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Sondaggi politici elettorali: crescono solo i 5 Stelle, ora caccia ai milioni di indecisi
martedì 12 dicembre 2017, di
Sondaggi politici elettorali: bene il Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali che continuano a crescere così come Forza Italia, che però “ruba” voti ai suoi alleati del centrodestra mentre è stabile il PD ma la sua coalizione scende dopo l’addio di Pisapia e il disgregamento di Campo Progressista.
Questo è lo scenario delle elezioni politiche 2018 secondo il consueto sondaggio elettorale condotto, per conto del del Tg La7 di Enrico Mentana, dall’istituto EMG Acqua. Al momento solo i milioni di indecisi o astenuti possono spostare gli equilibri altrimenti sarà un pareggio alle urne.
Sondaggi politici elettorali: ok il Movimento 5 Stelle
Ci sono diverse novità nel sondaggio politico elettorale realizzato da EMG Acqua tra l’8 e il 10 dicembre. Nel centrosinistra infatti dopo la fine di Campo Progressista e di Alternativa Popolare, si sono formate tre liste di supporto al Partito Democratico: Uniti per l’Italia (Verdi, Socialisti e Civici), Lista Popolare (ex AP come il ministro Lorenzin) e la Lista Bonino (Radicali).
- Movimento 5 Stelle - 28,6% (+0,3%)
- Partito Democratico - 25,3% (/)
- Forza Italia - 15,7% (+0,4%)
- Lega Nord - 12,5% (-0,3%)
- Liberi e Uguali - 5,4% (+0,2%)
- Fratelli d’Italia - 5,2% (-0,1%)
- Uniti per l’Italia - 1,8%% (/)
- Lista Popolare - 1,4% (/)
- UDC - 0,9% (/)
- Lista Bonino - 0,6% (+0,1%)
- SVP - 0,4% (/)
- Altri centrodestra - 0,9% (+0,1%)
- Altri - 1,3% (-0,1%)
Alla luce di queste percentuali, ecco come sarebbe la situazione considerando le coalizioni che dovrebbero presentarsi alle urne.
- Centrodestra - 35,2% (+0,1%)
- Centrosinistra - 29,5% (-0,5%)
- Movimento 5 Stelle - 28,6% (+0,3%)
- Liberi e Uguali - 5,4% (+0,2%)
Continua lo spostamento di voti all’interno del centrodestra dalla Lega Nord verso Forza Italia, con anche Fratelli d’Italia che secondo il sondaggio farebbe risultare una leggera flessione. In generale la coalizione cresce anche se di poco, ma l’obiettivo del 40% ancora sembrerebbe lontano.
Stabile il PD ma il centrosinistra scende sotto la soglia del 30% secondo EMG dopo i passi indietro di Alfano e Pisapia. Adesso però la situazione è più chiara e Matteo Renzi può iniziare a imbastire il programma elettorale da presentare agli italiani assieme ai suoi alleati.
Crescono il Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali che, assieme a Forza Italia, si confermano essere le forze politiche più in forma del momento. Alla luce di queste percentuali però l’Italia sarebbe sempre in una situazione di stallo.
Indecisi decisivi
Oltre a snocciolare le varie stime percentuali dei partiti, il sondaggio di EMG ci illustra anche i numeri di quanti sarebbero quegli italiani al momento indecisi oppure proiettati verso la scheda bianca o l’astensione.
- Indecisi 16,3% (-0,4%)
- Bianca 2,1% (+0,3%)
- Astensione 31,7% (-1,2%)
Nonostante quindi siano sempre meno gli italiani che non sanno chi votare alle prossime elezioni politiche oppure pensano di non esprimere una preferenza anche restando a casa, questo bacino elettorale di inespressi rimane considerevole.
Milioni di voti quindi che possono essere ancora recuperati dalle varie forze politiche in campo e che, visto l’attuale equilibrio, potrebbero alla fine risultare decisivi per la formazione del prossimo governo.
Se però la crescita di Forza Italia nelle ultime settimane è stata soprattutto a discapito della Lega Nord, è il Movimento 5 Stelle il partito che ha saputo intercettare più di tutti la platea degli indecisi.
Lo scopo di Di Maio da qui al voto sarà proprio questo: cementificare il proprio elettorato e provare, soprattutto tra i più giovani, ad aumentare il consenso per confermarsi come primo partito del paese magari oltre il 30%.
Un risultato questo che, in caso di pareggio elettorale, andrebbe a proiettare i 5 Stelle in pole position per ricevere da Mattarella per primi l’incarico di formare un governo. Logico che poi servirebbe l’appoggio di altre forze politiche ma questo rifiuto, stando alle ultime dichiarazioni di Di Maio, potrebbe essere per i pentastellati un dogma non più perentorio.