L’azienda leader nel campo dell’intelligenza artificiale è pronta per lanciare il suo primo dispositivo fisico sul mercato. Ecco cosa dobbiamo aspettarci.
OpenAI è oggi l’azienda di riferimento quando si pensa al campo dell’intelligenza artificiale. Con la sua ChatGPT, il CEO Sam Altman ha saputo impostare un nuovo standard di questo tipo di tecnologia, spingendo la concorrenza ad allinearsi e aprendo le porte a una nuova era destinata a cambiare per sempre le nostre abitudini di tutti i giorni.
Ora il colosso vuole spingersi oltre e, secondo quanto emerso, l’obiettivo è allargarsi anche al campo degli hardware. In che modo? Con un dispositivo fisico vero e proprio, che gli utenti potranno impugnare con mano ed utilizzare. Ma cosa sappiamo in merito? Si tratterà di uno smartphone vero e proprio? Quali sono le differenze con la concorrenza?
OpenAI lancia il suo primo dispositivo fisico
Per definirlo, il CEO di OpenAI Sam Altman ha usato parole semplici e quantomai efficaci:
Quando la gente lo vede, dice “È tutto qui?... È così semplice?”
Ed è proprio questo quello che dobbiamo aspettarci dal primo device dell’azienda. Nulla di troppo avveniristico alla vista, niente schermi che si piegano o antenne che spuntano dal nulla. Nato dalla collaborazione con l’ex capo di Apple Jony Ive, ancora non è stato svelato del tutto e non sappiamo come sarà.
Molto probabilmente, stando alle informazioni di alcuni beninformati, ci troveremo di fronte a un device tascabile e senza schermo. OpenAI ancora non ha condiviso dettagli specifici sul dispositivo, anche perché al momento è ancora un prototipo.
Dalle parole di Ive e Altman, si tratterà di un prodotti di atmosfera. Almeno stando alle dichiarazioni, per capire cosa vogliono intendere bisognerà attendere quantomeno la presentazione ufficiale.
È già partito il confronto con iPhone
Ad alimentare la sfida con gli iPhone ci ha pensato lo stesso Altman, che considera i melafonini il culmine dei prodotti di consumo oggi disponibili sul mercato. Secondo l’opinione del padre di ChatGPT, questi device sono una distrazione continua e non rendono la vita di tutti i giorni più serena e tranquilla.
Se l’utilizzo degli smartphone è paragonabile a una passeggiata a Times Square, piena di distrazioni e frastornata, quella del nuovo dispositivo di OpenAI è simile a una seduta comoda in una baita in riva al lago o in montagna. Si tratterebbe di un device in grado di filtrare le informazioni dell’utente e di riconoscere il momento migliore per presentare le notizie dopo un input.
Quando arriverà sul mercato? Durante un primo evento di annuncio, si è detto che ci vorranno almeno altri due anni prima dell’effettiva apertura alle vendite. Questo lungo periodo servirà a concretizzare il nuovo prodotto di punta di OpenAI e a farci capire meglio che cosa dobbiamo aspettarci.
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