Questo paese europeo dal 1° gennaio ha deciso di inasprire le norme contro il fumo: stop nei parchi giochi, aree sportive e in auto se con minori.
Questo Paese europeo ha deciso di inasprire le norme contro il fumo a partire dal 1° gennaio 2026. Si tratta della Norvegia, dove dal prossimo anno sarà vietato fumare nei parchi giochi, nelle aree sportive all’aperto e nelle auto private in cui siano presenti minori di 18 anni.
Le nuove disposizioni rientrano nelle modifiche al cosiddetto Tobacco Harms Act e mirano a proteggere soprattutto i bambini dal fumo passivo. Il fumo ha conseguenze estremamente negative sulla salute umana e quello passivo non è da meno, soprattutto quando coinvolge i più piccoli. In Norvegia, secondo i dati della società per la tutela del cancro, circa 5.000 persone muoiono ogni anno per malattie legate al fumo e otto casi su dieci di cancro ai polmoni risultano associati al consumo di tabacco. Numeri gravi come quelli dell’Italia, dove si stima che ogni anno muoiano circa 90-93.000 persone per cause riconducibili al fumo. È una delle principali forme di mortalità evitabile, superando droghe, alcol e incidenti insieme.
In Norvegia, le regole verranno applicate in modo diverso a seconda del luogo in cui si verifica l’infrazione. Nei parchi giochi e nelle aree sportive all’aperto, responsabile della supervisione del divieto sarà il Comune. L’obbligo di controllo ricadrà soprattutto sul proprietario o sul gestore dell’area, dunque in genere l’amministrazione comunale, un’associazione o un club sportivo. Tali enti devono garantire che gli spazi siano esenti dal fumo e che il divieto sia chiaramente indicato.
Nelle auto private con bambini a bordo, invece, sarà la polizia l’autorità incaricata di verificare il rispetto delle norme e imporre eventuali sanzioni per violazione del divieto di fumo in presenza di minori. Non sono ancora stati comunicati gli importi delle multe, ma è probabile che risultino elevati. I nuovi divieti fanno parte della strategia nazionale del governo sul tabacco, che stabilisce che la percentuale di fumatori giornalieri debba scendere sotto il 5% in tutte le fasce d’età e che i bambini nati dal 2010 in poi non debbano usare tabacco o prodotti a base di nicotina, evitando anche il fumo passivo. Il governo ritiene che il fumo in aree frequentate da minori, oltre a danneggiarne la salute, contribuisca anche a normalizzare il consumo di tabacco.
La modifica del Tobacco Harms Act introduce inoltre il divieto di vendita online di prodotti del tabacco e sigarette elettroniche in Norvegia. Ai minori di 18 anni sarà vietato importare tabacco o prodotti a base di nicotina. Vengono previste anche norme più severe per autorizzare nuovi prodotti contenenti tabacco o nicotina. L’obiettivo è rendere tali articoli meno accessibili a bambini e giovani, sia fisicamente che negli ambienti digitali.
Dove è vietato fumare in Italia
Anche in Italia è presente una normativa severa sul divieto di fumo in pubblico. Tale divieto è definito dalla cosiddetta legge Sirchia numero 3 del 2023, che vieta di fumare nei locali pubblici al chiuso, nei mezzi di trasporto e nei luoghi di lavoro pubblici e privati. Vige il divieto assoluto di fumo in:
- Locali pubblici chiusi, come bar, ristoranti, pub, cinema, teatri, musei, discoteche;
- Luoghi di lavoro pubblici e privati, aperti o meno al pubblico;
- Scuole, sia all’aperto che al chiuso;
- Ospedali o strutture sanitarie;
- Mezzi di trasporto pubblico;
- Aree comuni condominiali come scale e ascensori;
- Auto in presenza di minori di anni 12 e donne in gravidanza.
Chi viola il divieto rischia una multa tra 27,50 e 275 euro. Nelle aree dove non è consentito fumare è obbligatorio esporre il cartello con la dicitura «Vietato fumare» e i riferimenti legislativi.
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