Superbonus assunzioni 2024, beneficiari, importi e istruzioni

Nadia Pascale

15 Maggio 2024 - 13:01

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Prendono forma le agevolazioni per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato. Le misure battezzate “Superbonus assunzioni 2024” prevedono esoneri contributivi.

Superbonus assunzioni 2024, beneficiari, importi e istruzioni

Incrementate le misure del Superbonus assunzioni 2024 con il decreto Primo Maggio. Chi sono i beneficiari e a quanto ammontano gli importi? Vediamo le prime istruzioni.

Il decreto Primo Maggio (Decreto Legge Coesione n° 60 del 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 maggio 2024 ed entrato in vigore l’8 maggio 2024) prevede importanti agevolazioni per le imprese che assumono.

Ecco i dettagli di quello che sembra essere uno dei provvedimenti più importanti per le imprese che decidono di assumere in modo stabile.

Vediamo cosa prevede il Superbonus assunzioni 2024 e chi potrà ottenere l’agevolazione.

Superbonus assunzioni con esonero contributi al 100%

Il decreto ribattezzato “Primo Maggio”, Decreto Legge 60 del 2024, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 maggio 2024, ha l’obiettivo di incentivare l’occupazione, in particolare quella giovanile e prevede diverse misure in favore dei datori di lavoro che decidono di aumentare il numero del personale con contratto a tempo indeterminato.
Si parla in questo caso anche di Superbonus assunzioni, nulla a che fare con i bonus edilizi.

La prima cosa da sottolineare è che il Governo, al fine di semplificare il sistema di aiuti alle imprese, ha già cancellato l’Ace (Aiuto alla crescita economica).

Il testo del decreto legge prevede all’articolo 22 il “Bonus giovani”. Possono avvalersene i datori di lavoro che dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 assumono personale non dirigenziale con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o effettuano la trasformazione del contratto di lavoro subordinato da tempo determinato a tempo indeterminato.

Il bonus prevede uno sgravio contributivo del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati. Sono esclusi i premi Inail. È previsto un limite massimo di spesa agevolabile di 500 euro. Lo sgravio contributivo ha una durata massima di 24 mesi.

Si può ottenere il bonus giovani per l’assunzioni di soggetti che non hanno compiuto i 35 anni di età e che non hanno mai avuto un impiego con contratto a tempo indeterminato.
Sono esclusi dal beneficio i rapporti di lavoro con contratto di apprendistato e lavoro domestico. Può essere, invece, riconosciuto in caso di trasformazione di un contratto di apprendistato trasformato in contratto di lavoro a tempo indeterminato.

L’importo massimo di 500 euro è aumentato a 650 euro nel caso in cui le assunzioni avvengano per sedi operative ubicate in zone economicamente svantaggiate: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Bonus assunzione Donne

L’articolo 23 del decreto Primo Maggio prevede, invece, il bonus donne. In questo caso lo sgravio del 100% degli oneri contributivi può avere un tetto di spesa massimo di 650 euro mensili per ciascuna donna assunta. L’assunzione deve però riguardare donne, senza limiti di età.
Per ottenere l’agevolazione, l’assunzione deve avere ad oggetto un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Beneficiarie sono donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno.

Nelle altre zone d’Italia, è previsto il bonus assunzioni di 650 euro mensili per assunzione di donne di qualunque età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

Bonus Zona speciale economica

Per le imprese che occupano fino a 10 dipendenti nel mese di assunzione e che assumono lavoratori in sedi ubicate nella zona economica speciale, con contratto a tempo indeterminato, nel periodo intercorrente tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, è previsto lo sgravio contributivo del 100%, esclusi i premi Inail, per un importo massimo per ciascun lavoratore di 650 euro mensili.
La misura trova applicazione in favore di persone che hanno superato i 35 anni di età e risultano privi di impiego da almeno 24 mesi.

Si può sottolineare la differenza rispetto alle misure previste nei confronti delle donne, infatti, nei casi precedenti la norma parlava di donne “ prive di impiego regolarmente retribuito ”, implica che nel caso in cui nel periodo di riferimento le persone interessate hanno avuto contratti saltuari, possono comunque rientrare nel beneficio. Per gli altri soggetti, uomini, si parla di stato di disoccupazione.

Limiti al Superbonus assunzioni

Le misure ora viste prevedono dei limiti, infatti, si applicano alle imprese che assumono personale, vi deve però essere un incremento reale della forza lavoro.

In particolare l’incremento deve essere valutato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti.

Nel caso di contratti di lavoro a tempo parziale il calcolo è fatto in base al rapporto tra il numero delle ore pattuite e il numero delle ore che costituiscono l’orario normale di lavoro dei lavoratori a tempo pieno.

Gli esoneri, inoltre, non sono cumulabili con altre misure aventi a oggetto gli stessi oneri.
Infine, deve essere ricordato che queste misure entrano in vigore dal 1° settembre 2024, per il semplice fatto che si è in attesa del decreto attuativo del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

Superbonus assunzioni fino al 130%

Molta attesa c’è ancora per il Superbonus assunzioni con sgravi fino al 130%, la misura è prevista nella riforma fiscale e per diventare operativa è in attesa del decreto interministeriale attuativo. Per la misura saranno utilizzati i Fondi Coesione dell’Unione europea.
Il vice ministro Maurizio Leo ha sottolineato che al decreto stanno lavorando il ministero del Lavoro e il ministero dell’Economia e delle Finanze.

La misura è una super deduzione pari:

  • al 120 per cento per tutte le assunzioni a tempo indeterminato;
  • al 130 per cento per chi assume lavoratori “svantaggiati” (allegato 1 del DL n. 216/2023).

In realtà rispetto alle misure precedenti si tratta di una maggiorazione del 20% che sale al 30% per l’assunzione di lavoratori “svantaggiati”.
Rientrano in questa categoria i soggetti citati nell’art. 31, co. 2, del D.Lgs. n. 81/2015, tra questi rientrano:

  • gli ex percettori di reddito di cittadinanza;
  • donne di qualsiasi età con almeno due figli di età minore di diciotto anni;
  • donne senza un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in regioni ammissibili ai fondi strutturali Ue e nelle aree svantaggiate;
  • giovani di età compresa tra 18 e 24 anni (NEET);
  • disoccupati ultra cinquantenni;
  • Lavoratori residenti nella Zes ( Zona Economia Speciale).

Altre misure previste nel “Decreto Primo Maggio”

Il “Decreto Primo Maggio” prevede anche il bonus tredicesime. Si tratta di un contributo “una tantum” di 100 euro destinato a:

  • lavoratori e lavoratrici con reddito da lavoro dipendente non superiore a 28.000 euro;
  • coniuge e/o almeno un figlio a carico (anche nato fuori dal matrimonio, ma riconosciuto, adottivo o affidato).

Sono inoltre previsti contributi per l’autoimprenditorialità. Da quanto emerge nella bozza in discussione, sarebbe previsto anche il ritorno dell’aliquota al 10%, fino ai 3.000 euro, sui premi di produttività.

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