Sebbene il settore sia diversificato, spaziando da unità unifamiliari con pochi dipendenti a gruppi che gestiscono centinaia di milioni di dollari, esso deve affrontare una serie di rischi.
Il family office, che gestisce gli investimenti degli ultra-ricchi, è diventato uno dei generatori di ricchezza più veloci al mondo, dagli Stati Uniti a Hong Kong e Singapore. Un’istituzione che risale a più di 150 anni fa – quando il finanziere americano John Pierpont Morgan coniò per primo il termine per descrivere il braccio di investimento personale per la sua crescente collezione d’arte – è diventata una pietra angolare del sistema finanziario.
Il settore si è espanso da un piccolo numero di gruppi negli anni ’80 a circa 15.000 uffici in tutto il mondo con un patrimonio stimato di 5,9 trilioni di dollari, secondo un rapporto di gennaio di Forbes, che cita l’Economist Intelligence Unit e DBS Private Banca.
Alcuni gestori patrimoniali si aspettano che il numero di uffici cresca ulteriormente, arricchendo sia gli individui ultra-ricchi che servono sia l’economia globale. «Siamo estremamente ottimisti nei confronti del family office», afferma Hannes Hofmann, capo del gruppo family office presso la Citi Private Bank. “La ricchezza del settore [ultra-ricco] viene generata a un ritmo molto veloce e questa è una buona cosa per l’economia mondiale e il sistema finanziario”. [...]
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