Quanto guadagnano scrutatore e presidente di seggio per le elezioni 2024 (e quante tasse ci pagano)

Patrizia Del Pidio

29/05/2024

La prossima tornata elettorale è alle porte, vediamo quali sono i compensi per presidenti e scrutatori, se il guadagno concorre alla formazione del reddito imponibile e ci si pagano le tasse.

Quanto guadagnano scrutatore e presidente di seggio per le elezioni 2024 (e quante tasse ci pagano)

Quanto guadagnano scrutatore e presidente di seggio alle prossime elezioni? Il compenso concorre alla formazione del reddito imponibile e ci si devono, quindi, pagare le tasse? Per chi è in procinto di svolgere il proprio dovere all’interno dei seggi elettorali, infatti, è importante sapere prima quale sarà il guadagno netto per i due giorni in cui sarà impegnato per consentire ai cittadini di votare. Un altra informazione determinante è anche sapere se il compenso che si riceve va, poi, indicato nella dichiarazione dei redditi per essere assoggettato a tassazione (la cosa, infatti, ridurrebbe il guadagno netto).

Iniziamo dalle notizie positive per chi decide di accettare l’incarico di scrutatore o presidente di seggio in occasione della prossima tornata elettorale: è previsto un aumento del 15% dei guadagni per queste figure.

Quando i cittadini sono chiamati alle urne, infatti, presidente di seggio e scrutatori, che si occupano delle operazioni di voto, hanno diritto a un compenso variabile in base al fatto che la consultazione sia politica, amministrativa o per un referendum.

Si tratta di un buon modo per arrotondare le proprie entrate ma è bene sapere che l’importo che si percepisce non è sempre uguale. Quanto guadagnano esattamente scrutatori e presidenti di seggio per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno a cui si accorpano anche le elezioni amministrative e, in Piemonte e Umbria, regionali.

A determinare l’importo dei compensi sono fattori diversi tra i quali vanno a pesare l’appuntamento elettorale nello specifico, la responsabilità richiesta prima durante e dopo il voto, e il numero di schede che è chiamato a votare ogni cittadino. In occasione di referendum in cui le schede sono molte, infatti, i compensi salgono vertiginosamente.

Proprio per il maggior peso delle responsabilità richieste prima e durante il voto e nel corso dello scrutinio, al presidente di seggio è corrisposto un compenso maggiore rispetto che agli scrutatori.

Chi può fare lo scrutatore e come? A stabilirlo è la Legge così come stabilisce anche le rispettive tabelle retributive. Inoltre chi accetta il compito di scrutatore ha diritto a un’assenza giustificata e retribuita al lavoro, oltre che al riposo compensativo il giorno seguente.

Una grande novità per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno è che si allarga la fascia temporale in cui i cittadini potranno andare a votare: i seggi resteranno aperti anche sabato dalle ore 14:00 alle ore 22:00, mentre la domenica, come al solito, tutto il giorno.

Aumenti di compenso a scrutatori e presidente

Il decreto elezioni che il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso gennaio, oltre a stabilire le modalità del voto, ha previsto, all’articolo 1 comma 4 del Dl 7 del 29 gennaio 2024, anche un aumento dei compensi per gli scrutatori e i presidenti di seggio.

Il compenso a forfait corrisposto a queste figure sale del 15% perché negli ultimi anni si è vista una scarsa partecipazione dei cittadini a occupare questi ruoli fondamentali per il buon andamento del voto. Per questo motivo è stato previsto un aumento del gettone presenza per il personale dei seggi per rendere più attrattivo il compito da svolgere e sperare in una maggiore partecipazione.

