Quale è la differenza tra azienda, impresa e ditta?

Redazione Legal

22 Dicembre 2022 - 12:52

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Azienda, impresa e ditta quali sono le differenze? Ecco una guida per evitare di fare confusione.

Quale è la differenza tra azienda, impresa e ditta?

Azienda, impresa e ditta sono spesso confuse tra di loro e vengono utilizzate come sinonimo nel linguaggio comune, eppure non sono la stessa cosa.

L’impresa è l’attività svolta dall’imprenditore e che, a seconda dell’ambito di appartenenza, può essere di natura agricola, commerciale o artigiana; l’azienda, invece, come disciplinato dall’articolo 2555 del Codice Civile è quel complesso di beni organizzati dall’imprenditore per lo svolgimento della propria attività (sono compresi in questa definizione anche i locali, gli arredi e le attrezzatura). Infine, la ditta disciplinata dall’articolo 2563 del Codice Civile fa riferimento al nome con cui l’imprenditore esercita l’attività, ossia la denominazione commerciale.

È chiaro come azienda, impresa e ditta abbiano delle differenze sostanziali tra loro: ecco quali sono e come evitare di confondere.

Che cos’è l’impresa?

Per capire qual è la differenza tra impresa, azienda e ditta iniziamo con l’analizzare cos’è l’impresa.

Per impresa, nel codice civile, si intende l’attività professionale organizzata per produrre o scambiare beni/servizi.

Sulla base di quanto previsto dall’articolo 2082 del Codice civile, che definisce quali sono gli attributi dell’imprenditore, si può dedurre cos’è un’impresa.

Secondo l’articolo del codice civile, infatti:

“È imprenditore chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi”.

Si può quindi affermare che per impresa si intenda l’attività economica, svolta dall’imprenditore, che deve avere le seguenti caratteristiche:

  • essere organizzata;
  • essere condotta professionalmente;
  • avere come obiettivo lo scambio di beni o servizi.

Che cos’è l’azienda?

Una volta esaminato attentamente cos’è un’impresa, vediamo come viene definite l’azienda e come si differenzia dalla prima.

Il codice civile, all’articolo 2555, ci fornisce la seguente definizione:

“L’azienda è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa”.

L’azienda quindi non è un’attività svolta dall’imprenditore, ma è l’insieme dei beni sia materiali (come mobili e immobili) sia immateriali, utilizzati dall’imprenditore per portare avanti la sua attività economica e quindi l’impresa.

A formare l’azienda concorrono anche i contratti stipulati, i brevetti, i crediti o i debiti.

Qual è la differenza tra azienda e impresa?

Dopo aver visto il significato di entrambi i termini, è possibile capire meglio quale sia la differenza tra azienda e impresa.

Mentre l’azienda è l’organizzazione dei beni utilizzati dall’imprenditore, l’impresa è l’attività economica svolta dallo stesso.

Azienda e impresa, dunque, hanno significati diversi ma tra le stesse esiste un rapporto strumentale: l’azienda è infatti il mezzo strumentale tramite il quale l’imprenditore svolge la sua attività di impresa.

Cos’è la ditta?

La ditta, invece, è un segno distintivo dell’imprenditore; assolve la sua funzione di identificazione dell’imprenditore rispetto alla massa dei consumatori.

La ditta è il nome con il quale l’imprenditore esercita la sua attività economica, non deve coincidere con il nome civile ma può essere formata in qualsiasi maniera, al fine di soddisfare al meglio esigenze legate alla diffusione dell’impresa.

L’imprenditore ha diritto all’uso esclusivo della ditta da lui prescelta. Unici requisiti sono il cognome o la sigla dell’imprenditore e il rispetto di norme imperative, di ordine pubblico e di buon costume.

Quando la ditta è uguale o simile a quella usata da un altro imprenditore e può creare confusione per l’oggetto dell’impresa e per il luogo in cui questa è esercitata, deve essere integrata o modificata con indicazioni idonee a differenziarla. La ditta non può essere trasferita separatamente dall’azienda.

Nel trasferimento dell’azienda per atto tra vivi la ditta non passa all’acquirente senza il consenso dell’alienante.

Nella successione nell’azienda per causa di morte la ditta si trasmette al successore, salvo diversa disposizione testamentaria.

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# Legge

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