Meteo, in arrivo la prima ondata di calore: ecco dove

Luna Luciano

19/06/2023

19/06/2023 - 00:26

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Dal 19 giugno si registrerà la prima ondata di caldo della stagione, ma non in tutta la penisola: ecco quali saranno le regioni colpite.

Meteo, in arrivo la prima ondata di calore: ecco dove

Dopo mesi di maltempo e temperature instabili, l’estate arriverà in Italia in anticipo di due giorni. Per lunedì 19 giugno si preannuncia l’arrivo della prima ondata di calore dell’anno, dopo due mesi caratterizzati da alluvioni che hanno destabilizzato l’Italia.

Dalla prossima settimana i cittadini dovranno aspettarsi un tempo prevalentemente soleggiato e l’innalzamento delle temperature, ma non in tutta Italia. Solo alcune regioni saranno colpite da questo primo caldo, mentre per il resto della penisola si stagliano all’orizzonte possibili temporali.

Per non lasciarsi cogliere impreparati dal meteo, è bene che gli abitanti della penisola conoscano le previsioni delle prossime settimane così da abbandonare - almeno per qualche giorno - l’ombrello e dare il ben tornato ai sandali e bermuda. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Meteo, in arrivo la prima ondata di calore: ecco dove

Dal 19 giugno l’Italia potrà accogliere con due giorni d’anticipo rispetto al solstizio d’estate temperature estive e giornate assolate. Almeno in alcune regioni d’Italia.

In Sardegna si potrebbero raggiungere, addirittura, alcuni picchi di 40 gradi. La Società meteorologica italiana (Smi) ha poi anticipato che questa prima ondata di calore non sarà di portata “eccezionale”, con i dovuti rischi per la salute per anziani e bambini che rischiano la disidratazione, ma che preannuncia un’estate comunque torrida.

Ma non sarà solo la Sardegna la regione interessata dall’aumento delle temperature, a godere del clima estivo saranno anche le zone interne delle regioni tirreniche come Toscana e Lazio, e quelle della Puglia e Basilicata, dove le massime potranno anche essere superiori ai 37 gradi.

Meteo, temperature estive ma anche piogge: le previsioni della settimana

Non tutta l’Italia però potrà beneficiare a lungo del sole e delle temperature estive. Infatti, dopo qualche giorno di caldo intenso, infatti, da giovedì 22 giugno è previsto un cedimento dell’alta pressione a Nord, con rovesci e temporali in Lombardia, nel Triveneto e in generale al Nordest.

Temporali che porteranno a un abbassamento della temperatura ai valori massimi di 27-30 gradi. Un calo che coinvolgerà il Nord ma che non riguarderà il Sud e le isole maggiori dove invece il caldo non darà tregua sfiorando i 35 gradi.

Ma non finisce. Da sabato 24 giugno sono attese piogge e un’attenuazione della calura anche in Emilia-Romagna, non senza la preoccupazione degli abitanti. Dopo l’ondata di maltempo e alluvioni che hanno devastato la Regione un mese fa, si temono nuovi allagamenti, benché stando agli esperti questi dovrebbero essere di portata ridotta e potrebbero verificarsi nelle zone in cui le reti di drenaggio sono ancora otturate da detriti e fango. Come hanno poi spiegato i meteorologi della Smi non dovrebbero verificarsi “perturbazioni in grado di mandare in piena i fiumi, come quella di un mese fa in cui è piovuto intensamente per 36-48 ore di fila”. Infine la grande ondata di caldo dovrebbe attenuarsi in quasi tutta Italia domenica 25 giugno.

Meteo, quali sono le previsioni per l’estate 2023?

Dopo mesi di instabilità con rovesci improvvisi e temporali è naturale che in molti si domandino quale estate ci attende per questo 2023.

In ogni caso è importante sapere che la prima ondata di calore dell’estate non sarà certo l’ultima. Stando Organizzazione Meteorologica Mondiale (Wmo), infatti, i prossimi 5 anni a partire da quest’estate 2023 a quella del 2027 dovrebbero essere i più caldi mai registrati a livello globale a causa dell’effetto combinato del riscaldamento globale causato dall’essere umano e del Niño, il riscaldamento periodico del Pacifico tropicale centrale e orientale, di origine naturale.

Come riporta però Il Fatto Quotidiano, per la nostra penisola sarà il 2022 a passare alla storia, secondo quanto evidenziato dal climatologo Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr, come l’anno più caldo di sempre o almeno dal 1800, anno in cui sono partite le prime rilevazioni meteorologiche.

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