Modello Intrastat: come si compila, scadenze e novità nel 2022

Caterina Gastaldi

12 Maggio 2022 - 19:46

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Quali sono le novità riguardanti il modello Intrastat nel 2022 per i titolari di partita Iva? Ecco le informazioni di cui tenere conto.

Modello Intrastat: come si compila, scadenze e novità nel 2022

Il modello Intrastat consiste in una dichiarazione che i soggetti con partita Iva, impegnati in operazioni commerciali con soggetti intracomunitari, sono tenuti a rilasciare all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Il modello interessa solo coloro che svolgono attività di scambio di beni o servizi con altri membri dell’Unione Europea (Enti o persone fisiche), ed è stato introdotto a seguito dell’abolizione delle barriere non tariffarie e non fiscali nel mercato unico.

Vediamo quindi come funziona e chi è obbligato a inviarlo.

Cos’è il modello Intrastat

Per Intrastat s’intendono le dichiarazioni da inviare in via telematica all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, quando un soggetto passibile di Iva scambia beni o servizi con Paesi facenti parte dell’Unione Europea e supera una certa soglia.

Nell’elenco del modello Intrastat vanno riportate le fatture intracomunitarie riguardanti le operazioni B2B, e serve per l’assolvimento di due funzioni nello specifico, ovvero:

  • effettuare il controllo fiscale degli scambi intracomunitari di beni e di servizi effettuati dagli operatori nazionali con il resto della comunità europea;
  • tenere conto delle statistiche riguardanti lo scambio di beni effettuati dagli operatori nazionali con il resto della comunità europea.

Inoltre, esistono due macro modelli separati: uno dedicato alle cessioni di beni o servizi, e l’altro agli acquisti, che vanno compilati a seconda della situazione in cui ci si trova.

Chi deve presentare il modello Intrastat

A dover presentare il modello Intrastat sono tutte le aziende o i soggetti passivi di Iva che effettuano operazioni B2B con Stati membri dell’Unione Europea.

La scadenza cambia a seconda del superamento di una specifica soglia. Nel momento in cui questa viene superata, allora l’invio dovrà essere mensile, e deve avvenire entro il 25 del mese successivo a quello di riferimento.

Nel caso in cui non venisse superata, la scadenza è trimestrale. Anche in questo caso la scadenza per l’invio telematico all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sarà sempre il 25 del mese successivo al trimestre di riferimento.

Quando scatta l’obbligo di presentazione?

Salvo la presenza di deroghe specifiche, l’obbligo di presentazione dei modelli Intrastat scatta per tutti i soggetti passivi di Iva italiani, nel caso in cui effettuino scambi che rispettino queste caratteristiche:

  • cessioni intracomunitarie di beni comunitari;
  • prestazioni di servizi diverse da quelle oggetto di specifiche deroghe in tema di territorialità;
  • scambi effettuati con altri soggetti passivi Iva di altri Stati membri.

Quali sono le operazioni Intrastat

Vi sono diversi modelli Intrastat, da compilare a seconda delle differenti operazioni e soglie che si superano, disponibili sul portale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Per poter rientrare nella definizione di operazioni intracomunitarie, queste devono soddisfare specifiche condizioni, ovvero:

  • deve avvenire dietro compenso;
  • i soggetti tra i quali viene svolta la prestazione di servizi devono essere in due Paesi facenti parte dell’Unione Europea diversi tra loro;
  • i beni ceduti devono essere spediti o trasportati da un Paese UE a un altro Paese UE;
  • sia il cessionario, sia l’acquirente devono essere entrambi soggetti passivi di Iva.

In questo caso le operazioni sono da considerarsi operazioni Intrastat.

Chi è esonerato dall’Intrastat

Non tutte le operazioni con soggetti facenti parte dell’Unione Europea si possono considerare valide per la compilazione del modello Intrastat, o perché non rientrano nelle condizioni specifiche, oppure perché soggette a particolari deroghe.

