Argento: prese di beneficio utili per nuovi long

Ufficio Studi Money.it

19 Luglio 2019 - 09:02

19 Luglio 2019 - 09:03

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Dopo la corsa delle ultime due ottave, per le quotazioni dell’argento sembrerebbe essere giunto il momento di una presa di beneficio. In questo senso, si potrebbero approfittare di eventuali ribassi per riposizionarsi in ottica long

Ieri le quotazioni dell’argento sono riuscite a violare diversi livelli resistenziali estremamente importanti, come la trendline che collega i top dell’8 settembre 2017 a quelli del 25 gennaio 2018 e la resistenza statica a 16,1905 dollari lasciata in eredità dai massimi del 31 gennaio scorso.

Argento, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

L’ondata di acquisti sul metallo grigio ha permesso ai corsi di spingersi sui livelli più alti del 2019, dove attualmente veleggiano. La struttura grafica è senza dubbio positiva, ma è ragionevole attendersi delle prese di beneficio.

Questo si può intuire dalla situazione dell’RSI settato a 14 periodi, entrato in soglia di ipercomprato. A tal proposito, eventuali prese di profitto potrebbero portare i prezzi verso un re-test di area 16,1905 dollari in primis, per poi passare a quota 15,66 dollari in caso di accelerazione bearish.

Dal punto di vista dell’analisi tecnica, la materia prima può essere considerata in un contesto rialzista fino a quota 15,51 dollari, zona di transito della linea di tendenza ascendente che unisce i lows del 28 maggio a quelli del 9 luglio 2019.

La positività dell’argento è evidenziata anche nel grafico settimanale, dove le quotazioni stanno testando con una barra di estensione rialzista la SMA a 200 periodi per la prima volta da giugno 2018.

Una chiusura al di sopra di tale livello (ora 16,3073 dollari) permetterebbe ai compratori di testare quota 17,49 dollari l’oncia, zona di transito della linea disegnata con i bottom del 14 dicembre 2015 e quelli del 10 luglio 2017.

Strategie operative su argento

Visto quanto emerso dall’analisi tecnica, si potrebbero valutare strategie di matrice long in caso di ritracciamenti verso i 16 dollari l’oncia. Lo stop loss andrebbe posto a 15,40 dollari, mentre l’obiettivo principale a 17 dollari l’oncia. Il target più ambizioso sarebbe invece individuabile a 17,40 dollari.

Il certificato Turbo Long di BNP Paribas con ISIN NL0013491434 e leva 3,79 si presta particolarmente bene a questo tipo di operatività.

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