Vino, i pilastri del futuro: Innovazione, sostenibilità e enoturismo

Massimiliano Carrà

08/04/2019

Vino: al Vinitaly durante il «Tavolo di lavoro» con il Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio, si sono analizzati i tre pilastri del futuro della filiera

Vino, i pilastri del futuro: Innovazione, sostenibilità e enoturismo

Innovazione tecnologica, sostenibilità ed enoturismo. Sono questi i tre pilastri del futuro della filiera vino analizzati al Vinitaly durante il «Tavolo di lavoro» con il Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio.

Tanti i temi trattati durante il “Tavolo di lavoro”, unica invece la visione futura: continuare a collaborare con le Istituzioni in modo tale da promuovere e creare contesti normativo efficienti e vicini alle esigenze produttive del comparto.

Innovazione tecnologica è anche il diktat del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti:

«Il settore vitivinicolo sta affrontando due sfide importanti per incrementare la propria competitività: affermare i propri prodotti sui mercati e favorire la sostenibilità dei processi produttivi. In entrambi i casi l’innovazione tecnologica è uno strumento strategico. Il vigneto 4.0 è una realtà radicata in molti territori, ma occorre ancora lavorare per superare molte criticità strutturali, politiche e culturali. Inoltre, rappresenta un’opportunità per rilanciare la competitività di tutto il comparto e favorire la crescita e l’occupazione dell’agricoltura e del Paese».

Vino: tra sostenibilità ed enoturismo

Il presidente CIA-Agricoltori Italiani Dino Scanavino, sottolinea l’importanza sempre più crescente del comparto vino a livello internazionale:

“I mercati stranieri rappresentano la via obbligata di sviluppo e crescita competitiva e i trattati bilaterali sono la dimostrazione che i paesi europei traggono la loro forza nello stare insieme. Per il nostro Paese, ciò è particolarmente vero in quei negoziati dove siamo in condizione di giocare all’attacco, come il Ceta tra Ue e Canada ma anche il Jefta tra Ue e Giappone”.

Oltre all’importanza a livello internazionale e alla potenzialità degli investimenti nel settore vino, non va dimenticato, come sottolinea il Presidente Unione Italiana Vini Ernesto Abbona, il tema della promozione all’estero e dell’enoturismo:

“L’enoturismo è una calamita potentissima capace di influenzare la scelta delle destinazioni di viaggio. È fondamentale che il nostro Paese abbia un piano strategico nazionale sulle politiche del turismo enogastronomico, nonché un contesto normativo armonizzato".

Infine, non poteva mancare l’ultimo pilastro su cui si basa il futuro della filiera del vino: la sostenibilità. Proprio su di esso si è soffermato il presidente di Federdoc, Riccardo Ricci Curbastro:

“Il cambiamento climatico sta imponendo di riesaminare le logiche che stanno alla base del nostro modo di agire per garantire la qualità del prodotto. La sostenibilità è un driver strategico di sviluppo. Lo sforzo unificatore di Federdoc ha prodotto Equalitas, un progetto ormai affermato, il cui know how sta fornendo un contributo al tavolo di filiera operativo presso il Ministero con l’intento di creare uno standard unico a governance pubblica".

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