Modello 730/2023 e Redditi Pf, come non pagare l’acconto Irpef di novembre

Patrizia Del Pidio

03/10/2023

10/10/2023 - 09:29

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In alcuni casi è possibile chiedere l’azzeramento o la riduzione dell’acconto Irpef di novembre dovuto con il modello 730 ma anche con il modello Redditi Pf. Vediamo quando è possibile.

Modello 730/2023 e Redditi Pf, come non pagare l’acconto Irpef di novembre

Ilmodello 730/2023 non prevede solo il versamento dell’Irpef relativo all’anno di imposta precedente, ma in alcuni casi, a novembre, prevede anche la trattenuta per la seconda o unica rata di acconto all’Irpef e alla cedolare secca. Questo acconto, solitamente, è calcolato sui dati dell’anno precedente e l’importo che verrà trattenuto è indicato nel modello stesso, nel prospetto di liquidazione.

Può capitare, però, che da un anno all’altro si possano avere minori entrate e in quel caso è possibile chiedere la riduzione o, anche, l’azzeramento della rata dell’acconto di novembre. Cerchiamo di capire come funziona l’acconto di novembre e chi può avere diritto alla riduzione o alla cancellazione dello stesso.

730/2023, Redditi Pf e acconto novembre

Quando si presenta la dichiarazione dei redditi il pagamento dell’Irpef è riferito all’anno di imposta precedente a saldo, ma si versa anche l’acconto per l’imposta relativa all’anno in corso. L’acconto è dovuto solo se l’imposta dovuta per l’anno precedente è superiore a 51,65 euro (sottratte le detrazioni spettanti).

L’acconto che si deve versare è pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno e si versa in una o due rate, in base all’importo:

  • se l’acconto ha importo inferiore a 257,52 euro andrà versato interamente entro il 30 novembre;
  • se l’acconto ha importo superiore il versamento si suddivide in due rate, una pari al 40% entro il 30 giugno, una pari al 60% entro il 30 novembre.

Il contribuente che pensa che avere entrate minori nell’anno in corso, che determinino una imposta inferiore rispetto all’anno precedente, può chiedere una riduzione o un azzeramento dell’acconto.

Chi versa l’acconto di novembre?

L’acconto di novembre è dovuto da i soggetti che rientrano nel regime forfettario e quelli che devono applicare gli Isa. In questi casi, il contribuente, è chiamato a presentare la dichiarazione dei redditi con modello Redditi Pf.
C’è da sottolineare, però, che in alcuni casi l’acconto è dovuto anche dai contribuenti che utilizzano il modello 730 e nello specifico le stesse modalità di versamento delle imposte devono essere utilizzate qualora il contribuente non abbia sostituto di imposta.

I contribuenti con sostituto di imposta che utilizzano il modello 730, invece, perché eventuali importi a debito o a credito sono pagati o trattenuti direttamente dal sostituto di imposta in busta paga.

Quando è possibile non versare l’acconto di novembre?

Se il contribuente sa che l’imposta dovuta per l’anno in corso sarà minore rispetto a quella versata per l’anno precedente, può chiedere una riduzione o l’azzeramento dell’acconto di novembre.

Potrebbe essere il caso del contribuente che ha cessato uno o più contratti di affitto con la cedolare secca, ad esempio, o, ancora, nel caso di cittadino che abbia sostenuto oneri deducibili o spese detraibili molto alte che andranno ad abbattere l’imposta dell’anno successivo.

In questi casi è possibile ridurre l’acconto comunicando al sostituto di imposta, entro il 10 ottobre, l’azzeramento dell’importo o l’importo minore da trattenere come seconda o unica rata di novembre. Va considerato, però, che si tratta di una possibilità che è offerta al contribuente sotto la propria responsabilità e che va valutata, di anno in anno, con molta attenzione. Versare un importo inferiore di quello dovuto, infatti, espone il contribuente al rischio di vedersi elevare sanzioni, ma al tempo stesso consente di versare in anticipo imposte più alte rispetto a quelle realmente dovute.

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