Sanatoria 2023, non avere debiti per la rottamazione potrebbe non essere una bella notizia?

Patrizia Del Pidio

13 Marzo 2023 - 12:25

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Quando si richiede il prospetto informativo per la definizione agevolata potrebbe risultare che non c’è alcun debito rottamabile, ma non sempre questa è una bella notizia.

Sanatoria 2023, non avere debiti per la rottamazione potrebbe non essere una bella notizia?

Salvo proroghe dell’ultimo momento, che non sono da escludere a priori, si avrà tempo fino al 30 aprile per aderire alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali. La rottamazione quater prevista dalla pace fiscale della Legge di Bilancio 2023.

Questo è il momento in cui la maggior parte dei contribuenti che hanno delle pendenze con il Fisco sta cercando di inviare la propria domanda di adesione alla rottamazione, o sta richiedendo il prospetto informativo per farsi un’idea di quali sono i debiti che rientrano nella definizione agevolata. Oltre a visionare quanto la stessa costerebbe per regolarizzare la situazione debitoria.

I vantaggi della rottamazione

Gli indubbi vantaggi di aderire alla definizione agevolata sono quelli di riuscire a estinguere la propria situazione debitoria senza sostenere il costo di sanzioni, di interessi e di aggio.

La convenienza maggiore, che può sfiorare risparmi anche fino all’80%, si ha sulle cartelle esattoriali più vecchia dove pesano maggiormente gli interessi.

Ma la rottamazione non ha solo vantaggi. Purtroppo aderire alla definizione agevolata costringe anche a un rigido piano di rateazione che non permette ritardi o rate saltate, pena la decadenza del beneficio.

Un altro fattore a sfavore della definizione agevolata, poi, è dato dalle prime due rate che hanno un importo molto elevato: il 10% ognuna, con scadenza il 31 luglio 2023 la prima e 30 novembre 2023 la seconda.

Il responso del prospetto informativo

Un servizio messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate Riscossioni è quello di poter richiedere il prospetto informativo nel quale vengono elencati i debiti rottamabili con indicate anche le somme da pagare.

Ma dal prospetto informativo potrebbe risultare che non ci sonno carichi affidati all’agente di riscossione intestati al richiedente che rientrano nella rottamazione. Alla prima lettura del prospetto il contribuente potrebbe esultare pensando di non avere debiti, ma attenzione, potrebbe non essere proprio così.

Certamente potrebbe anche trattarsi di un contribuente onesto e probo che effettivamente non ha alcuna pendenza con il Fisco e ha chiesto il prospetto informativo solo per scrupolo. Ma, guardiamo in faccia la realtà, chi sa di non avere pendenze non si interessa alla rottamazione e soprattutto non richiede un prospetto informativo per capire se ha debiti rottamabili.

Quali alternative?

Le alternative possono essere meno liete per chi riceve questa comunicazione. I debiti che si hanno per la loro natura non rientrano nell’ambito della rottamazione quater e, pertanto, per gli stessi non può essere richiesta la definizione agevolata.
In questo caso, quindi, il debito esiste ma non può essere utilizzata la rottamazione e si dovrà procedere con qualche altra soluzione per saldarlo.

Potrebbe, poi, essere il caso di debiti esistenti ma affidati ad altri agenti di riscossione e anche in questo caso non rientratati nella definizione agevolata. La rottamazione quater è una sanatoria che si applica solo a debiti affidati all’AdER.

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