La rottamazione quater potrebbe essere un flop per l’importo troppo alto delle prime due rate e per la vicinanza delle scadenze con le imposte sul reddito.
La rottamazione quater rischia di essere un flop, come le tre precedenti versioni. E non serve guardare al numero di quanti hanno inviato domanda di adesione alla definizione agevolata. Importanti saranno, infatti, coloro che definiranno la domanda pagando la prima rata, quella del 31 luglio.
Ma le prime due maxi rate, per chi ha debiti importanti, saranno troppo alte e con scadenza troppo ravvicinata. E pretendere che un contribuente saldi il 20% del debito complessivo nel giro di quattro mesi è impensabile se si tratta di debiti che viaggiano sui 100.000 euro o oltre. Significa riuscire a pagare in 2 rate almeno 20.000 euro di debito. E poi in periodo molto critici.
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Le due rate cadono in prossimità delle imposte
Pensiamo al contribuente medio che esce dal periodo di pandemia già in una situazione economica non troppo florida. Condizione peggiorata dal conflitto ucraino che ha portato i prezzi ad avere un’impennata.
La scadenza della prima e della seconda rata della rottamazione coincidono con il pagamento delle imposte sui redditi (saldo di giugno e acconto di novembre). E questo porta il contribuente che non è in una situazione economica florida a fare una scelta: pagare le tasse correnti o la maxi rata della rottamazione?
Le due maxi rate andrebbero soppresse secondo i commercialisti, lasciando la rottamazione con le 18 rate di pari importo. In questo modo non avrebbe un pagamento troppo alto da sostenere all’inizio. Cosa che nella maggior parte dei casi fa desistere proprio dall’iniziare il piano di rateazione.
In questo modo il rapporto tra le domande presentate e chi sarà davvero in grado di pagare le prime rate non va di certo in favore al successo della rottamazione quater. E nel migliore dei casi potrebbe essere di una adesione ogni due domande presentate.
L’alternativa quale potrebbe essere?
Ci sono proposte che vorrebbero un allungamento del piano di rateazione della rottamazione quater fino a 120 rate, almeno per i debiti più onerosi. Oggi già esiste questa possibilità ma non è aperta a tutti. Si potrebbe fare in modo, invece, di permettere l’accesso a tutti coloro che si trovano in crisi di liquidità.
Quello che si deve assolutamente evitare, in un momento come questo, è che la gente, pur di pagare tasse esagerate si metta in mano agli usurai o, peggio ancora, decida di togliersi la vita. E questo succede perché non si parla abbastanza del modello per richiedere il sovraindebitamento, previsto dalla Legge 3 del 2012.
In cosa consiste? Uno strumento poco applicato che permette di risparmiare fino al 90% della cartella esattoriale. Per un approfondimento consigliamo la lettura del seguente articolo.
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