Loro Piana in Tribunale. Shock per LVMH, amministrazione giudiziaria e accuse di sfruttamento del lavoro

Claudia Cervi

14 Luglio 2025 - 13:56

Loro Piana in amministrazione giudiziaria. C osa significa per LVMH e quali rischi per il titolo in Borsa? Il punto sull’indagine e gli scenari futuri.

Loro Piana in Tribunale. Shock per LVMH, amministrazione giudiziaria e accuse di sfruttamento del lavoro

Una delle maison più esclusive del portafoglio LVMH finisce nell’occhio del ciclone. Il Tribunale di Milano ha disposto un anno di amministrazione giudiziaria per Loro Piana, storico marchio italiano noto per il cashmere e i tessuti di pregio, oggi controllato dal gruppo francese guidato da Bernard Arnault. Il provvedimento non riguarda i vertici, né membri della famiglia fondatrice né il ceo Frédéric Arnault, ma è comunque un terremoto reputazionale e industriale.

Secondo l’indagine del pm Paolo Storari, la casa di moda avrebbe esternalizzato la produzione di capi di abbigliamento in modo tale da “agevolare lo sfruttamento del lavoro”, con una filiera opaca che, passando per subappalti a ditte cinesi in Lombardia, avrebbe ridotto drasticamente i costi della manodopera. In altre parole, le giacche in cashmere rivendute nei monomarca (con prezzi tra i 1.000 e i 3.000 euro) sono state prodotte dalla società Evergreen per un centinaio di euro. Ma il problema, qui, non è il margine commerciale: è la legalità e la sostenibilità del modello. La società cinese Evergreen, con solo sette operaie e quasi nessun macchinario per la lavorazione, avrebbe subappaltato la produzione ad altre ditte cinesi, la Sor-Man, la Clover moda srl di Baranzate e la Day Meiying di Senago. Secondo la Procura, ci sono poi rapporti di fatturazione inesistenti con una terza ditta cinese, la Hu Sufang.

Le condizioni documentate nei laboratori coinvolti parlano di operai sorvegliati, turni festivi e notturni non pagati, sicurezza assente e contributi evasi. Il tutto in ambienti che nulla hanno a che fare con l’immagine patinata del brand. Loro Piana, dal canto suo, si difende mostrando un audit interno commissionato nel 2024: peccato che, secondo la Procura, quello studio non abbia verificato né la capacità produttiva né le condizioni di lavoro della società Evergreen.

Cosa succede a LVMH in Borsa?

Per LVMH, colosso del lusso da 400 miliardi di euro di capitalizzazione, la notizia dell’amministrazione giudiziaria di Loro Piana è un colpo pesante. Non tanto (e non ancora) sul piano finanziario, quanto su quello reputazionale. Il gruppo francese controlla l’80% del brand italiano dal 2013 e già nei primi mesi del 2025 le sue azioni in Borsa hanno subito il rallentamento della domanda in Cina e un contesto macroeconomico incerto. Ora si apre anche un fronte legale potenzialmente destabilizzante.

Grafico LVMH Grafico LVMH Fonte Tradingview

Il vero nodo non è solo Loro Piana, ma il modello produttivo su cui si basa una larga fetta dell’industria del lusso. Una filiera lunga, esternalizzata, poco trasparente, dove il rischio di sfruttamento del lavoro non è solo teorico. E stavolta non si tratta di semplici accuse o di articoli scomodi, ma di un provvedimento ufficiale firmato da un tribunale italiano, che chiama in causa direttamente il cuore del sistema.

Ora tutti guardano alla prossima mossa di LVMH. Continuerà a vendere giacche da 3.000 euro mentre un giudice parla di sfruttamento nei laboratori in subappalto? Cosa succederà alla filiera italiana? Proverà a scaricare la responsabilità sui fornitori?

La cosa certa è che oggi la credibilità di un marchio si gioca anche sulla trasparenza produttiva. E il caso Loro Piana potrebbe scoperchiare il modello di business su cui poggia l’intera industria della moda.

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