Quanto si guadagna in Vaticano? Gli stipendi dei dipendenti

Money.it Guide

27/06/2025

Ecco gli stipendi aggiornati dei dipendenti in Vaticano e come lavorare - anche da laici - presso la Santa Sede.

Quanto si guadagna in Vaticano? Gli stipendi dei dipendenti

Nel cuore della Città del Vaticano si celano arte, fede e spiritualità, ma anche una realtà economica e lavorativa spesso poco conosciuta: gli stipendi dei dipendenti vaticani. Tra nuove procedure digitali e riforme finanziarie, il mondo del lavoro nella Santa Sede si è fatto sempre più trasparente negli ultimi anni. A partire da ottobre 2023, la Segreteria per l’Economia ha rivoluzionato le modalità di candidatura con la sezione online “Lavora con noi”, semplificando l’accesso a posizioni aperte per personale laico.

Tuttavia, accanto alle opportunità, persiste un nodo critico: molte buste paga non sono più aggiornate e restano agganciate a parametri vecchi e inadeguati per il costo della vita attuale. Insomma, la credenza per cui «in Vaticano si guadagna meglio» non è sempre vera. Anzi.

Cerchiamo, quindi, di capire come avviare una carriera nella Santa Sede, dando uno sguardo dettagliato sugli stipendi dei dipendenti in Vaticano oggi, alla luce delle ultime novità normative.

Come lavorare in Vaticano

L’ingresso nel mondo del lavoro vaticano oggi è strutturato, aperto e accessibile. La svolta è arrivata, come detto, con il lancio, il 24 ottobre 2023, della sezione “Lavora con noi” sul sito della Segreteria per l’Economia, che rende pubbliche le posizioni aperte e consente di inviare candidature online, sia mirate sia spontanee .
Questo nuovo sistema rientra in un più ampio progetto di rinnovamento delle procedure di reclutamento, voluto per assicurare trasparenza, competenza e senso etico nel personale che accompagna il Papa e la Curia .

Le posizioni disponibili spaziano da ruoli tecnici e amministrativi a figure specialistiche – ad esempio nel campo della compliance finanziaria, del risk management, dell’editoria multilingue e della sanità . Viene richiesto generalmente il diploma o la laurea, insieme a specifiche competenze – linguistiche, gestionali o legali – in linea con i profili cercati. Oltre ai requisiti tecnici, la Santa Sede sottolinea l’importanza dell’“adeguata competenza, motivazione e, soprattutto, senso etico”.

La procedura è semplice.

  1. Visitare il sito della Segreteria per l’Economia, sezione “Lavora con noi”.
  2. Navigare tra le offerte aggiornate periodicamente, o optare per la candidatura spontanea.
  3. Compilare accuratamente il form indicando esperienza, competenze, preferenze e curriculum vitae.
  4. Inviare la candidatura, che sarà considerata solo tramite la piattaforma online .
  5. Nel caso non ci siano posti aperti, la domanda sarà inserita in banca dati per future selezioni, comprese possibilità di mobilità interna.

L’Ufficio del Personale e la Commissione per la Selezione del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano svolgono un ruolo fondamentale nella gestione delle candidature. La Segreteria promuove una maggiore efficienza attraverso procedure digitali e audit continui.

Infine, i candidati, pur appartenendo al personale laico, devono condividere i «principi della dottrina della Chiesa» per lavorare nella Santa Sede.

Gli stipendi dei dipendenti in Vaticano oggi

Il tema cruciale per molti aspiranti e attuali dipendenti riguarda gli stipendi in Vaticano: cosa si guadagna davvero e come si confronta con la vita reale?

Retribuzione di base per livelli

Nel recente aggiornamento delle Norme per il conglobamento dell’aggiunta speciale di indicizzazione nella retribuzione base (in vigore dal gennaio 2024), sono state definite le fasce salariali lordo annuo per dieci livelli. Le cifre vanno da 18.977 € per il livello I fino a 34.159 € per quello X, distribuite su 13 mensilità. Sebbene siano numeri indicativi, offrono uno standard di riferimento per i candidati.

Nel dettaglio, quindi, per il personale in servizio appartenente alle diverse Amministrazioni della Santa Sede e al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano sono garantiti stipendi base a seconda del livello con il quale si viene assunti.

  • Livello X: 34.159,32 euro annui lordi.
  • Livello IX: 32.261,58 euro annui lordi.
  • Livello VIII: 30.363,84 euro annui lordi.
  • Livello VII: 28.466,1 euro annui lordi.
  • Livello VI: 26.568,36 euro annui lordi.
  • Livello V: 24.670,62 euro annui lordi.
  • Livello IV: 23.252,88 euro annui lordi.
  • Livello III: 21.824,01 euro annui lordi.
  • Livello II: 20.400,77 euro annui lordi.
  • Livello I: 18.977,4 euro annui lordi.

Tuttavia, queste cifre esprimono solo il livello base e non includono scatti di anzianità, beneficio per responsabilità, indennità occasionali o bonus straordinari.

Stipendi, inflazione e blocco salariale: si guadagna bene in Vaticano?

Nonostante la percezione apparente di privilegi, negli ultimi anni la realtà ha deluso le aspettative: per alcuni lavoratori presso la Santa Sede, gli stipendi sono bloccati dal 2008, con anni di inflazione non compensati. Durante la pandemia e la successiva crisi economica, la Santa Sede ha adottato misure d’austerità per contenere i costi: congelamento di scatti biennali (2021‑2023), sospensione del pagamento di TFR per due anni e blocco delle assunzioni. Di conseguenza, il potere d’acquisto è calato sensibilmente.

E le proteste di adeguamento non sono mancate. A maggio 2024, in un gesto senza precedenti, 49 dipendenti dei Musei Vaticani hanno promosso la prima protesta sindacale per chiedere adeguamenti salariali, tutele sanitarie e chiarezza su scatti e benefit . I lavoratori hanno ricordato i principi biblici della “giusta mercede” , ma al momento le richieste non hanno ottenuto risposte concrete.

Alcuni dipendenti «sperano» nel nuovo Papa. Un segnale positivo è arrivato nel maggio 2025, con l’elezione del Papa Leone XIV, che ha reintrodotto una gratifica di 500 € per tutti i dipendenti del Governatorato e della Santa Sede, in ringraziamento per la gestione del Conclave. Si tratta di un gesto simbolico, volto più a riconoscere il servizio che a compensare svalutazioni salariali.

Iscriviti a Money.it