Roma può diventare Regione d’Italia: quando e cosa può cambiare

Giorgia Bonamoneta

23 Aprile 2022 - 16:54

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Roma si appresta a diventare una Regione d’Italia? No, non è ancora detto, ma esiste una proposta di legge per diminuire da 20 a 12 le Regioni. Roma potrebbe diventare Regione di Roma Capitale.

Roma può diventare Regione d’Italia: quando e cosa può cambiare

L’Italia potrebbe cambiare i propri confini interni e, grazie all’articolo 131 della Costituzione, Roma potrebbe diventare una Regione d’Italia, portandosi dietro le città della sua provincia, ma non il resto del Lazio. Il taglio del cordone ombelicale non è poi così tanto facile e le critiche alla proposta di legge non sono mancate. Per alcuni, come il sindaco di Frosinone, la proposta è del tutto scellerata e priva di logica e attenzione all’ambiente.

A una notizia simile in molti si sono allarmati, spaventati prima di tutto dalla possibilità di perdere quella che è, soprattutto per noi italiani, quell’identità fortemente legata al territorio. La possibile separazione di Roma dal Lazio, per rinascere come Regione autonoma, ha scatenato proprio questo genere di criticità. Non mancano ovviamente anche quelle di natura pratica ed economia.

Per disperare però c’è tempo e modo, infatti la legge che propone la riduzione delle regioni italiane da 20 a 12 deve prima approdare in Aula alla Camera e poi al Senato. In caso di doppia approvazione, cioè del “sì” definitivo, ci vorrebbero comunque altri due anni prima del passaggio definito di Roma a Regione e alla conseguente eliminazione del Lazio dalle cartine.

Il Lazio non sarebbe neanche l’unica regione a sparire, infatti il progetto prevede ben 8 regioni in meno. Le 12 regioni che si verrebbero a creare sarebbero quasi tutte denominate in maniera differente, con regioni tipo “Tirrenica”, “Levante” e “Ponente”.

Roma diventa Regione: cosa contiene la proposta di Morassut

La proposta di rinnovamento delle Regioni d’Italia vede la firma di Roberto Morassut (Pd). Secondo il deputato del Partito democratico, il sistema regionale non comporta più gli effetti positivi che aveva all’inizio della sua storia; al contrario, è la causa di “dispersione della pubblica amministrazione con sprechi di denaro pubblico e con modalità di inquinamento non controllabili con gli attuali strumenti e sottratte alla stessa autorità regolativa dello Stato centrale”, si legge.

Secondo la proposta, la disposizione e la suddivisione delle Regioni d’Italia dovrebbe passare da 20 a 12 e dovrebbero essere così composte:

  • Regione Alpina, comprendente le ex Regioni Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria;
  • Regione Lombardia;
  • Regione Emilia-Romagna, comprendente la ex Regione Emilia-Romagna e la Provincia di Pesaro;
  • Regione del Triveneto, comprendente le ex Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto-Adige;
  • Regione Appenninica, comprendente le ex Regioni Toscana e Umbria e la Provincia di Viterbo;
  • Regione Adriatica, comprendente la ex Regione Abruzzo e le Province di Ancona, Ascoli, Macerata, Rieti e Isernia;
  • Regione di Roma Capitale, comprendente l’ex Provincia di Roma;
  • Regione Tirrenica, comprendente la ex Regione Campania e le Province di Frosinone e Latina;
  • Regione del Levante, comprendente la ex Regione Puglia e le Province di Matera e Campobasso;
  • Regione del Ponente, comprendente la ex Regione Calabria e la Provincia di Potenza;
  • Regione Sicilia;
  • Regione Sardegna.

Roma, secondo quando si legge nella proposta di Morassut, potrebbe quindi divenire una regione autonoma e distaccata dal Lazio.

Roma può diventare una Regione d’Italia: cosa dice la Costituzione

La Costituzione (art. 131) ammette la modifica del territorio interno tramite fusione o separazione tra regioni e territori. Permette quindi di creare nuove regioni o di spostare parte di un territorio in un’altra regione. Non è un’operazione del tutto nuova, nel corso degli ultimi 20 anni sono nate 15 province, ma far diventare Roma una Regione d’Italia ha sicuramente un altro peso.

Roma e provincia possono effettivamente diventare una Regione d’Italia, la procedura e i requisiti coinvolgono consigli comunali, regionali e ovviamente i cittadini che abitano i territori coinvolti. Nello specifico:

  • i consigli comunali da cui arriva la richiesta, che devono rappresentare almeno un terzo della popolazione interessata;
  • i consigli regionali coinvolti, che devono esprimere il loro parere;
  • la popolazione che abita nei territori oggetto della modifica amministrativa, chiamata a confermare tramite referendum la fusione tra le Regioni.
  • la nuova Regione deve avere almeno un milione di persone residenti.

Quando Roma diventa Regione e cosa cambia

Non è facile immaginare il cambiamento del numero e della forma delle Regioni d’Italia, ma prima o poi potrebbe accadere. Non è però detto che la proposta passi alla Camera e al Senato e senza l’approvazione delle due camere la proposta rimarrà tale. Solo dopo l’approvazione Roma potrà iniziare il delicato passaggio a Regione, una trasformazione che ha bisogno di due anni per avvenire.

Il vantaggio di diventare Regione per Roma sarebbe tutto nella gestione e del potere legislativo (art. 117). La Regione Roma acquisirebbe potere legislativo su tematiche quali:

  • tutela e sicurezza del lavoro;
  • professione;
  • istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e ad esclusione dell’istruzione e della formazione professionale;
  • protezione civile;
  • grandi reti di trasporto;
  • alimentazione.

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