Quanto guadagna un guardiaparco? Stipendio e mansioni

Emanuele Di Baldo

25 Giugno 2025 - 19:00

Lo stipendio di un guardiaparco in Italia non è elevatissimo ma in linea con altre cariche simili, sia pubbliche che private: ecco cosa sapere.

Quanto guadagna un guardiaparco? Stipendio e mansioni

Immagina di svegliarti ogni mattina circondato da boschi, montagne o coste incontaminate: non è un sogno, è la realtà quotidiana del guardiaparco. Chi sceglie questa professione ha una passione concreta per l’ambiente e la natura, unita a responsabilità operative, legali e civiche.

Ma quanto può guadagnare chi decide di dedicarsi alla tutela delle nostre aree protette? Oltre al compenso base da concorso pubblico, esistono vari scenari: contratti locali, indennità, progressioni di carriera e benefit accessori. Ecco tutto quello che bisogna sapere tra mansioni, stipendi e percorsi formativi utili per diventare guardiaparco.

Cosa fa un guardiaparco in Italia? Le mansioni più importanti

Il guardiaparco è il cuore operativo della tutela ambientale: un po’ forestale, educatore e operatore di protezione civile. Le mansioni spaziano dalla vigilanza alla prevenzione incendi, dalla gestione scientifica all’educazione ambientale, offrendo giornate ricche e variate - anche in base agli incarichi e all’area geografica di competenza, ovviamente.

Tra i suoi compiti fondamentali troviamo sicuramente i seguenti.

  • Sorveglianza del territorio: fotografa situazioni sospette, verifica l’integrità del paesaggio e garantisce il rispetto delle leggi ambientali. Redige verbali in caso di infrazioni e collabora con Polizia Forestale o Carabinieri Ambientali.
  • Attività di ausilio per le autorità: spesso riconosciuto come ausiliario di pubblica sicurezza, interviene in situazioni di reati ambientali, raccoglie prove e affianca autorità giudiziarie .
  • Prevenzione incendi e protezione civile: durante la stagione calda, diventa parte attiva nel monitoraggio del rischio incendi, nella segnalazione e talvolta nello spegnimento di focolai .
  • Cura delle infrastrutture e dei sentieri: manutiene e controlla percorsi escursionistici, recinzioni, edifici e mezzi, assicurando la sicurezza dei visitatori e la fruizione del parco.
  • Supporto agli operatori locali: collabora con agricoltori, pastori e pescatori per garantire che le attività economiche non danneggino l’ecosistema.
  • Progetti scientifici e gestione faunistica: partecipa a censimenti, reintroduzioni, monitoraggi e recupero di animali; talvolta è coinvolto in ricerche con enti accademici.
  • Educazione ambientale e accoglienza: guida scolaresche, organizza laboratori e visite dedicate alla sensibilizzazione ambientale, diventando un punto di riferimento per visitatori e comunità.

In concreto, quindi, il guardiaparco porta avanti un’attività che coniuga salute del territorio, intervento attivo in emergenze, relazione con le comunità e la scienza. La sua presenza è cruciale per mantenere la biodiversità e la bellezza dei nostri spazi naturali.

Lo stipendio dei guardiaparco: ecco quanto si guadagna

Quando si pensa allo stipendio di un guardiaparco, spesso il primo riferimento è quello iniziale da concorso (categoria C1, circa 21.400 € lordi annui). Ma la realtà è più articolata.

Stando agli ultimi concorsi pubblicati nel 2025, la retribuzione iniziale (C1) prevede circa 21.392 € lordi annui ( 1.780 €/mese lordi) più tredicesima. Alcuni bandi (es. Regione Lazio) confermano la stessa cifra.

Ci sono, però, anche delle assunzioni più remunerative con contratti con categoria superiore. In enti come il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise si recluta categoria B1, con stipendio intorno ai 31.600 € annui lordi.

Ma qual è la retribuzione netta media?

Il netto mensile varia generalmente tra 1.200 e 2.000 €, in base a contratto, anzianità e indennità (es. per turni notturni, incendi, trasferte).

Possono essere anche previsti buoni pasto, rimborsi, uso alloggi o mezzi dell’ente, oltre a benefit previdenziali tipici dei dipendenti pubblici. E, dopo l’ingresso, con esperienza e passaggi di livello (es. da C1 a B1 o funzioni apicali), gli stipendi possono superare i 40.000 € lordi. Inoltre, le indennità di amministrazione o comparto possono incrementare la busta paga di altri 1.000–2.000 € annui.

Come diventare guardiaparco? Requisiti e assunzione

Entrare nel mondo dei guardiaparchi richiede passione, preparazione e pazienza: ecco la strada più comune, stando ai bandi pubblicati recentemente.

Requisiti essenziali

  • Cittadinanza italiana o UE, godimento diritti civili e politici, età tra 18 anni e il limite di pensionamento. Talvolta si applicano limiti di età specifici, come i 35 anni per il Parco d’Abruzzo , Lazio e Molise.
  • Idoneità fisica e psico-fisica, assenza di condanne penali, posizione regolare con obblighi militari.
  • Patente B e diploma di scuola secondaria (requisito base per C1 e B1).

Titoli preferenziali

  • Laurea in discipline ambientali, agrarie, naturali o forestali.
  • Esperienze pratiche, certificati tecnici.
  • Corso da Ausiliario Guardiaparco riconosciuto (FederaParchi) con libretto professionale.

Iter concorsuale consono

  • Prova scritta: quiz o domande aperte su legislazione ambientale, norme di sicurezza, ecologia, polizia ambientale, lingua inglese e informatica.
  • Colloquio orale/pratico: verifica approfondita delle conoscenze, casi simili, lingua, strumenti digitali.
  • In concorsi locali (es. Comuni), può essere presente prova pratica o sportiva.

Selezione e graduatoria

  • È necessario raggiungere punteggi minimi (es. 21/30 per scritti). I titoli (lauree, corsi) influenzano l’assegnazione dei posti .

Inserimento e formazione continua

  • I vincitori firmano un contratto a tempo indeterminato, C1 o B1.
  • Segue un periodo di formazione specifica su emergenze, sorveglianza, primo soccorso, uscite sul campo, spesso organizzato dall’ente o regioni.

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