Si può portare il cane in spiaggia?

Ilena D’Errico

22 Luglio 2023 - 18:56

Ecco quando si può portare il cane in spiaggia, quando invece è vietato, quali sono le regole e cosa rischia chi non le rispetta.

Si può portare il cane in spiaggia?

Per gli amanti degli animali non c’è cosa migliore che portare il proprio amico a quattro zampe in spiaggia, dove i cani si divertono moltissimo, possono rinfrescarsi e fare attività fisica insieme ai padroni. È anche vero che c’è chi non è amante dei cani in spiaggia, vuoi per motivi di igiene, vuoi per questioni di quiete o paure.

Di norma lo spirito civico impone di trovare delle soluzioni di compromesso, anche perché in casi di questo tipo sono intoccabili le libertà di entrambe le parti. Bisogna quindi capire come si pone la legge a riguardo, considerando che non ci deve essere discriminazione fra i cittadini. Vediamo quindi se si può portare il cane in spiaggia, quali sono le regole in proposito e cosa rischia chi non le rispetta.

Si può portare il cane in spiaggia?

La prima precisazione doverosa da fare è che nessuna legge statale vieta di portare i cani in spiaggia, pertanto di norma è consentito. Ovviamente, si è sempre tenuti al rispetto dell’area pubblica, avendo cura di non lasciare rifiuti, non mettere in pericolo le altre persone e non infastidirle con rumori eccessivi rispetto alla norma del posto e dell’orario. I proprietari sono infatti responsabili dei propri animali domestici, sia a livello civile che penale.

In linea generale, però, si può portare il cane in spiaggia, portarlo a fare il bagno nel mare o tenerlo insieme vicino all’asciugamano. Anzi, a dir la verità non è nemmeno obbligatorio tenere il cane con guinzaglio o museruola, a meno che vi sia un preciso divieto a riguardo.

Tutto ciò che è stato detto finora, infatti, potrebbe essere vietato dalle specifiche ordinanze comunali.

Quando non si può portare il cane in spiaggia e cosa si rischia

Le ordinanze comunali possono vietare di portare gli animali domestici in spiaggia o prevedere a riguardo delle restrizioni, che possono essere riguardo alle fasce orarie oppure di tipo territoriale. Il divieto espresso dell’ordinanza deve comunque essere palesato da appositi cartelli situati nella spiaggia.

È quindi fondamentale verificare il regolamento comunale, il quale può anche prevedere delle sanzioni amministrative per i trasgressori. Nell’ordinanza devono comunque essere specificate suddette sanzioni, così come le condizioni del divieto. In presenza dell’ordinanza, la multa può essere comminata dalla polizia municipale, competente in materia

L’ordinanza può anche prevedere delle semplici misure di sicurezza, come l’utilizzo del guinzaglio e la museruola a seconda della taglia del cane. A prescindere dalle specifiche dell’ordinanza, però, è indispensabile che siano motivate le ragioni che hanno portato al divieto e che siano proposte delle alternative. Altrimenti, l’ordinanza potrebbe essere considerata illegittima.

Il Comune può vietare di portare i cani in spiaggia?

Il Comune in qualità di ente territoriale può emettere delle ordinanze, correlate a sanzioni pecuniarie, rivolte al rispetto dell’ordine pubblico e del territorio. Questa facoltà è anzi indispensabile per garantire a ogni zona del Paese la tutela specifica che necessità, anche in base alle diverse esigenze.

Non per questo, però, le ordinanze possono effettuare delle discriminazioni tra i cittadini. Non è possibile, per esempio, vietare l’ingresso ai cani in tutte le spiagge del territorio, nemmeno se la maggior parte dei residenti è favorevole alla misura.

Il Tar Lazio-Latina, con la sentenza n. 176/2019, ha chiarito proprio questo principio. Nel caso in esame, i giudici hanno dichiarato illegittima l’ordinanza di un Comune che vietava l’ingresso dei cani nelle spiagge, senza motivarla o offrire delle alternative.

Le eventuali finalità di ordine e igiene perseguite dal Comune sono infatti meritevoli di tutela (e comunque devono essere esplicitate) ma non devono comportare un sacrificio ingiusto a carico di alcuni cittadini, in questo caso degli amanti dei cani. I Comuni che intendono vietare l’ingresso dei cani nelle spiagge sono pertanto chiamati a individuare delle alternative, ad esempio spiagge apposite, limitare il divieto ad alcuni orari oppure al rispetto di alcune disposizioni.

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