È legale fotografare un incidente stradale?

Ilena D’Errico

12 Aprile 2024 - 20:39

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È legale fotografare un incidente stradale? Ecco cosa prevede la legge, quali sono i limiti da considerare per non violare la privacy altrui e quali i diritti dei cittadini.

È legale fotografare un incidente stradale?

In queste ore non si fa altro che parlare di un ragazzo che si è scattato un selfie ritraendo un incidente mortale a Piacenza. Il fatto ha scatenato l’indignazione della maggior parte degli utenti, considerandolo un gesto di cattivo gusto. Per il momento non pare che ci fossero particolari esigenze di cronaca dietro lo scatto, come ha raccontato il giornalista Stefano Pancini che ha documentato il momento, dato che un passante si è fermato appositamente per la fotografia.

Un selfie che sicuramente manca di delicatezza, considerando che immortala quasi senza ombra di dubbio la ciclista ferita e priva di sensi mentre riceve le cure dei sanitari. La conducente dell’auto, una signora anziana, peraltro è morta durante il trasporto verso il Pronto Soccorso. Al di là del chiaro dilemma morale, non è di certo la prima volta che storie simili diventano virali e a dir la verità l’uso della tecnologia non sembra far più che alimentare il fenomeno.

Le cerchie di curiosi intorno agli incidenti sono una costante sia in Italia che all’estero. Non molto tempo fa, un poliziotto tedesco è intervenuto severamente in un’occasione simile, tentando di sensibilizzare turisti e cittadini lasciandoli avvicinare ai corpi delle vittime senza vita. La questione, però, non interessa solo il piano etico ma anche quello giuridico. Come si pone questo atteggiamento rispetto al diritto alla privacy di feriti e soccorritori e l’eventuale ostacolo alle operazioni? Insomma, è legale fotografare un incidente?

È legale fotografare un incidente stradale?

Chiariamo subito il dubbio: in generale, fotografare un incidente è legale, anche se lo scatto include vittime, feriti, soccorritori e forze dell’ordine. Anche il Garante della privacy conferma, infatti, che è lecito eseguire riprese video o audio nei luoghi pubblici, nel corso di fatti, avvenimenti o cerimonie pubbliche, anche quando comprendono incaricati di pubblico servizio e pubblici ufficiali. Di conseguenza, fintanto che l’incidente è avvenuto in luogo pubblico è legale fotografarlo o filmarlo.

La legge limita molto più severamente, invece, la diffusione delle immagini e dei video acquisiti. Tralasciando alcune eccezioni, per quanto riguarda le persone comuni è vietato diffondere contenuti che le ritraggono senza consenso. Di conseguenza, è vietato pubblicare le foto dell’incidente, a meno che le persone riprese abbiano dato l’autorizzazione oppure siano rese irriconoscibili (oscurando o sgranando l’inquadratura del volto, della targa e così via). Oltretutto, l’autorità pubblica può porre ulteriori limitazioni alla diffusione dei contenuti per particolari esigenze.

Anche se la foto di per sé è legale, pubblicarla può portare a gravi conseguenze. In primo luogo, questo comportamento configura un illecito civile, dunque la persona danneggiata può chiedere la sua rimozione e un risarcimento per gli eventuali danni patiti. Per avere diritto al risarcimento è comunque fondamentale poter documentare l’effettivo danno subito, così come il nesso causale rispetto all’illecito.

Inoltre, la diffusione non autorizzata di foto altrui (salvo che si tratti di personaggi pubblici o altri particolari circostanze) può integrare alcuni reati, come quello di diffamazione. Questo, però, soltanto quando l’immagine ha lo scopo di denigrare il soggetto ritratto e minare il suo onore e la sua reputazione. Infine, anche se non è vietato scattare foto non è comunque possibile interrompere il pubblico servizio, altrimenti si commette un reato. Le operazioni di soccorso e quelle di accertamento delle forze dell’ordine potrebbero comunque chiedere ulteriori precauzioni, compreso il divieto di avvicinamento degli estranei e il no alle fotografie.

Tornando al selfie virale, anche se autore di un gesto a dir poco controverso, chi se lo è scattato non sembra aver commesso alcun illecito. Non è noto sapere se l’immagine sia stata pubblicata o diffusa in qualche modo, perciò bisogna presumere che non sia stato così fino a prova contraria. La foto che lo ritrae è invece stata scattata dal giornalista de “Il Piacenza” citato, infatti è stata pubblicata dal quotidiano dopo aver oscurato il viso del soggetto e per i fini di cronaca e informazione che gli competono.

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