Tegola sul petrolio: scorte risalgono inaspettatamente

C. G.

10 Giugno 2020 - 10:48

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Il prezzo del petrolio alle prese con un inatteso aumento delle scorte. L’accaduto e le conseguenze sulle quotazioni

Tegola sul petrolio: scorte risalgono inaspettatamente

Il prezzo del petrolio ha imboccato nuovamente la via del ribasso, messo a tappeto dagli ultimi, inaspettati dati sullo stato delle scorte.

A renderli noti l’American Pertroleum Institute, più noto come API, che nella serata di ieri ha rivisto tutte le più rosee aspettative del mercato.

Come era prevedibile, il prezzo del petrolio è tornato a scambiare in rosso: sia la quotazione del WTI che quella del Brent hanno iniziato a perdere più del 2%.

Prezzo del petrolio: i dati sulle scorte

Nella settimana conclusasi venerdì 5 giugno l’API ha segnalato un aumento delle scorte di greggio pari a 8,42 milioni di barili.

Un dato forse inatteso, che si è mal confrontato con la flessione di 0,483 milioni di barili osservata in occasione dell’ultima rilevazione, oltre che con attese (Reuters) a 1,7 milioni.

La reazione del prezzo del petrolio è stata immediata e le quotazioni sono tornate a perdere terreno, scosse dalle rinnovate preoccupazioni sullo stato della domanda negli Stati Uniti, i più grandi consumatori di oro nero al mondo.

“Mentre il greggio ha dato vita a un sostanziale rally lo scorso mese, il recupero del mercato rispetto al suo crash storico rimane ancora fragile,”

ha dichiarato Avtar Sandu, senior manager commodities di Phillip Futures.

I prossimi dati da monitorare saranno quelli dell’EIA, l’Energy Information Administration, che verranno pubblicati alle ore 16:30 italiane sul Calendario Economico.

Anche l’odierna rilevazione sarà in grado di far oscillare il prezzo del petrolio. Resterà da vedere però in che direzione.

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