Tasse universitarie e scolastiche, si possono pagare con il credito di imposta

Nadia Pascale

27/06/2023

27/06/2023 - 12:51

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Iniziano a breve le iscrizioni presso università e istituti scolastici, molti non sanno che si possono pagare le tasse universitarie e scolastiche con il credito di imposta usando il modello F24.

Tasse universitarie e scolastiche, si possono pagare con il credito di imposta

Chi matura un credito di imposta può ottenere un rimborso oppure utilizzarlo in compensazione, cioè per scontare altre imposte. Molti non sanno che è possibile ottenere la compensazione anche per versare le tasse universitarie e le tasse scolastiche, si tratta infatti di imposte che possono essere pagate con il modello F24.

Per i contribuenti pagare le tasse universitarie con il credito di imposta può essere un importante vantaggio perché spesso tra il momento in cui matura un credito fiscale e quello in cui si ottiene il rimborso passa molto tempo, mentre le tasse universitarie devono essere versate e, se si hanno problemi di liquidità, l’uso del credito di imposta può essere una soluzione davvero comoda.

Ecco le istruzioni dell’Agenzia delle entrate per usare correttamente i crediti di imposta maturati per pagare le tasse universitarie e scolastiche.

Tasse universitarie pagate con il credito di imposta: codici tributo

Con la Risoluzione 106 del 17 dicembre 2019 l’Agenzia delle entrate ha fornito indicazioni per il versamento delle tasse scolastiche con il modello F24. Deve essere ricordato che si tratta di un’importante innovazione in quanto consente le compensazioni delle imposte, di conseguenza, i contribuenti che vantano un credito fiscale possono utilizzarlo per pagare le tasse universitarie. Ovviamente se il credito vantato è inferiore alle tasse da pagare, il contribuente deve versare il residuo.

L’articolo 4-quater, comma 1, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58) ha aggiunto all’articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, la lettera h-septies, che estende alle tasse scolastiche il versamento unitario e la compensazione. Tale disposizione trova applicazione dal 1° gennaio 2020.

I codici tributo come già anticipato sono contenuti nella Risoluzione 106 del 2019 dell’Agenzia delle entrate e sono:

  • TSC1, denominato “Tasse scolastiche – iscrizione”;
  • TSC2, denominato “Tasse scolastiche – frequenza”;
  • TSC3, denominato “Tasse scolastiche – esame”;
  • TSC4, denominato “Tasse scolastiche – diploma”.

Come compilare il modello F24 per pagare le tasse universitarie e scolastiche con il credito di imposta

Nella Risoluzione 106 sono indicate anche le modalità operative. In particolare nella sezione “ Erario ” devono essere indicati i codici tributo prima visti in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “ importi a debito versati ”.
Nella sezione “ anno di riferimento ” deve essere indicato l’anno a cui si riferisce il pagamento della tassa scolastica, indicandolo per intero, ad esempio 2023.

Naturalmente gli anni scolastici sono solitamente indicati nella forma doppia, ad esempio “2023-2024”, in questo caso l’Agenzia delle entrate sottolinea che deve essere indicato solo il primo anno, quindi 2023.

Particolare attenzione deve essere posta anche alla compilazione del campo codice fiscale. In questo caso:

  • nel campo “ Codice Fiscale ” deve essere inserito quello dello studente;
  • nel campo « Codice fiscale del coobbligato , erede, genitore, tutore o curatore fallimentare”, il codice di chi effettua il versamento, il tipico caso è il genitore che vanta un credito di imposta e decide di utilizzarlo per il pagamento delle tasse scolastiche del figlio.
  • Nel campo» codice identificativo ", deve invece essere inserita la sigla “02”.

Generalmente quando si pagano le imposte con il modello F24 è possibile effettuare il versamento con i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, oppure rivolgersi a uno dei concessionari, ad esempio Poste Italiane, ed effettuare il versamento anche in contanti.
Attenzione però, per avvalersi della compensazione del credito di imposta è essenziale effettuare il pagamento utilizzando i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.

Risoluzione 106/E del 2019
Risoluzione 106/E del 2019

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