Riordino delle carriere Forze Armate: il testo presentato in Parlamento

Antonio Cosenza

2 Ottobre 2019 - 15:05

Riordino delle carriere: il testo contenente correttivi per le Forze Armate è stato presentato in Parlamento per un parere. Qui il testo completo (compreso quello della relazione illustrata) da scaricare.

Riordino delle carriere Forze Armate: il testo presentato in Parlamento

Forze Armate: è stato finalmente reso noto il testo del provvedimento correttivo del riordino delle carriere. Il testo - composto da 26 pagine e accompagnato da una relazione illustrata di 94 pagine - è stato presentato in Parlamento per un parere.

D’altronde il Premier Conte, di concerto con i Ministri interessati, aveva garantito che il processo che porterà all’introduzione di correttivi per il riordino delle carriere delle Forze Armate (altrettanto verrà fatto anche per le Forze di Polizia) verrà completato entro dicembre 2019. Un provvedimento che tra le tante novità per le Forze Armate porterà anche all’aumento degli straordinari indennizzabili per i militari impiegati nell’Operazione Strade Sicure, i quali passeranno da un massimo di 14,5 a 21 ore.

Il parere del Parlamento quindi sarà il primo passo verso l’introduzione di correttivi al riordino delle carriere: per chi volesse farsi un’idea in merito alle novità introdotte ecco il testo - sia del provvedimento che della relazione illustrata - da scaricare e consultare.

Riordino delle carriere Forze Armate: il testo completo
Riordino delle carriere: clicca qui per scaricare il testo inviato al Parlamento contenente le novità che saranno introdotte con il provvedimento.
Riordino delle carriere: relazione illustrata
Clicca qui per scaricare la relazione illustrata allegata al testo del provvedimento correttivo per il riordino delle carriere delle Forze Armate.

Ricordiamo però che nonostante gli entusiasmi mostrati dalle forze politiche (e anche da alcuni vertici delle Forze Armate), il testo del riordino così com’è non soddisfa il Consiglio Centrale di Rappresentanza Militare; vediamo perché.

Riordino delle carriere: i rappresentanti dei militari contro chi ha scritto il provvedimento

Non si placano le polemiche riguardanti il testo approvato dal Governo contenente i correttivi per il riordino delle carriere e dei ruoli delle Forze Armate.

Ai delegati del Consiglio Centrale di Rappresentanza Militare non va giù che il testo approvato manchi di quelle proposte che pur avendo un impatto economico limitato avrebbero comportato diversi vantaggi al personale in divisa. Stiamo parlando ad esempio, della cancellazione dei limiti di età per i concorsi interni riservati al personale in servizio, così come del mantenimento della sede in servizio o dei punti incrementali elargiti - insindacabilmente - dalle commissioni esaminatrici.

Proposte che non sono state nemmeno discusse con gli organi di rappresentanza, ai quali è stato presentato un provvedimento già fatto e finito (dimostrazione che gli Stati Maggiori non le hanno neppure prese in considerazione).

Se per proposte come l’aumento dell’assegno di funzione - che non figura nel testo - si può dare la colpa ai pochi fondi a disposizione, per quelle sopra elencate questa “giustificazione non regge” dal momento che queste non avrebbero comportato chissà quali costi.

A chi dare la colpa allora? Ai politici che hanno messo poche risorse a disposizione? Questo sì, ma anche a coloro che pur potendo dare risposte dirette alle esigenze del personale militare hanno deciso di fare diversamente trascurando alcuni problemi che avrebbero meritato una maggiore considerazione.

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