JustMary arriva in tutta Italia, Matteo Moretti: fateci lavorare

Massimiliano Carrà

23/10/2019

15/07/2020 - 15:20

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Grande novità per JustMary. Il primo delivery in Italia di cannabis legale, ganja e marijuana light sbarca in tutta Italia e si apre ai pagamenti online con carta di credito. Per conoscere il business e i prossimi passi della startup italiana Money.it ha intervistato il CEO e founder Matteo Moretti

Grande novità per JustMary. Attivo a Milano e nell’hinterland, a Firenze, a Torino, a Monza e dal 20 settembre a Roma, il primo delivery in Italia di cannabis legale, ganja e marijuana light sbarca in tutta Italia e si apre ai pagamenti online con carta di credito.

A confermarlo è Matteo Moretti, CEO e Founder di JustMary che conta già due campagne di equity crowdfunding sulla piattaforma CrowdFundMe. Per conoscere più nel dettaglio le novità offerte da JustMary, l’andamento del business e i prossimi obiettivi della startup italiana, Money.it ha intervistato proprio il CEO e Founder Matteo Moretti.

Dott. Moretti come avete strutturato le spedizioni in tutta Italia e i pagamenti online attraverso carte di credito e da quando sono attivi questi servizi?

Entrambi i servizi sono già attivi da venerdì 18 ottobre. Riguardo il sistema dei pagamenti online tramite carte di credito, tutto è stato reso possibile dall’accordo che abbiamo stipulato con il provider Viva Wallet, che probabilmente ci permetterà anche di gestire i pagamenti offline grazie a dei pos mobili. Ovviamente, questa nuova funzionalità ci ha permesso di poter aprirci anche alle spedizioni in tutta Italia, che saranno garantite da un primario vettore italiano, con cui abbiamo stipulato un accordo.

Quale sarà il costo di spedizione e in quanto i clienti potranno ricevere i prodotti acquistati? Cambierà anche qualcosa in tema di riservatezza?

I prodotti acquistati dai nostri clienti arriveranno a destinazione entro 24 ore in qualsiasi città italiana. Noi ci faremo praticamente carico di quasi tutto il costo di spedizione, che è di circa 6 euro. Infatti, oltre al prezzo dei prodotti acquistati su JustMary, gli utenti pagheranno solamente 1,99 euro in più. Inoltre, l’ordine minimo è di 27 euro. Riguardo il tema della riservatezza, non cambierà assolutamente nulla. I nostri clienti riceveranno i prodotti acquistati su JustMary attraverso pacchi praticamente anonimi, quindi senza alcun tipo di logo.

Quali sono i metodi di pagamento preferiti dai clienti di JustMary?
Da quando è attivo, il sistema di pagamento online attraverso carta di credito sta occupando circa il 50% dei pagamenti totali effettuati su JustMary. L’altro 50% è rappresentato dai pagamenti in contanti alla consegna e da quelli con carte di credito o bancomat, sempre alla consegna, quindi attraverso i pos mobili. Questo nuovo servizio di pagamento online ci potrebbe permettere di vendere praticamente dappertutto, anche in tutta Europa.

Il vostro prossimo obiettivo è quindi l’estero?
Assolutamente sì. Da settimana prossima cominceremo a lavorare con un grosso player italiano che basa all’estero il 70% del suo fatturato totale che è di oltre 3 milioni di euro l’anno. Con questa azienda abbiamo intenzione di aprire JustMary a Berlino, a Vienna e, Brexit permettendo, a Londra. In queste città infatti il mercato della marijuana light è molto forte, ma c’è poca merce. Per fare un esempio la capacità di spesa che vi è nella capitale inglese è molto più alta di quella italiana. Si parla mediamente di circa 20 euro a grammo, contro 10 euro.

Come sta andando il business in termini prettamente economici?
Molto bene. Per fare un esempio, a ottobre 2018 abbiamo fatturato 3.000 euro e questo mese invece dovremmo avvicinarci intorno ai 30.000 euro. Il secondo semestre tra l’altro lo vediamo nettamente migliore rispetto al primo e i numeri ci stanno dando manforte. Da business plan volevamo arrivare intorno ai 400/450 mila euro, ma a causa dello stop a cui siamo andati incontro a giugno abbiamo dovuto rivedere il tiro e quindi siamo sotto quella cifra, ma non ci preoccupa. Quello però che chiediamo è che ci facciano lavorare, perché paghiamo le tasse, creiamo lavoro, indotto e siamo totalmente in regola su tutti gli aspetti.

Quali riscontri avete avuto dalle diverse campagne pubblicitarie che avete lanciato sui principali media: dai giornali alle tv?

Assolutamente positivi, sia dal punto di vista degli ordini, sia dal punto di vista della fiducia che le persone hanno verso JustMary e verso il mondo della marijuana linght. Anche perché non facciamo altro che offrire alla gente dei prodotti che permettono semplicemente di rilassarsi dopo una giornata intensa di lavoro. Tra l’altro adesso vendiamo anche le tisane.

Avete intenzione di dar vita a una terza campagna di crowdfunding?
Se il piano industriale che stiamo strutturando con questo player italiano fiorirà definitivamente potremmo dar vita a una terza di campagna di crowdfunding con un obiettivo specifico: sviluppare il mercato estero, perché c’è veramente tanto da fare.

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