Lavorare in biblioteca, cosa serve per candidarsi

Giorgia Bonamoneta

25 Ottobre 2022 - 22:56

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Come lavorare in una biblioteca e quali sono i requisiti per potersi candidare? Ecco le risposte.

Lavorare in biblioteca, cosa serve per candidarsi

Lavorare in una biblioteca, passare il proprio tempo all’interno di un ambiente ricco di cultura, tra l’odore dei libri è uno sogno di molti. Lavorare nel settore dei libri spesso richiede delle conoscenze sui temi di letteratura ed editoria, ma non sempre. A volte infatti è richiesta una conoscenza tecnologica, dalla capacità di archiviazione a quella di organizzazione. Ecco quindi che si aprono una serie di possibilità anche a chi non ha seguito la carriera universitaria nell’ambito delle lettere o nel campo dell’editoria libraria.

Molto spesso può bastare anche la passione, ma non all’interno delle biblioteche più grandi o pubbliche, in quel caso serve qualche competenza extra e una base di studio delle materie del settore librario. È vero anche che il settore librario e quello bibliotecario si evolvono anno dopo anno e che le capacità tecnologiche sono sempre più spesso tenute in considerazione alla luce dei nuovi sistemi di archiviazione e di necessità delle strutture stesse, che evolvono insieme alla tecnologia.

Per lavorare in biblioteca servono quindi diversi requisiti, che possono variare da biblioteca a biblioteca, ma anche da ciò che si deve fare all’interno della stessa. Scopiamo alcune delle possibilità per lavorare, e come candidarsi, all’interno di una biblioteca.

Cosa serve per lavorare in biblioteca?

Quando si parla di lavorare in biblioteca si pensa in genere che bisogna mettere a posto i libri o chiedere di fare silenzio a chi siede per studiare o per poter consultare un libro nella sala di lettura. In realtà il lavoro all’interno della biblioteca è molto più ampio e spesso prevedere l’archiviazione dei libri, oltre che alla ricerca di volumi sotto richiesta degli utenti. Pratiche più scomode sono sicuramente quelle che prevedono la fase di restituzione, se in ritardo, di un testo e quindi il sollecito telefonico o per e-mail. Si tratta di una questione prettamente burocratica, ma che tiene in vita la biblioteca e va di fatto svolta.

Il lavoro più grande che si svolge all’interno di una biblioteca pubblica per esempio è l’archiviazione dei testi e l’aggiornamento stesso dell’archivio. Da questo si possono scoprire mancanze nei testi o un disallineamento, che porterebbe a un difficile recupero del testo nell’archivio da parte del lavoratore. L’archiviazione viene fatta attraverso un sistema tecnologico che necessita di essere appreso, prima che è utilizzato

In sostanza i requisiti per lavorare in biblioteca sono:

  • (non obbligatorio) percorso di formazione in Lettere, Beni Culturali, filosofia o materie riguardanti documenti e archivi
  • conoscenze di base tecnologiche e di archiviazione
  • capacità di risolvere problemi
  • dialogare con il pubblico e lavorare in squadra

Come lavorare in biblioteca e come candidarsi

Bisogna prima di tutto capire in che tipo di biblioteca si vuole lavorare. Infatti ci sono due tipi di biblioteche: quelle pubbliche e quelle private. Quelle pubbliche possono essere biblioteche comunali o quelle universitarie; quelle private invece sono gestiti da privati, anche se aprono in ogni caso al pubblico. Mentre per le biblioteche private esistono dei classici annunci di lavoro, per le biblioteche pubbliche ci sono dei veri e propri bandi di concorso.

Per poter lavorare bisogna quindi tenere d’occhio sia gli annunci di lavoro con chiavi di ricerca “biblioteca”, “archiviazione” e simili, sia seguire la pubblicazione di bandi di concorso specifici per il settore bibliotecario.

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