Le spiagge non adatte alla balneazione nel 2025

Ilena D’Errico

13 Luglio 2025 - 18:46

Ecco le spiagge non adatte alla balneazione nel 2025, le località più inquinate e i divieti.

Le spiagge non adatte alla balneazione nel 2025

Nel pieno dell’estate si cercano spiagge per rinfrescarsi e giocare, che si tratti di mare, fiumi o laghi. Come ogni anno, tuttavia, anche per questo 2025 molte aree sono escluse dalla balneazione a causa dell’inquinamento. Un problema che riguarda tutta l’Italia, seppur in maniera differente a seconda della località. Legambiente, nota associazione ambientalista che opera sul territorio italiano, ha recentemente diffuso i risultati delle indagini compiute in prossimità di foci, canali e fossi in tutto il Paese.

I risultati servono a inquadrare il problema ambientale ed evidenziare il grave impatto degli scarichi non depurati, che insieme ad altre fonti di inquinamento compromettono la qualità di tutte le acque. Di seguito vediamo i risultati per ogni Regione italiana (non vengono neanche citate quelle in cui l’associazione non ha individuato punti inquinati) e poi le conseguenze sulla balneazione.

Abruzzo

L’estate in Abruzzo è salva. Sono soltanto tre le località da evitare per l’inquinamento delle acque, in particolare:

  • foce lato Roseo degli Abruzzi (foce del fiume Vomano), inquinata;
  • Francavilla a Mare (CH) (foce del Fiume Alento), fortemente inquinata;
  • San Vito Chietino (CH) (foce del fiume Feltrino), fortemente inquinata.

Emilia-Romagna

Molto bene anche per l’Emilia-Romagna, che per l’estate 2025 ha fatto passi da gigante. Sono soltanto due le aree inquinate, ma nessuna fortemente. Si tratta di;

  • Lido di Savio nel comune di Cervia (foce del fiume Savio);
  • Savignano Mare (foce del fiume Rubicone).

Lazio

Le rilevazioni sono andate peggio per il Lazio, dove invece le aree con forte inquinamento sono:

  • Bolsena (VT), lago fronte fosso lungo viale Luigi Cadorna;
  • Monte San Biagio (LT), Canale San Vito;
  • Sabaudia (LT), Canale su via Orsolini Cencelli.

Non a caso, ci sono centinaia di spiagge laziali con divieto di balneazione. Lo stesso per la Liguria, che invece non è risultata compromessa in questo monitoraggio.

Lombardia

La Lombardia è una delle Regioni dove l’inquinamento delle acque è maggiore. Bellissime spiagge lacustri e fluviali compromesse e in prossimità delle quali un bagno è almeno sconsigliabile. Le aree in cui l’indagine ha evidenziato un forte livello di inquinamento delle acque sono le seguenti:

  • Colico (LC), foce torrente Inganna;
  • Como (CO), foce torrente Cosia e/o Mausoleo A. Volta;
  • Costa Volpino (BG), canale presso spiaggia «Bar delle Rose»;
  • Costa Volpino (BG), foce fiume Oglio;
  • Desenzano del Garda (BS), foce rio nell’oasi San Francesco nel Garda;
  • Pisogne (BG), sfioratore del comune nel Canale Industriale;
  • Dervio (LC), foce Rio Varrone;
  • Laveno Mombello (VA), Foce torrente Boesio;
  • Lecco (LC), foce torrente Caldone;
  • Mandello del Lario (LC), foce torrente Meria;
  • Padenghe sul Garda (BS), foce torrente nei pressi del Porto;
  • Porto Ceresio (VA), Foce rio Bolletta;
  • Salò (BS), foce canale nei pressi della spiaggia;
  • Sulzano (BS), foce del torrente Calchere;
  • Toscolano Maderno (BS), foce rio Lefà.

Marche

Non è l’estate con il punteggio migliore per le Marche, dove le aree con forte inquinamento delle acque sono ben quattro:

  • Fano (PU), foce torrente Arzilla;
  • Falconara Marittima (AN), foce fiume Esino;
  • Porto Recanati/Numana (MC), foce fiume Musone;
  • San Benedetto del Tronto (AP), foce del Tronto.

Molise

Per il Molise quest’anno sono soltanto due i punti di indagine con forte inquinamento:

  • Termoli (CB), foce fiume Biferno;
  • Termoli (CB), foce fiume Sinarca.

Sardegna

Nemmeno la Sardegna esce indenne dall’indagine sull’inquinamento delle acque. Sono addirittura cinque le zone caratterizzate da forte inquinamento, vale a dire:

  • Buggerru (SU), Portixeddu, Foce rio Mannu;
  • Alghero (SS), San Giovanni, Bastioni Cristoforo Colombo pressi Torre Sulis;
  • Alghero (SS), San Giovanni, Foce corso d’acqua presso via Garibaldi;
  • Valledoria (SS), San Pietro a mare, Foce rio Cuggiani;
  • Quartu Sant’Elena (CA), Foxi, Foce rio Foxi.

Sicilia

In Sicilia c’è soltanto un’area con forte inquinamento, cioè Naro (AG), fiume Naro immissario nel Lago.

Spiagge non adatte alla balneazione nel 2025

Come anticipato, i risultati dell’indagine di Legambiente non si traducono automaticamente in divieti di balneazione. Le aree normalmente idonee a tal fine devono infatti essere monitorate dall’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) che insieme agli enti locali impone le misure più idonee. Le rilevazioni di Legambiente non si estendono all’intera zona regionale o comunale, motivo per cui bisogna verificare la regolamentazione locale in base ai più specifici dati dell’Arpa. Certo è che ci sono molte aree fortemente inquinate, che secondo la normativa comunitaria dovrebbero essere controllate insieme alle spiagge per garantire soluzioni efficaci.

La balneabilità delle acque intesa in senso stretto può invece essere verificata presso l’apposito portale del ministero della Salute o aggiornato in base alle ordinanze regionali. Come si può evincere, però, la maggior parte delle spiagge non balneabili si trova proprio in prossimità delle foci dei fiumi e dei porti.

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