In nord Europa si potrà pagare con la carta anche senza connessione a internet

Giorgia Paccione

13 Maggio 2025 - 12:07

I Paesi scandinavi e l’Estonia si preparano a lanciare sistemi di pagamento con carte offline per garantire transazioni anche in caso di interruzioni internet.

In nord Europa si potrà pagare con la carta anche senza connessione a internet

La crescente instabilità geopolitica e il rischio di attacchi alle infrastrutture digitali stanno spingendo alcuni Paesi del nord Europa a rafforzare la resilienza dei propri sistemi di pagamento. Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca ed Estonia hanno già avviato un progetto per introdurre sistemi che consentano l’uso delle carte anche in assenza di connessione a internet.

L’obiettivo è garantire la possibilità di effettuare acquisti, soprattutto di beni essenziali, anche in caso di blackout digitali causati da sabotaggi, attacchi informatici o interruzioni delle reti di comunicazione.

Secondo quanto dichiarato da Tuomas Valimäki, membro del consiglio della Banca di Finlandia, la probabilità di gravi interruzioni è cresciuta a seguito del conflitto in Ucraina e dei recenti attacchi alle infrastrutture sottomarine nel Mar Baltico, che hanno messo in luce la vulnerabilità dei sistemi digitali europei.

Un piano contro le crisi digitali: come funzioneranno i pagamenti offline

Il progetto prevede l’introduzione di terminali di pagamento in grado di funzionare anche offline. In caso di interruzione della connessione internet, questi dispositivi potranno registrare e criptare localmente le transazioni, per poi sincronizzarle con i sistemi centrali una volta ristabilita la connettività.

Questo sistema di backup non mira a sostituire i pagamenti digitali tradizionali, ma a garantire la continuità delle transazioni anche durante blackout prolungati, fino a sette giorni nel caso della Svezia, che ha fissato una scadenza ambiziosa entro il 1° luglio 2026.

L’iniziativa nasce per rispondere a un uso sempre più limitato del contante. In Finlandia, ad esempio, solo il 10% della popolazione utilizza ancora le banconote come metodo principale di pagamento. La stessa situazione si riscontra negli altri Paesi nordici, dove la digitalizzazione dei pagamenti è ormai la norma e il rischio, in caso di attacchi o sabotaggi alle reti di comunicazione, è quello di bloccare completamente la possibilità di effettuare acquisti, con conseguenze gravi per la popolazione e l’economia.

Sicurezza, autonomia e meno dipendenza dai circuiti americani

Oltre alla vulnerabilità tecnologica, i Paesi del nord puntano anche a ridurre la dipendenza dai circuiti di pagamento internazionali, in particolare quelli statunitensi come Visa e Mastercard.

Attualmente, anche servizi apparentemente alternativi come Apple Pay o Google Pay si appoggiano a queste stesse infrastrutture. In caso di crisi geopolitiche o tensioni internazionali, l’Europa potrebbe quindi trovarsi senza strumenti autonomi per garantire la continuità dei servizi finanziari.

L’urgenza di queste soluzioni è stata rafforzata anche da episodi recenti: nel 2024, la più grande banca della regione, Nordea, è stata colpita da un attacco denial-of-service che ha impedito per settimane ai clienti di accedere ai propri conti online, dimostrando quanto sia reale il rischio di interruzioni prolungate.

Intanto, la Banca Centrale Europea sta lavorando all’introduzione dell’euro digitale, che consentirà pagamenti istantanei e più sicuri, ma secondo gli esperti ci vorranno ancora anni prima che il sistema sia pienamente operativo in tutta l’Eurozona.

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