Quanto guadagnano scrutatori e presidenti di seggio

Chi fa lo scrutatore alle prossime elezioni europee ha diritto a un compenso statale. I presidenti di seggio, inoltre, dato che hanno maggiori responsabilità (come vedremo) percepiscono un importo superiore. Ecco una tabella riepilogativa con i compensi spettanti a forfait:

Tipologia elezioniGuadagno scrutatore Guadagno presidente
Referendum 104,00€ 130,00€
Elezioni amministrative e politiche 120,00€ 150,00€
Parlamento europeo 96,00€ 120,00€
Parlamento europeo + amministrative 121,00€ 156,00€
Parlamento europeo + amministrative comunali + amministrative regionali 146,00€ 194,00€

Eccezionalmente per le elezioni dell’8 e 9 giugno 2024, come abbiamo detto, i compensi sono maggiorati del 15%, come indicato nella seguente tabella:

Tipologia elezioni Compenso scrutatori Compenso presidente di seggio
Europee 2024 110,40 euro 138 euro
Europee + Comunali 139,15 euro 180,55 euro
Europee + Comunali + Circoscrizionali 167,90 euro 223,10 euro
Europee + Regionali 139,15 euro 180,55 euro
Europee + Regionali + Comunali 167,90 euro 223,10 euro
Europee + Regionali + Comunali + Circoscrizionali 196,65 euro 265,65 euro

Chi viene adibito ai seggi speciali - è il caso dei seggi elettorali nelle strutture ospedaliere - riceve una maggiorazione di 72,00 euro se ricopre il ruolo di presidente e 53,00 euro se è scrutatore.

Come e quando viene erogato il pagamento

In genere il pagamento dell’importo dovuto viene erogato in seguito a una comunicazione del Comune di residenza al proprio indirizzo mediante una lettera o una email sulla casella di posta. Documenti su cui sono spiegati tempi e modalità per ritirare le somme. Altrimenti si può sempre consultare il sito o contattare l’Ufficio elettorale del proprio Comune per avere maggiori informazioni.

Le somme dovute sono erogate nel modo seguente:

  • interamente dallo Stato: nel caso di elezione del Parlamento Europeo;
  • 50% dallo Stato e 50% dal Comune: in caso di Europee e amministrative comunali;
  • 50% dallo Stato e 50% dalla Regione: in caso di Europee e amministrative regionali;
  • un terzo dallo Stato, un terzo dalla Regione e un terzo dal Comune: in caso di Europee, amministrative regionali e comunali.

Scrutatori e presidenti di seggio lavoratori dipendenti: cosa spetta?

Possono diventare scrutatori e presidenti di seggio coloro che non hanno un lavoro, ma anche chi svolge un’attività come lavoratore autonomo o dipendente. Per questi ultimi la legge prevede dei permessi elettorali sul lavoro, che consentono di sospendere l’attività lavorativa nei giorni delle elezioni senza perdere la retribuzione prevista.

Indipendentemente dalle ore di disponibilità, per ogni giornata in cui scrutatori e presidenti di seggio sono impiegati hanno diritto a un permesso sul lavoro. Come specificato dalla Corte di Cassazione con la sentenza 11830/2001, infatti, anche quando la partecipazione interessa solamente una parte della giornata, l’assenza viene legittimata per l’intero giorno lavorativo.

Per questo motivo spetta un permesso retribuito per tutti quei giorni in cui il lavoratore deve assentarsi dal lavoro per prendere parte alle operazioni di voto; se il calendario elettorale cade di sabato o domenica (giorni non lavorativi), scrutatori e presidenti di seggio hanno diritto a un riposo compensativo il giorno seguente le elezioni.

In alternativa possono rinunciare al riposo compensativo, ma in tal caso hanno diritto a una quota di retribuzione aggiuntiva allo stipendio mensile.

Compensi scrutatori e presidente, ci si pagano le tasse?

Chiunque sia chiamato a svolgere il compito di scrutatore o presidente di seggio riceve un compenso. Questo va indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo e ci si pagano le tasse?

Per gli onorari che ricevono gli scrutatori, i presidenti di seggio e anche il segretario di sezione (seggio), non è prevista tassazione. La legge 53/1990 stabilisce, infatti, che si tratta di un rimborso spese forfettario non assoggettabile a ritenute o tassazione. I guadagni, quindi, non concorrono alla formazione del reddito imponibile e non vanno indicati nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.

Il Comune per questi compensi, quindi, non è tenuto al rilascio di Certificazione Unica poiché non si tratta di somme che concorrono alla formazione del reddito di scrutatori e presidenti che li hanno percepiti.

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