Imposta di successione beni immobili e mobili: cos’è, calcolo e quando si paga

Patrizia Del Pidio

21 Agosto 2024 - 17:30

A quanto ammonta e come si calcola l’imposta di successione? Vediamo cosa si deve pagare quando si riceve un’eredità o una donazione.

Imposta di successione beni immobili e mobili: cos’è, calcolo e quando si paga

L’imposta di successione è un balzello che deve pagare chi riceve in eredità o in donazione beni mobili e immobili. L’imposta prevede un’aliquota diversa e una franchigia differente in base al grado di parentela che si ha con il defunto di cui si è erede o con il donante.

In alcuni casi, infatti, l’imposta non è dovuta anche se si ereditano o si ricevono in donazione beni dall’importo molto alto, mentre in alcuni casi è dovuta obbligatoriamente anche se donazioni o eredità più esigue.

Vediamo in quali casi si è tenuti al pagamento, e come varia l’importo in base al grado di parentela tra beneficiario e donante/defunto.

Di seguito tutto quello che c’è da sapere dell’imposta in questione.

Cos’è l’imposta di successione e donazione

L’imposta di successione e donazione è dovuta per il trasferimento della proprietà di immobili o di altri diritti qualora un soggetto benefici di un arricchimento patrimoniale mortis causa (in caso di eredità) o a titolo di liberalità (per effetto di una donazione).

Tale imposta è disciplinata dal D.Lgs n. 346 del 31 ottobre 1990, fu soppressa nel 2001 e poi reintrodotta nel 2006 dalla Legge 286 con successive modifiche.

L’imposta di successione (e donazione) si applica:

  • su tutto il patrimonio lasciato dal defunto;
  • sui trasferimenti a titolo gratuito, comprese le liberalità;
  • sulle costituzioni di vincoli di destinazione di beni.

Su quali beni si applica l’imposta di successione (mobili e immobili)

L’imposta di successione sugli immobili è dovuta per qualsiasi tipologia di abitazione: quindi appartamenti, terreni, fabbricati strumentali e così via.

Mentre l’imposta sui beni mobili si applica su automobili, barche, aeromobili e anche su gioielli, opere d’arte, azioni, obbligazioni, titoli di Stato (tassati soltanto nel caso di donazione), crediti e quote di appartenenza a società.

Quanto si paga di successione per una casa

Precisiamo che le imposte di successione e donazioni si applicano con aliquote e franchigie diverse a seconda del grado di parentela. Per quanto riguarda gli immobili a uso abitativo, le percentuali sono queste:

  • per coniuge, figli, genitori e nipoti è pari al 4% del valore dell’eredità, sulla parte che supera 1.000.000 di euro;
  • per fratelli/sorelle l’imposta di successione è pari al 6%, sul valore dell’eredità che supera 100.000 euro;
  • per gli altri parenti (fino al 4° grado), gli affini in linea retta e gli affini in linea correlata entro il 3° grado è pari al 6% del valore dell’eredità;
  • per altri soggetti non legati da vincoli di parentela, l’imposta di successione è dell’8% del valore dell’eredità, senza franchigie.

Se la casa o i beni mobili sono lasciati in eredità a una persona disabile, l’imposta di successione applicabile è quella relativa al grado di parentela, tuttavia si applica soltanto sulla parte di eredità eccedente il valore di 1,5 milioni di euro.

Come si calcola l’imposta di successione

Ecco una tabella riepilogativa dei criteri di calcolo dell’imposta di successione:

Aliquota Franchigia Grado di parentela
4% sull’importo eccedente la franchigia di 1.000.000 di euro per coniuge, figli e altri parenti in linea retta
6% sull’importo eccedente la franchigia di 100.000 euro per fratelli e sorelle
6% senza franchigia per altri parenti fino al 4° grado
8% senza franchigia per altri soggetti estranei
4%, 6% o 8% sull’importo eccedente la franchigia di 1.500.000 di euro per persone portatrici di handicap grave ai sensi della Legge 104 (in base al grado di parentela)

Cos’è e come si calcola la franchigia

Per calcolare l’importo dell’imposta è fondamentale tener conto della franchigia stabilita dalla legge. Questa si calcola sul valore della donazione o della massa ereditaria per ciascun beneficiario.

La franchigia, come abbiamo visto, dipende dal grado parentela e dalla presenza di una disabilità certificata dal medico.

Come si paga l’imposta di successione

Dopo la presentazione della dichiarazione di successione, lo Stato effettua i controlli e i relativi calcoli e, nel termine di 3 anni (anche se generalmente bastano pochi mesi), invia al beneficiario l’avviso di accertamento con cui si richiede il versamento dell’imposta dovuta.

Chi eredita o riceve in donazione un bene mobile o una casa è tenuto al pagamento dell’imposta di successione entro 60 giorni dalla data di notifica dell’avviso dell’Agenzia delle Entrate.

L’imposta va versata tramite il Modello F24 - che è allegato alla comunicazione dell’Agenzia delle Entrate - e si può pagare presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, in banca o alle Poste.

Dal 2025, in ogni caso, sono state previste delle semplificazioni per l’imposta di successioneche dovrà essere liquidata in autonomia, e senza attendere la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, entro 90 giorni dal termine della dichiarazione di successione.

Si può pagare a rate?

La risposta è sì, l’imposta di successione e donazione si può pagare a rate secondo queste modalità:

  • almeno il 20% dell’importo deve essere versato nel termine di 60 giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione;
  • la restante parte va versata in 8 rate trimestrali (che salgono a 12 per importi superiori a 20.000 euro), sulle quali sono dovuti gli interessi calcolati dal 1° giorno successivo al pagamento della tranche iniziale. Le rate scadono l’ultimo giorno di ciascun trimestre.

La rateizzazione è possibile soltanto se l’imposta supera i 1.000 euro.

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