Superati i 450 casi in Italia da gennaio a inizio dicembre. Ecco i sintomi e come si trasmette.
C’è un virus trasmesso da zanzare infette che sta iniziando a preoccupare l’Organizzazione mondiale della sanità. Si tratta del virus Chikungunya, il cui nome deriva dalla lingua kimakonde parlata in Tanzania e significa «ciò che si piega», un chiaro riferimento alla postura curva assunta dai pazienti a causa dei forti dolori articolari provocati dal virus.
Il virus è particolarmente attivo nelle regioni tropicali e subtropicali di Africa, Asia e Americhe. Uno dei peggiori focolai si sta verificando a Cuba, dove negli ultimi giorni si registra un aumento dei contagi probabilmente legato all’impatto dell’uragano Melissa. Focolai, però, sono segnalati anche in Europa, in particolare in Francia e nel nostro Paese. In Francia, i casi quest’anno sono saliti a quota 780 suddivisi in 79 cluster, e al momento 10 risultano attivi secondo gli ultimi dati del 3 dicembre. Anche in Italia, però, nel 2025 si sono registrati diversi casi di positività al virus Chikungunya.
Secondo l’ultimo bollettino pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, dal 1° gennaio al 2 dicembre 2025 risultano in Italia 459 casi confermati di virus Chikungunya, di cui 75 associati a viaggi all’estero e 384 autoctoni, con zero decessi. Sono stati identificati sei episodi di trasmissione locale del virus in tre regioni. Gli ultimi due casi segnalati provengono dalla Puglia e riguardano due infezioni importate.
Come si trasmette e sintomi
Il virus Chikungunya è una malattia virale trasmessa da zanzare infette, in particolare dalle specie Aedes aegypti e Aedes albopictus, le stesse che fungono da vettori anche per altri virus come dengue e zika. La puntura di tali zanzare può quindi trasmettere l’infezione. I sintomi in genere compaiono tra i 2 e i 12 giorni dopo la puntura e quelli più comuni includono:
- Febbre improvvisa
- Dolori articolari intensi, spesso debilitanti
- Gonfiore articolare
- Dolori muscolari
- Mal di testa
- Nausea
- Affaticamento
- Eruzioni cutanee
Di solito i sintomi scompaiono dopo pochi giorni, ma in alcuni casi possono durare settimane o mesi, se non addirittura anni. Le complicanze sono rare ma possibili, soprattutto nei soggetti fragili come anziani, neonati e persone con patologie pregresse. Tali complicanze possono interessare apparato oculare, cardiaco o neurologico. La diagnosi si effettua tramite analisi del sangue nei primi giorni della malattia e, al momento, non esiste una cura antivirale specifica; il trattamento consiste in paracetamolo, riposo e idratazione, mentre sono sconsigliati i farmaci antinfiammatori. Una volta guariti, è molto probabile sviluppare un’immunità permanente contro il virus.
La buona notizia è che dal 30 ottobre è disponibile anche nel nostro Paese il primo vaccino contro l’infezione da virus Chikungunya. Si tratta di un vaccino in dose unica da somministrare per via intramuscolare a partire dai 12 anni di età.
Oltre al vaccino, è fondamentale evitare la puntura delle zanzare infette: è quindi consigliato svuotare e pulire settimanalmente i contenitori d’acqua stagnante, indossare abiti coprenti durante il giorno e utilizzare zanzariere su porte e finestre, in particolare nei mesi estivi.
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