È legale assumere anabolizzanti?

Ilena D’Errico

24 Marzo 2024 - 23:42

Ecco cosa prevede la legge sull’assunzione di anabolizzanti, quali sono le differenze nell’ambito sportivo e quando si commette un reato.

È legale assumere anabolizzanti?

C’è molta confusione riguardo all’utilizzo dei farmaci anabolizzanti, soprattutto riguardo all’ambito sportivo. È vero che in determinati contesti l’assunzione di queste sostanze è severamente vietata dalla legge, ma è altrettanto vero che sono utilizzate anche in campo medico quindi non sono del tutto illegali. Ecco cosa c’è da sapere.

Cosa sono gli anabolizzanti

Gli anabolizzanti sono sostanze chimiche che, come si evince dal nome, stimolano l’anabolismo, un meccanismo di produzione di energia e costituenti cellulari. Rientrano in questa categoria l’insulina, il testosterone, l’ormone della crescita e gli steroidi anabolizzanti. Tra tutti sono principalmente questi ultimi a interessare i dubbi legali dei più, dato che si prestano spesso anche a motivazioni non prettamente mediche o di salute.

Gli steroidi anabolizzanti sono infatti delle versioni artificiali, o per meglio dire sintetiche, del testosterone e quindi permettono di aumentare la resistenza agli sforzi, incrementare la forza e incentivare la crescita di massa muscolare. Il loro uso al di fuori del campo medico è quindi spesso finalizzato al miglioramento delle prestazioni sportive e al raggiungimento di determinati standard fisici in tempi ridotti o con meno fatica.

È legale assumere anabolizzanti?

Come anticipato, le sostanze anabolizzanti nascono con finalità mediche e sono principalmente impiegate per ragioni di salute. Anche gli stessi steroidi anabolizzanti rientrano in cure per alcuni problemi specifici, per curare problematiche ormonali, disturbi della crescita, anemie e molto altro. Questo tipo di utilizzo, che deve rigorosamente essere affidato ai medici e alle strutture sanitarie, è chiaramente permesso dalla legge. Si tratta di farmaci e terapie perfettamente riconosciuti nell’ambito sanitario.

I dubbi derivano quindi dall’uso di anabolizzanti per finalità diverse, principalmente sportive ed estetiche. Le notizie e gli scandali sugli atleti scoperti a far uso di steroidi contribuiscono senza dubbio a incrementare la confusione su questo tema. Oltretutto, la letteratura scientifica in merito all’assunzione di anabolizzanti non necessaria per la salute è piuttosto contraria, considerando i rischi connessi e l’assenza di benefici apprezzabili dal punto di vista medico.

Posto che trattandosi di farmaci dovrebbe essere perlomeno ascoltato un parere competente, dal punto di vista legale non ci sono problemi particolari. L’uso di anabolizzanti per finalità estetiche non è vietato dalla legge, in quanto i loro effetti si limitano esclusivamente al corpo di chi li prende. Non c’è reato finché non viene danneggiata la collettività o comunque un’altra persona, indipendentemente poi dalla compromissione del proprio corpo.

Lo ha ribadito anni addietro anche la Corte di Cassazione, in particolare con la sentenza n. 843/2013 che oltretutto riguardava dei soggetti che ne facevano uso in correlazione all’attività sportiva. Ebbene, se l’attività sportiva viene praticata in modo non agonistico, senza partecipare a gare o similari, ma per puro hobby personale non c’è alcun problema. Ciò include qualsiasi tipo di sport, dal culturismo alla corsa.

Quando assumere anabolizzanti è reato

La legge vieta l’assunzione di anabolizzanti soltanto in riferimento all’attività sportiva agonistica, in relazione al doping. Indipendentemente dalla disciplina, gli atleti devono gareggiare in condizioni di equità e all’insegna della salute. Gli stereoidi anabolizzanti, così come molti altri farmaci, sono infatti stati inseriti nella lista di sostanze dopanti vietate dall’Agenzia mondiale antidoping (WADA).

Gli sportivi agonistici che ne fanno uso durante le gare oppure nelle fasi di preparazione sono puniti con la reclusione da 3 mesi a 3 anni e la multa da 2.500 a 50.000 euro, oltre alle sanzioni sportive. Alla stessa pena soggiace anche chi le procura o le somministra ad altri a fini sportivi oppure per alterare i risultati dei controlli.

Condividere gli steroidi senza autorizzazione dietro profitto può far poi scattare un’accusa per ricettazione, indipendentemente dai destinatari delle sostanze e dalle leggi sul doping. Nessun rischio legale, invece, per chi le assume e non pratica attività sportiva o lo è un atleta amatoriale.

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