I turisti li rubano come souvenir, ma sono illegali

Ilena D’Errico

26 Maggio 2025 - 22:13

I turisti li rubano come souvenir, ma sono illegali, causando incredibili danni economici e pericoli. Ecco di cosa si tratta e quali sono le regole.

I turisti li rubano come souvenir, ma sono illegali

Tutti vogliono portarsi a casa il ricordo di un viaggio appena concluso e ovviamente non c’è nulla di sbagliato in questo. Soprattutto se non si sceglie un souvenir in vendita ma si ricorre al fai da te è bene informarsi sui regolamenti e sulle leggi locali per evitare spiacevoli conseguenze. Rubare i souvenir attingendo dal territorio urbano e naturale è una cattiva abitudine che accomuna i turisti di tutto il mondo, causando problemi sia in Italia che all’estero. Il problema non sono soltanto gli atti più gravi, come gli episodi di vandalismo, ma anche quelle piccole e apparentemente innocue azioni che alla lunga compromettono il patrimonio delle zone turistiche. Chi è che non ha mai preso qualche sasso, delle conchiglie o una manciata di sabbia? Comportamenti di questo genere sono quasi sempre illegali e di conseguenza sanzionati, ma ciononostante continuano a ripetersi nella maggior parte dei viaggi. Tra le città che più patiscono le incursioni dei turisti c’è Bruges, nel Belgio fiammingo, che ha recentemente provato a quantificare il danno. Il risultato è a dir poco impressionante.

Bruges, “lasciate stare quei sampietrini”

Bruges, nota anche come la “Perla delle Fiandre” è famosa per il suo centro storico medievale, patrimonio dell’Unesco dal 2000. Tutta la città, di fatto, è ricca di meraviglie storiche e artistiche, con vicoli acciottolati caratteristici che donano un’atmosfera unica a ogni via. I turisti, però, non si limitano ad ammirare il paesaggio e l’architettura belga, decidendo spesso di portarsi a casa un pezzo di Bruges come souvenir. Non si tratta di un eufemismo. Secondo l’assessore ai beni pubblici Franky Demon vengono sottratti dai 50 ai 70 sampietrini ogni mese ed è una stima al ribasso, considerando la difficoltà di rintracciare per tempo le anomalie nei lunghi vicoli della città.

Un fenomeno che cresce in proporzione con l’affluenza turistica, raggiungendo il picco nella stagione estiva e provocando enormi perdite al Comune. Per la riparazione di ogni metro quadrato è richiesta una spesa di circa 200 euro, che Bruges preferirebbe poter investire in servizi e altre necessità, senza contare i pericoli causati dalle pietre mancanti. I pedoni rischiano di inciampare e ferirsi gravemente, ma riparare la pavimentazione è un bisogno urgente anche per evitare l’aumento del danno, per esempio in caso di pioggia.

Un problema che non è del tutto nuovo agli italiani, che di pavimentazioni storiche con i sampietrini sono veri e propri esperti. La definizione stessa di sampietrino deriva dal suo uso in piazza San Pietro a Roma, ma il territorio ne custodisce oggi molte varianti di incredibile prestigio storico. Non a caso, proprio Roma è stata negli anni spesso vittima del furto di sampietrini, finiti nelle valigie dei turisti anche quando parte di monumenti commemorativi. Qualcosa di simile accade anche in Francia, in particolare nel percorso della corsa ciclistica Parigi-Roubaix, dove spesso mancano parti del selciato.

Rubare questi souvenir è illegale

Per quanto possa essere complesso restare aggiornati sulle diverse normative quando si viaggia rispettare le regole di comune buon senso e rispetto dovrebbe essere sufficiente a evitare guai. Il furto di beni pubblici, siano parti della strada, di edifici o anche di paesaggi naturali, è quasi sempre sanzionato con delle multe e in alcuni casi integra anche dei reati. Ecco perché nel visitare una città bisognerebbe agire con prudenza, avendo cura di non danneggiare il territorio. Non è possibile prelevare parti delle costruzioni urbane, di monumenti, strade e opere pubbliche, ma nemmeno provenienti dalla natura.

Sassi, conchiglie, sabbia dovrebbero rimanere dove sono, senza alterazioni dell’habitat. Nella maggior parte dei casi anche piante e fiori vanno preservati, facendo attenzione soprattutto (ma non solo) alle aree protette. Oltre alle varie sanzioni economiche, che dipendono dal materiale raccolto, in Italia è perseguibile per furto chi si appropria di un bene pubblico senza autorizzazione (sabbia compresa). Lo stesso vale per parti urbane, come la pavimentazione. Una regola che sarebbe bene tenere a mente anche quando si viaggia, optando per souvenir leciti: articoli pronti per l’acquisto, fotografie, dipinti e così via.

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