Quando serve il certificato medico per il rientro a scuola

Luna Luciano

1 Novembre 2023 - 14:44

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Quando occorre presentare il certificato medico per il rientro a scuola? La risposta è dipende, non solo dall’età ma anche da dove si vive. Ecco quando serve e le Regioni che lo hanno abolito.

Quando serve il certificato medico per il rientro a scuola

Presentare il certificato medico o meno? È questo uno dei dilemmi amletici che più frequentemente ricorre tra gli alunni e i loro rispettivi genitori, dopo che lo studente si è assentato per alcuni giorni. Tutto dipende non solo dall’età dello studente, ma anche dalla Regione.

Infatti, diverse Regioni ormai hanno abolito il certificato medico in totale accordo con i pediatri.

Con il ritorno a scuola, tornano anche le influenze stagionali e il mese di ottobre è stato segnato dal boom di casi di influenza intestinale, con oltre 80mila casi a settimana. Con questi numeri è quindi frequente che studenti e studentesse si ammalino, rimanendo a casa per qualche giorno, aspettando che i sintomi e il malessere generale passino.

Trascorsi alcuni giorni a letto, al momento del rientro in classe i genitori e alunni si trovano davanti al dubbio sulla necessità o meno di presentare il certificato medico a scuola. In realtà questo è necessario solo se gli alunni hanno superato un determinato numero di giorni di assenza, che variano a seconda che lo studente frequenti la scuola d’infanzia o le scuole primarie e secondarie di I e II grado, ma non in tutta Italia.

Per tale motivo potrebbe essere utile consultare questa guida, pratica e veloce, per potersi districare tra le esigenze burocratiche scolastiche di tutti i giorni. Ecco, quindi, quando è necessario presentare il certificato medico, quando no e soprattutto dove .

Quando occorre il certificato medico a scuola?

Negli anni il ministero della Salute ha delegato direttamente alle Regioni la competenza a regolare tale questione; quindi, è sempre bene fare riferimento al quadro stabilito dalla Regione in cui si vive. È capitato infatti, prima della pandemia, che alcune Regioni avessero rimosso l’obbligo del certificato medico, sostituendolo a un’autocertificazione.

Rifacendoci al quadro attuale, al termine del periodo di Emergenza, il certificato medico deve essere presentato alle scuole solo se il proprio figlio o figlia ha superato un determinato numero di assenze consecutive a causa della contrazione di virus stagionali e influenze.

Nello specifico occorre presentare il certificato medico:

  • dopo un’assenza superiore ai 3 giorni per il rientro nella scuola dell’infanzia;
  • dopo un’assenza superiore ai 5 giorni per scuola primaria e scuole secondarie sia di primo che secondo grado.

È quindi possibile per i genitori e gli alunni non dover presentare alcun certificato nel caso in cui i propri figli non abbiano superato il numero di assenze indicato. Non solo. Ovviamente anche nel caso in cui l’assenza non sia dovuta per motivi di salute ma per motivi personali e familiari. In questo caso il genitore - o lo studente o studentessa - dovrà presentare un’autocertificazione dove dichiarerà i motivi della sua assenza.

Dove non serve il certificato medico e perché è stato abolito

Oltre la metà delle Regioni ha ormai abolito il certificato medico, una decisione che è stata approvata dagli stessi pediatri.

Questo perché per la maggior parte delle malattie infettive il pericolo di contagio è massimo nei giorni di incubazione e di esordio dei sintomi, mentre il pericolo si riduce durante il periodo di convalescenza. Ciò vuol dire che superati i 5 giorni dall’inizio della malattia, il rischio di contagio così basso da permettere la presenza in collettività.

L’abolizione comporterà quindi anche minore burocrazia, ma senza rischi per la salute pubblica e dei compagni di classe degli studenti malati. I medici di famiglia e i pediatri, infatti, sono comunque obbligati a segnalare le malattie diffusive e pericolose e i dipartimenti di prevenzione delle Asl continueranno ad attuare tutti gli interventi di profilassi necessari a fronteggiare i rischi per la salute pubblica.

A oggi le Regioni che hanno, quindi, deciso di abolire il certificato medico sono:

  • Lombardia;
  • Piemonte;
  • Friuli-Venezia Giulia;
  • Liguria;
  • Provincia di Trento;
  • Provincia di Bolzano;
  • Emilia-Romagna;
  • Umbria;
  • Marche;
  • Lazio;
  • Veneto;
  • Toscana;
  • Sardegna.

Attenzione al numero di assenze: quando si rischia la bocciatura?

Dopo aver chiarito quando presentare o meno un certificato medico è bene però ricordare che esiste un limite massimo di assenze che gli studenti e le studentesse possono accumulare, superate le quali scatta la bocciatura.

Ogni anno gli istituti per garantire una formazione adeguata deve assicurarsi che lo studente abbia frequentato almeno i 3/4 delle lezioni. Questo vuol dire che il numero totale di ore di assenza effettuate dall’alunno nell’anno scolastico non deve superare il limite massimo del 25% dell’orario annuale (circa 250 ore), che su circa 33 settimane annuali che lo studente trascorre a scuola, corrispondono a 40-50 giorni di assenza, a seconda che le giornate scolastiche siano composte da 5 o 6 ore giornaliere.

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