Lo stipendio medio di un architetto in base al suo grado di esperienza e la differenza tra i guadagni in Italia e quelli all’estero per quanto riguarda questa rinomata professione.
Quanto guadagna un Architetto? Da sempre si tratta di un lavoro molto rinomato, oltre che molto importante specie in un Paese dalla storia millenaria come l’Italia.
Un architetto infatti progetta e pianifica edifici, spazi urbani e ambienti interni, cercando di unire estetica, funzionalità, sicurezza e sostenibilità.
Secondo i dati più recenti che si riferiscono al 2023, in Italia ci sono circa 155.000 architetti iscritti all’Albo, il numero più alto per abitante tra gli Stati europei.
Per diventare architetto occorre conseguire una laurea magistrale in Architettura, svolgere il tirocinio professionale che può essere fatto anche durante l’università, sostenere l’esame di Stato e solamente allora ci si può iscrivere all’Albo.
Se il fascino di questa professione è rimasto inalterato nel tempo, rispetto a quanto si possa immaginare a essere intaccati dai tempi moderni sarebbero invece gli introiti, in molti casi molto più bassi rispetto a quello che l’immaginario collettivo farebbe pensare.
Vediamo allora nel dettaglio a quanto ammonta lo stipendio medio di un architetto in base al suo grado di esperienza, oltre a dare uno sguardo agli incassi di chi esercita come libero professionista e alla differenza tra i guadagni in Italia e quelli all’estero.
Quanto guadagna un architetto a partita Iva
In Italia ci sono qualcosa come 70.000 studi di architettura, un numero che ci fa capire come tanti architetti nel Belpaese esercitano come liberi professionisti.
Chi lavora a partita Iva deve pensare al pagamento dell’IRPEF - variabile a seconda del regime fiscale - e versare i contributi INARCASSA - obbligatori per i liberi professionisti - che vanno da un minimo di circa 3.000 euro all’anno.
Il guadagno di un architetto con partita IVA però può variare tantissimo in Italia in base a esperienza, zona geografica, tipo di progetti e rete di contatti.
Quanto guadagna un architetto a partita Iva junior
Un architetto junior a partita Iva in Italia guadagna in media tra gli 800 e i 1.500 euro netti al mese, che all’anno fanno poco più di 10.000 euro nei peggiori dei casi.
I guadagni iniziali sono particolarmente bassi perché c’è molta concorrenza in Italia, visto che spesso si inizia collaborando con studi che pagano a progetto o con paghe non elevate.
Quanto guadagna un architetto a partita Iva middle
Per architetto middle si intende un professionista con un’esperienza nel settore che va da un minimo di tre anni fino all’incirca ai 10 anni.
In questo caso i guadagni iniziano a essere più interessanti e di certo ben maggiori rispetto a un architetto junior: tra i 1.500 e i 2.500 euro netti al mese.
Quanto guadagna un architetto a partita Iva senior
Infine ci sono gli architetti senior, ovvero quelli che hanno più di dieci anni di esperienza. Un professionista del genere a partita Iva può arrivare a guadagnare anche più di 5.000 euro netti al mese.
Naturalmente a guadagnare di più sono gli architetti titolari di uno studio, che lavorano con grandi clienti o che sono specializzati in settori particolarmente ricercati o di nicchia.
Lo stipendio di un architetto in Italia
Lo stipendio di un architetto che lavora come dipendente varia a secondo del grado di esperienza:
- Junior (meno di 5 anni di esperienza: tra i 18.000 e i 25.000 euro lordi all’anno.
- Intermedio (tra i 5 e i 10 anni di esperienza): tra i 30.000 e i 40.000 euro lordi all’anno.
- Senior (oltre 10 anni di esperienza): tra i 40.000 e i 60.000 euro lordi all’anno.
Lo stipendio di un tirocinante mediamente è di 1.000 euro al mese, con dei minimi di 700 euro e dei picchi di 1.200 euro.
Nelle grandi città come Roma e Milano però gli stipendi sono più alti rispetto alla provincia, Al Nord però dove c’è una maggiore urbanizzazione gli architetti generalmente guadagnano di più rispetto alle regioni del Sud.
Stipendio degli architetti in Europa
Al giorno d’oggi all’estero gli architetti guadagnano di più rispetto ai professionisti nostrani. Secondo i dati del Rapporto Cresme (l’ultimo risale al 2015) il reddito imponibile medio degli architetti italiani è stimato a 19.000 euro; un dato che posiziona il nostro Paese al 19° nella classifica europea (che ne conta 27 in totale).
In Svizzera un semplice praticante può arrivare a guadagnare circa 2.000 euro al mese; una retribuzione che aumenta progressivamente con l’avanzare di carriera, visto che già alla prima esperienza un architetto iscritto all’albo arriva a guadagnare circa 55.000 euro l’anno per poi salire a 77.000 euro una volta maturata maggiore esperienza nel settore.
Buoni i guadagni percepiti in Germania, anche se comunque inferiori a quelli svizzeri. Qui, infatti, si parte da uno stipendio base di 1.500 euro (al quale vanno aggiunti eventuali premi) per poi salire fino a 3.500 eruo per un architetto professionista.
Ottima la retribuzione percepita dagli architetti nel Regno Unito. A Londra per una prima esperienza si va dai 20.000 ai 28.000 euro l’anno, per poi salire a 45.000 euro. È bene ricordare, però, che per poter lavorare a Londra bisogna chiedere la convalida del proprio titolo di studio presso l’Architects Registration Board.
Infine in Francia un architetto junior guadagna tra i 30.000 e i 40.000 euro lordi l’anno, quasi il doppio rispetto l’Italia. Un professionista affermato - specie nelle principali città - può arrivare a incassare anche 100.000 euro l’anno.
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