Nello specifico sono escluse:

  • il trasporto di persone;
  • le operazioni riguardanti il campo di ristorazione e catering, e similari;
  • le operazioni in ambito immobiliare;
  • il noleggio a breve termine dei mezzi di trasporto.

Sono anche esonerate le operazioni con soggetti non passibili di Iva, ossia i privati, con realtà non presenti all’interno dell’Unione Europea, o per operazioni non soggette a Iva.

Per quel che riguarda le partite Iva a regime forfettario, i loro titolari non sono sempre obbligati a presentare il modello Intrastat, ma sono obbligati a farlo solo nelle seguenti situazioni:

  • effettuazione di acquisti intracomunitari, se nell’anno precedente è stata sforata la soglia di 10.000 euro;
  • prestazione di servizi, se resi o ricevuti da soggetti europei passivi di Iva.

Quando presentare gli elenchi Intrastat: le scadenze

Le scadenze variano a seconda del superamento di determinate soglie quando si parla di cessione di beni, salvo situazioni particolari.

In particolare se viene superata la soglia dei 50.000 euro a trimestre, allora la dichiarazione deve essere fatta mensilmente, mentre se rimane sotto va fatta ogni trimestre. In entrambi i casi l’invio va fatto entro il 25 del mese successivo a quello di riferimento.

Ogni dichiarazione, inoltre, si riferisce solo al periodo di tempo specifico, quindi o a un singolo mese, o a un determinato trimestre.

Le novità Intrastat 2022

Nel 2022 sono state introdotte diverse novità e semplificazioni per gli adempimenti Intrastat.

Nello specifico: l’obbligo di presentare il modello Intra 2-bis, riguardante gli acquisti intracomunitari di beni, rimane solo quando il totale degli acquisti è uguale o maggiore a 350.000 euro, mentre nel 2021 la soglia era di 200.000 euro.

Il modello in questione non va più presentato trimestralmente e non verranno più richiesti i dati relativi allo Stato e al codice Iva del fornitore, né l’ammontare delle operazioni in valuta.

Anche il modello Intra 2 quater, che ha finalità solo statistiche, non va più presentato trimestralmente, ma solo quando l’ammontare delle prestazioni di servizi ricevute è superiore o uguale ai 100.000 euro. Al suo interno non vengono più richiesti i dati relativi a: Iva del fornitore, modalità di erogazione e incasso, Paese di pagamento, e il totale delle operazioni in valuta.

Per le operazioni che fanno uso del call-of-stock, la merce in conto deposito, che viene utilizzato negli scambi intracomunitari per lo stoccaggio dei beni in un deposito che permette il differimento dell’adempimento Iva, dal 1° gennaio 2022 è obbligatorio compilare la sezione 5 del Modello Intra 1. Al suo interno vanno inserite le informazioni relative all’identità e al numero di identificazione attribuito ai fini Iva del destinatario.

Infine un’altra novità del 2022 riguarda la compilazione della tabella “natura della transazione” dei modelli Intrastat con il codice specifico relativo al motivo dello scambio (vendita, garanzia, eccetera).

Codice Descrizione Operazioni triangolari
1 Acquisto o vendita (compreso il baratto) A
2 Restituzione o sostituzione di merci B
3 Aiuti governativi, privati o finanziati dalla Comunità Europea C
4 Operazione in vista di una lavorazione per conto terzi o di una riparazione D
5 Operazione successiva a una lavorazione per conto terzi o a una riparazione E
6 Movimento di merci senza trasferimento di proprietà (per noleggio, leasing
operativo, ecc.)
F
7 Operazione a titolo di un programma comune di difesa o di un altro programma intergovernativo di fabbricazione coordinata G
8 Fornitura di materiali e macchinari nel quadro di un contratto generale di costruzione o di genio civile H
9 Altre transazioni I

Nello specifico, quei soggetti i cui trasferimenti intracomunitari vanno oltre i 20 milioni di euro devono indicare anche i dati di dettaglio previsti nella seconda colonna della tabella (colonna B). Al contrario, coloro che non superano questa soglia possono scegliere di compilare solo la colonna A.

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