Perché Prysmian può salire ancora del 15% (dopo il +43% da gennaio)

Claudia Cervi

23 Maggio 2024 - 15:13

Tra le blue chip più performanti della settimana (ma anche da inizio anno), spicca Prysmian. Ecco perché gli analisti hanno alzato target e stime sul titolo del Ftse Mib.

Perché Prysmian può salire ancora del 15% (dopo il +43% da gennaio)

Perché Prysmian può salire ancora del 15% (dopo il +43% da gennaio)? L’azienda milanese leader nella produzione di cavi per energia, telecomunicazioni e fibre ottiche sta registrando una significativa crescita delle sue quotazioni. Questo incremento è supportato dalle recenti valutazioni di alcune banche d’affari finanziarie che vedono nel titolo un potenziale di rialzo sostanziale.

In particolare, Berenberg ha rivisto al rialzo il target price delle azioni Prysmian, portandolo a 63 euro dai precedenti 58 euro, mantenendo il rating “Buy”. Anche Intesa Sanpaolo ha espresso ottimismo, elevando il prezzo obiettivo da 54 a 68 euro per azione, segnalando un potenziale di crescita superiore al 15% rispetto ai livelli attuali. Queste stime sono basate su un’attenta analisi dei risultati del primo trimestre dell’anno e delle strategie aziendali, tra cui l’importante acquisizione di Encore Wire, operazione che rafforza la posizione di Prysmian nel redditizio mercato nordamericano.

L’acquisizione di Encore Wire è stata un elemento chiave per la revisione delle stime da parte degli analisti. Questa operazione non solo amplia la presenza di Prysmian negli Stati Uniti, ma offre anche significative sinergie operative, stimate in circa 140 milioni di euro in margine operativo lordo nei prossimi quattro anni. Il CEO di Prysmian, Massimo Battaini, ha sottolineato come questa acquisizione migliorerà il mix geografico e di business, rafforzando l’esposizione dell’azienda ai trend di lungo periodo, come la transizione energetica e l’elettrificazione.

I risultati del primo trimestre di Prysmian hanno superato le aspettative del mercato, con dati che dimostrano una robusta performance nonostante la temuta normalizzazione dei prezzi nel settore Electrification negli Stati Uniti. Gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno evidenziato come i volumi di vendita positivi e una gestione efficace dei prezzi abbiano contribuito a questi risultati superiori alle attese.

Banca Akros, inoltre, ha giudicato Prysmian con un fair value di 62,50 euro, rinforzando il consenso positivo attorno al titolo. L’attenzione degli analisti è rivolta anche alle previsioni per l’Ebitda adjusted, che Berenberg stima al di sopra del consenso di mercato e della guidance fornita dall’azienda.

Prysmian: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit

Prysmian ha inviato un forte segnale rialzista a fine dicembre 2023, superando la resistenza critica a 40 euro circa. Il rally scaturito dal break out ha portato il titolo fino a lambire i 60 euro, con un rialzo cumulativo superiore al 43%. Il trend spiccatamente rialzista potrebbe ora proseguire fino al test a 63 circa, target calcolato mediante la tecnica del raddoppio del canale (disegnato dai bottom del 2020). Nella direzione opposta, i primi supporti da monitorare con attenzione si posizionano in area 50.

Grafico giornaliero azioni Prysmian Grafico giornaliero azioni Prysmian Fonte Baha

Per operare long su Prysmian potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD5M3N1. Il certificato ha come sottostante Prysmian e presenta una barriera distante attualmente il 15,79%.

Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HD5JU87, avente una barriera distante il 9,35% come sottostante Prysmian.

Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.

I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.

Prysmian: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit

Prysmian ha inviato un forte segnale rialzista a fine dicembre 2023, superando la resistenza critica a 40 euro circa. Il rally scaturito dal break out ha portato il titolo fino a lambire i 60 euro, con un rialzo cumulativo superiore al 43%. Il trend spiccatamente rialzista potrebbe ora proseguire fino al test a 63 circa, calcolato mediante la tecnica del raddoppio del canale (disegnato dai bottom del 2020). Nella direzione opposta, i primi supporti da monitorare con attenzione si posizionano in area 50.

Per operare long su Prysmian potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD5M3N1. Il certificato ha come sottostante Prysmian e presenta una barriera distante attualmente il 15,79%. https://www.investimenti.unicredit.it/it/productpage.html/DE000HD5M3N1

Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HD5JU87, avente una barriera distante il 9,35% come sottostante Prysmian. https://www.investimenti.unicredit.it/it/productpage.html/DE000HD5JU87
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.

I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.

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