Muore sepolto dalla sabbia a 28 anni, davanti gli occhi dei figli

Alessandro Nuzzo

26 Agosto 2025 - 22:44

Tragedia incredibile che segue un episodio simile avvenuto in Italia qualche settimana fa e che riaccende i riflettori sui pericoli delle buche in spiaggia.

Muore sepolto dalla sabbia a 28 anni, davanti gli occhi dei figli

Quando si va al mare si pensa quasi esclusivamente ai pericoli che possono verificarsi in acqua, ma raramente a quelli presenti sulla spiaggia. La sabbia, tanto apparentemente innocua, in realtà nasconde numerose insidie. Particolarmente rischiose sono le buche che vengono scavate. La sabbia è infatti fragile, instabile e in un attimo può collassare su se stessa, seppellendo chi si trova al suo interno. L’ultima tragedia di questo tipo è avvenuta in Nuova Zelanda, dove un ragazzo di 28 anni è morto soffocato da una duna di sabbia davanti ai suoi figli, lasciando sotto shock l’intera comunità.

Morto sepolto da una duna di sabbia

Il dramma si è verificato sabato 23 agosto. Kane Watson, 28 anni, si trovava a Muriwai Beach, circa 25 miglia da Auckland, insieme alla figlia di 18 mesi e ai tre figliastri. Secondo quanto riportato dai media australiani, Kane stava giocando con i bambini quando improvvisamente la duna gli è crollata addosso, intrappolandolo a testa in giù. È rimasto sepolto per circa 15 minuti prima che i soccorritori riuscissero ad estrarlo. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Auckland, è deceduto il giorno successivo, nonostante i disperati tentativi dei medici di salvargli la vita.

Grande dolore e sgomento per la notizia, aggravata dal fatto che la sua compagna era in attesa di un bambino, dettaglio che rende la vicenda ancora più drammatica. Solo poche settimane fa, una tragedia simile ha colpito anche l’Italia. A Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, un ragazzo di 17 anni è morto sepolto dalla sabbia. Stava scavando una buca profonda oltre mezzo metro quando questa è collassata, travolgendolo in pochi istanti. Ad assistere alla scena i fratellini, che hanno immediatamente lanciato l’allarme. In un primo momento i soccorritori non hanno creduto all’accaduto e, per individuarlo ed estrarlo, ci sono voluti circa 40 minuti. Un tempo purtroppo eccessivo e fatale.

I pericoli da non sottovalutare

Due incidenti che riaccendono l’attenzione sui pericoli legati alla sabbia e alla spiaggia. Le dune, in particolare, possono diventare instabili e crollare in pochi secondi per diversi motivi: il taglio causato dalle onde, il passaggio di veicoli, il transito di persone o lo scavo. Inoltre, durante le ricerche, le operazioni risultano molto complicate, perché più si scava e più la sabbia tende a riempire nuovamente la buca, ostacolando ogni tentativo di salvataggio. Una duna sopra la testa può pesare quanto un elefante e la difficoltà a respirare rende quasi impossibile liberarsi da soli senza un aiuto esterno.

Per queste ragioni è fondamentale prestare grande attenzione sia alle dune sia allo scavo di buche in spiaggia. I bambini, in particolare, devono essere costantemente controllati dagli adulti e le buche non devono mai essere profonde con persone al loro interno. Il rischio di collasso è elevato e rappresenta un pericolo concreto e gravissimo, troppo spesso sottovalutato da chi, preso dal divertimento, dimentica quanto la sabbia possa trasformarsi in una trappola mortale.

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