Unicredit: strategie asimmetriche godono di buona protezione

Apertura all’insegna del ribasso su Unicredit, che inizia la seduta in gap down a 10,398 euro.

Unicredit, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

L’analisi tecnica sul titolo evidenzia una struttura ancora debole, con i compratori che non riescono a rialzare la testa dopo i forti ribassi degli scorsi mesi. Nelle sessioni precedenti, i venditori erano stati respinti dalla linea di tendenza che collega i minimi del 27 dicembre 2018 a quelli del 4 febbraio 2019.

I corsi hanno poi dato un nuovo segnale di forza, effettuando la violazione della resistenza dinamica che unisce i top del 26 maggio e quelli del 4 luglio 2019, salvo poi ritracciare fino a portarsi al re-test di tale livello.

L’area su cui veleggiano i prezzi è cruciale: una tenuta di queste zone metterebbe sul tavolo l’ipotesi di un upside che potrebbe estendersi dapprima fino a 11,07 euro, per poi passare a 11,34 e 12,20 euro. Queste tre zone che potrebbero calamitare i prezzi corrispondono rispettivamente alla resistenza statica lasciata in eredità dai minimi del 22 febbraio 2019, al transito della media mobile semplice a 200 giorni e alla chiusura del gap down aperto dal 6 maggio scorso.

Se invece le attuali aree non dovessero riuscire a contenere le forze ribassiste, è ragionevole attendersi un ritorno verso quota 10 euro.

Strategie operative con i Corridor Certificates

Visto quanto emerso dall’analisi tecnica, si potrebbero valutare strategie asimmetriche long solamente in caso di chiusura al di sopra di area 10,507 euro. A tal proposito, il Certificato Corridor di Société Générale con ISIN LU1946269831 sembra prestarsi particolarmente bene a queste esigenze operative. La Barriera Inferiore a 8,50 euro e quella Superiore a 12 euro offrono buoni livelli di protezione sia dai ribassi che dai rialzi. L’obiettivo di questa operatività è individuabile a 11,05 euro.