Roma, sindacalisti: “Digos rimuove striscione satirico su Salvini e Di Maio”

Mario D’Angelo

8 Giugno 2019 - 18:27

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Il sindacato Uil denuncia la rimozione, da parte della Digos, di uno striscione ironico sui vicepremier Salvini e Di Maio

Roma, sindacalisti:  “Digos rimuove striscione satirico su Salvini e Di Maio”

La Digos torna al centro della bufera, social e non. La Divisione Investigazioni, stando a quanto affermano i sindacalisti ha ripetutamente bloccato uno striscione satirico su Di Maio e Salvini che la Uil voleva portare alla manifestazione del pubblico impiego, la mattina di sabato 8 giugno. “Matté, dicono che mettese contro il sindacato porta male!”, dice la caricatura del vicepremier Luigi Di Maio a quella di Matteo Salvini, che risponde, scattandosi un selfie con la maglia blu della Uil: “Sì, Gigino, lo so, infatti mi sto a portà avanti col lavoro”.

Digos blocca striscione su Salvini e Di Maio

Il segretario generel Uil Flp Michelangelo Librandi, denunciando il blocco, racconta che l’intenzione era di mettere lo striscione al Pincio, ma era intervenuta la Digos affermando che era troppo grande. Il sindacato ha provato quindi a metterlo in strada, ma ancora gli agenti gliel’hanno impedito, stando a quanto afferma Librandi, perché era contro i due vicepremier e quindi non poteva essere aperto.

Il manifesto è stato quindi portato a Piazza del Popolo, al gazebo della Uil ma, anche lì, non è stato possibile esporlo: “Mi dicono che ci sono delle persone della Digos che ci piantonano perché non lo dobbiamo aprire“. “Lo striscione, spiega Librandi, è ironico. Non mi sembra che ci sia nulla di offensivo. Nella vignetta abbiamo ripreso una frase che dice spesso Barbagallo [segretario generale Uil, ndr], ossia che ‘mettersi contro il sindacato porta sfortuna’”.

Manifesto sui vicepremier, risponde la Questura

Più tardi ha rilasciato un comunicato anche la Questura di Roma, ribadendo che lo striscione era “lesivo del decoro paesaggistico, così come previsto dall’art. 49 del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio”. Quest’ultimo vieta infatti il collocamento di cartelli sugli edifici o aree tutelate. La polizia afferma di aver lasciato in seguito lo striscione nella libera disponibilità dei manifestanti.

Sulla vicenda è intervenuto l’ex Guardasigilli PD Andrea Orlando, che su Twitter scrive: “Spero che la vicenda dello striscione ‘vietato’ alla manifestazione di oggi non sia vera o frutto di un equivoco, altrimenti sarebbe un fatto gravissimo da chiarire con estrema urgenza”.

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