Isee Università, quali redditi devono inserire i genitori divorziati?

Patrizia Del Pidio

26 Agosto 2025 - 17:27

Se mamma e papà sono separati o divorziati, quali sono i redditi da indicare nell’Isee Università? Redditi e patrimoni del genitore non convivente vanno indicati?

Isee Università, quali redditi devono inserire i genitori divorziati?

L’Isee università è indispensabile per gli studenti che vogliano avere uno sconto sulle tasse di iscrizione e frequenza all’Ateneo scelto. Esiste, infatti, una no tax area che esonera dal pagamento delle tasse universitarie nell’anno di immatricolazione; negli anni successivi richiede, oltre al rispetto delle soglie di reddito, anche l’ottenimento di un certo numero di CFU. Cosa accade all’Isee degli studenti con genitori divorziati? Quali redditi vanno inseriti e quali patrimoni devono essere considerati? L’IseeU è uno dei diversi modelli di Isee che possono essere richiesti e serve per accedere alle agevolazioni riconosciute per il diritto allo studio.

Quali sono le differenze tra Isee ordinario e Isee Università? Nell’Isee Università, a differenza di quello ordinario, la situazione reddituale e patrimoniale dello studente viene valutata tenendo conto della sua dipendenza dal nucleo familiare dei genitori, ma anche a livello reddituale vanno presi in considerazione anche eventuali redditi di genitori non conviventi con lo studente (nel caso di genitori non sposati e non conviventi o nel caso di genitori separati o divorziati).

Con l’Isee Università lo studente ha la possibilità di accedere a diverse agevolazioni come, ad esempio, l’abbattimento delle tasse di iscrizione e frequenza nell’Ateneo o la ricerca dell’alloggio all’interno dello studentato universitario. Quando si parla di Iseeu (Isee Università), con una famiglia tradizionale che vede madre, padre e figli uniti in un unico nucleo familiare, non ci sono problemi e solitamente coincide con quello ordinario. Sorgono, però, dubbi e perplessità quando i genitori sono divorziati e non è chiaro quali redditi considerare.

In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su come compilare la Dsu per richiedere agevolazioni per il diritto allo studio per un giovane che ha i genitori divorziati, vedendo cosa prevede la normativa al riguardo.

ISEE genitori divorziati

La normativa di riferimento per i genitori separati e quelli divorziati è la stessa e prevede che i figli maggiorenni siano inseriti nel nucleo familiare del genitore cui sono fiscalmente a carico. Se lo studente universitario convive con un solo genitore ma risulta fiscalmente a carico di entrambi, a presentare richiesta di ISEE deve essere il genitore con cui il figlio convive.

Per riassumere possiamo sintetizzare nel seguente modo:

  • figlio convivente con un genitore di cui è fiscalmente a carico: l’Isee lo richiede il genitore convivente;
  • figlio convivente con un genitore, ma fiscalmente a carico dell’altro: l’Isee lo richiede il genitore non convivente;
  • figlio convivente con un genitore e fiscalmente a carico di entrambi: l’Isee deve richiederlo il genitore convivente.

Come si compila la Dsu per Isee genitori divorziati?

Nella compilazione della DSU per l’ISEE Università di figli di genitori divorziati bisogna indicare, nel quadro C del modello MB2, che «nel nucleo familiare è presente un solo genitore mentre l’altro non risulta coniugato né convivente» (ossia che non risulta né coniugato né convivente con l’altro genitore).

Nel quadro D, solo se esiste un provvedimento del giudice (nei casi di genitori divorziati il provvedimento esiste sempre) bisogna barrare la prima casella, quella che prevede che «Il genitore non convivente si trova in una delle seguenti condizioni». Nel caso di genitori divorziati, infatti, il genitore non convivente non viene mai attratto nel nucleo familiare del figlio.

Il genitore che è tenuto a richiedere l’Isee, nella compilazione della DSU, dovrà indicare la quota annuale che percepisce a titolo di assegno di mantenimento per il figlio, se la riceve. I redditi dell’altro genitore non andranno inseriti, a patto che ci sia un provvedimento del giudice circa il mantenimento dei figli.

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