Solo una marca di bottiglie d’acqua non contiene microplastiche

Luna Luciano

10 Luglio 2025 - 22:49

Una sola marca di acqua in bottiglia è riuscita a eliminare completamente le microplastiche, offrendo una soluzione concreta a un problema ambientale e sanitario globale: ecco come ha fatto.

Solo una marca di bottiglie d’acqua non contiene microplastiche

Le microplastiche sono una problematica da non sottovalutare per l’ambiente e per la salute umana: numerosi sono gli studi che hanno dimostrato la presenza di queste microparticelle nell’acqua contenuta nelle bottiglie di plastica; e dati i risultati scoraggianti è naturale domandarsi se sia possibile o meno riuscire a garantire ai consumatori dell’acqua libera dalle microparticelle. La risposta, inaspettatamente, è sì. Esiste una marca che ha ridato speranza ad ambientalisti e ricercatori.

Recentemente, uno studio condotto dalle università di Columbia e Rutgers ha rivelato che la quantità di microplastiche e nanoplastiche nell’acqua in bottiglia è molto più elevata di quanto si pensasse, con una media di circa 240.000 frammenti di plastica per litro.

Questo dato ha suscitato grande preoccupazione, perché queste microparticelle, una volta ingerite, possono entrare nel flusso sanguigno e accumularsi in organi vitali come il cuore e il cervello, con potenziali effetti sulla salute ancora poco conosciuti ma certamente allarmanti.

Tuttavia, tra le diverse marche analizzate, solo una si è distinta per l’assenza totale di microplastiche, dimostrando che è possibile garantire un’acqua priva di questa contaminazione invisibile. Scopriamo insieme quale potrebbe essere la soluzione.

Microplastiche nell’acqua: cosa sono e origine della contaminazione

Le microplastiche sono frammenti di plastica di dimensioni variabili tra 5 millimetri e 1 micrometro, mentre le nanoplastiche sono ancora più piccole, con dimensioni inferiori a 1 micrometro. Queste particelle si sono diffuse ovunque nel nostro ambiente: dall’aria che respiriamo, ai terreni, fino alle acque. L’acqua in bottiglia, a dispetto della sua apparente purezza, non fa eccezione.

La contaminazione dell’acqua in bottiglia da microplastiche deriva da diverse fonti. In primo luogo, la plastica stessa delle bottiglie può rilasciare frammenti a causa dell’usura meccanica o dell’interazione con il liquido contenuto. Tuttavia, uno studio recente ha dimostrato che buona parte delle microplastiche presenti nell’acqua non proviene solo dall’imballaggio (tipicamente polietilene tereftalato, PET), ma anche dai sistemi di filtrazione e di purificazione utilizzati nei processi industriali. Questi sistemi, se non controllati con estrema precisione, possono introdurre diversi tipi di polimeri nel prodotto finale.

Le nanoplastiche rappresentano una preoccupazione perché, data la loro dimensione ridotta, possono facilmente passare inosservate e, una volta ingerite, potrebbero interagire con le cellule dell’organismo umano, mimetizzandosi come componenti naturali. La tecnologia utilizzata nello studio (microscopia a diffusione Raman stimolata combinata con intelligenza artificiale) ha permesso di identificare sette diverse tipologie di plastica, dimostrando la complessità e la varietà di questa contaminazione, come spiegato da Beizhan Yan, professore di ricerca alla Columbia:

Abbiamo scoperto che, sebbene una porzione di acqua in bottiglia contenga molti frammenti di PET, in realtà ce ne sono meno rispetto alle altre plastiche utilizzate nel trattamento delle acque.

Questa molteplicità di fonti di contaminazione indica la necessità di rivedere i processi di produzione e di trattamento dell’acqua in bottiglia, per ridurre al minimo l’ingresso di particelle plastiche nell’acqua destinata al consumo umano.

Una sola marca imbottiglia acqua senza microplastiche: ecco qual è la soluzione?

Tra le diverse marche di acqua in bottiglia analizzate, solo una si è distinta per l’assenza totale di microplastiche e nanoplastiche rilevabili, rappresentando un caso unico e di grande interesse per ricercatori e consumatori. Sebbene lo studio non abbia divulgato il nome della marca, i risultati dimostrano che è possibile produrre acqua in bottiglia completamente priva di contaminazione plastica, a condizione di adottare rigorosi protocolli di filtrazione e confezionamento.

La chiave del successo di questa marca risiede in un sistema di purificazione estremamente avanzato e controllato, capace di bloccare qualsiasi particella plastica, dalle micro alle nano dimensioni, prima che l’acqua venga imbottigliata. Questo include l’adozione di filtri speciali e processi di sanificazione che minimizzano l’usura delle componenti plastiche durante il trattamento, nonché il confezionamento in condizioni sterili per evitare contaminazioni esterne.

Questa scoperta ha un impatto importante non solo per la sicurezza dell’acqua che beviamo, ma anche per la sostenibilità ambientale: una filiera produttiva più pulita contribuisce a ridurre la dispersione di microplastiche nell’ambiente. Inoltre, i risultati dello studio potrebbero stimolare altre aziende a migliorare i loro processi, spingendo l’intero settore verso standard più elevati di qualità e sicurezza.

Infine, questa svolta offre un’opportunità concreta ai consumatori di scegliere acqua in bottiglia più sicura e priva di contaminanti invisibili, confermando che è possibile coniugare praticità, salute e tutela ambientale grazie all’innovazione tecnologica.

Argomenti

# Acqua

Iscriviti a Money.it