Bund future: torna appetito degli investitori, ecco cosa dice l’analisi tecnica

Ufficio Studi Money.it

25 Marzo 2019 - 11:28

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Il titolo di Stato tedesco a dieci anni è in evidenza tra gli investitori, con il rendimento che è tornato in territorio negativo per la prima volta dal 2016. Ecco cosa dice l’analisi tecnica

Bund future: torna appetito degli investitori, ecco cosa dice l’analisi tecnica

Il Bund è sotto i riflettori degli investitori. Il rendimento del bond, venerdì scorso, è arrivato a segnare un valore negativo per la prima volta dal 2016. Al momento della scrittura il rendimento della carta tedesca con scadenza 10 anni si attesta a -0,006%.

A spingere verso il basso lo yield del titolo di Stato tedesco sono stati gli acquisti degli investitori che guardano nuovamente verso porti sicuri per i propri capitali, specie a seguito dei dati negativi rilasciati venerdì scorso relativamente alle principali economie dell’area euro.

Oltre al sentiment negativo degli operatori dei mercati finanziari, anche il recente operato da parte delle Banche centrali, Fed in Usa e BCE in Europa, che hanno confermato le loro intenzioni accomodanti in materia di politica monetaria (clicca qui per approfondire), confermando di voler mantenere i tassi di interesse a livelli bassi ancora a lungo.

Questo fatto ha esercitato una pressione sui rendimenti obbligazionari a livello globale (clicca qui per l’analisi settimanale sull’asset allocation).

L’analisi tecnica

Bund future, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Il quadro tecnico del Bund future è orientato al rialzo. A seguito della rottura della trendline discendente di lungo periodo, che rappresentava la parte alta del canale ribassista sviluppatosi da giugno 2016 fino a dicembre 2018, i corsi si sono mantenuti al di sopra della media mobile a 50 giorni segnando un nuovo top nella seduta dell’8 febbraio scorso a 166,83 punti.

Successivamente i prezzi hanno però registrato un forte gap down tra le sedute del 7 e dell’8 marzo corso, riportando le quotazioni sotto la SMA 50, fino ad arrivare a testare il livello statico a 163,88 punti.

Da qui i corsi hanno segnato tre candele positive consecutive riportando, venerdì scorso, i prezzi del carta tedesca nuovamente al di sopra della media mobile a 50 giorni, livello a cui transitano al momento le quotazioni.

Considerata la struttura tecnica di medio periodo, rafforzata dalla rottura della figura lateral-ribassista in atto dal 2016, si potrebbero privilegiare strategie di matrice rialzista. A tal proposito, ci sono alcuni livelli da monitorare, sia di natura statica che dinamica.

Un supporto di breve termine è quello che conta il massimo segnato il 3 gennaio scorso con i minimi registrati il 5 febbraio e il primo marzo, transitante a 165,35 punti.

Il secondo livello, sempre statico, ma di più lungo periodo, è quello che conta i massimi segnati il 17 agosto scorso a 163,88 punti. Un altro livello da monitorare, questa volta di natura dinamica, è la trendline ascendente che conta i minimi registrati il 10 ottobre scorso con i minimi segnati nel corso della scorsa ottava, a 163,63 punti.

Questi elementi supportivi rappresentano tutti valide aree ai quali implementare strategie long in linea con la tendenza rialzista sottostante. Una chiusura, idealmente sui minimi di seduta, al di sotto del low segnato il 19 marzo a 163,63 punti, comprometterebbe l’attuale struttura favorendo invece i venditori.

Nel caso di strategie rialziste va evidenziato il livello dinamico discendente che collega la serie di massimi registrati tra il 7 e il 26 febbraio scorso, ora transitante a 166,37 punti, il quale potrebbe ostacolare un eventuale apprezzamento dei corsi.

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Strategie operative su Bund future

Elaborazione Ufficio studi di Money.it

Alla luce della struttura tecnica del Bund future si potrebbero implementare strategie rialziste su ritracciamento.
Nel caso di un ulteriore flessione delle quotazioni fino al test del livello statico a 165,35 punti si potrebbero assumere posizioni long (con conferma di un pattern candlestick dalle implicazioni rialziste) con stop loss posiziona poco al di sotto del minimo della candela impulsiva di venerdì scorso, più precisamente a 164,50 punti. Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere identificato a contatto con la trendline discendente precedentemente menzionata, transitante a 166,37 punti.
Un target finale, invece, in prossimità dei top registrati l’8 febbraio scorso a 166,83 punti.

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