercare di evitare la puntura dell’insetto.
Virus Zika, Olimpiadi 2016: quali rischi per gli atleti?
Lo spostamento non è stato previsto e le Olimpiadi si svolgeranno nelle sedi stabilite. I soldi erano ormai stati investiti per costruire le strutture in Brasile ed è stato impossibile riuscire a spostarle con un così breve preavviso.
Tom Frieden, direttore del Center for Diseaes Control (Cdc) statunitense, dopo le dichiarazioni dell’Oms, ha rassicurato gli atleti e i visitatori che non ci sono rischi di contagio e che la situazione è sotto controllo. Il direttore del Cdc ha specificato che i rischi maggiori sono solo per le donne in stato interessante, mentre per il resto degli ospiti della manifestazione, attuando la prevenzione proposta dal Governo brasiliano, potrà evitare di contrarre il virus Zika.
Il Governo del Brasile chiede infatti ai suoi abitanti, soprattutto alle donne che aspettano un bambino, di non esporsi al contagio. La prevenzione però non è delle migliori, infatti ciò che il Governo brasiliano propone sono dei semplici criteri di prevenzione adottati anche per gli altri insetti.
La prassi per evitare la contrazione del virus è la stessa che si applica per evitare le punture di un qualsiasi insetto, quindi utilizzare uno spray protettivo, evitare i luoghi con acqua stagnante e soprattutto dormire in ambienti che abbiano zanzariere e finestre chiuse. Nulla di eclatante e che possa realmente prevenire una propagazione del virus Zika a livello mondiale.
Virus Zika, Olimpiadi 2016: cos’è e quali problemi comporta?
Il virus Zika è una malattia che si trasmette mediante la puntura delle zanzare e che provoca gravi problemi di salute. Al momento il virus è diffuso in tutto il mondo, compresa l’Europa, ma nelle zone più sviluppate la diffusione del virus è controllata.
A preoccupare è invece la diffusione che potrebbe avvenire nelle aree più povere, dove Zika potrebbe portare a seri problemi sanitari.
Quando si contrae il virus negli uomini comporta la presenza di quella che è chiamata febbre Zika. Questa febbre comporta eruzioni cutanee, innalzamento della temperatura corporea, congiuntivite, cefalea e altri piccoli disturbi, che di solito passano dopo pochi giorni.
Il problema è però la trasmissione che avviene non solo con la puntura della zanzara, ma anche mediante via sessuale e per scambio di fluidi corporei.
La sintomatologia più grave è quella che riguarda le donne in gravidanza, dal momento che il feto sviluppa malformazioni e microcefalea per il contagio.
Non esistono ancora vaccini o cure preventive contro il virus Zika e gli unici modi per la prevenzione sono quelle che vengono usati normalmente contro le zanzare.
Nelle donne in stato interessante, in caso di contrazione del virus, viene inoltre praticato (solo quando la madre acconsente) l’aborto preventivo, in modo da evitare che il nascituro abbia poi hadicap e gravi malformazioni.
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