Guerra commerciale: la tensione è esplosa di nuovo. Il motivo è Hong Kong

C. G.

16/10/2019

16/10/2019 - 10:10

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Guerra commerciale: la tensione tra USA e Cina è risalita. Cosa è successo?

Guerra commerciale: la tensione è esplosa di nuovo. Il motivo è Hong Kong

La guerra commerciale tra gli USA e la Cina è tornata a far discutere.

I segnali di distensione emersi sul finire della scorsa settimana hanno lasciato il passo a una nuova ondata di tensioni, culminata nelle dichiarazioni degli Stati Uniti sulla situazione di Hong Kong.

La reazione di Pechino non è tardata ad arrivare e l’escalation ha gettato nuove ombre sulla guerra commerciale USA-Cina, un conflitto che è sembrato affievolirsi con l’ultima tregua, e che invece continuerà ancora a tenere con il fiato sospeso.

Guerra commerciale USA-Cina: lo scontro si sposta su Hong Kong

In questo caso il primo passo che ha fatto esplodere nuovamente la tensione è stato quello compiuto dagli USA. La Camera dei Rappresentanti ha infatti deciso di approvare alcuni provvedimenti con i quali si è schierata a difesa delle proteste di Hong Kong.

La reazione della Cina è stata immediata. Il Dragone si è detto indignato e ha accusato gli americani di ingerenze in affari esteri. La guerra commerciale si è riaccesa e i mercati sono tornati a temere.

Nello specifico, le misure varate dagli USA a favore di Hong Kong sono state le seguenti:

  1. Hong Kong Human Rights and Democracy Act: con esso il Segretario di Stato USA certificherà ogni anno il mantenimento dell’autonomia necessaria a ricevere il trattamento speciale fino ad ora goduto.
  2. Protect Hong Kong Act: vieterà le esportazioni commerciali di articoli militari che la polizia potrebbe usare contro i manifestanti.
  3. Una terza misura non vincolante volta al riconoscimento del rapporto di Hong Kong con gli Stati Uniti, alla condanna delle ingerenze di Pechino e alla tutela del diritto dei cittadini di protestare.
  4. Una quarta risoluzione non vincolante che ha elogiato il Canada per le sue azioni relative alla richiesta di estradizione di Meng Wanzhou, direttore finanziario del colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei.

Contromisure in arrivo?

Come era ovvio che fosse, la Cina ha annunciato la sua intenzione di reagire contro gli USA e le loro ingerenze nei fatti di Hong Hong. A confermarlo Geng Shuang, portavoce del Ministero degli Affari Esteri, che ha ricordato come la reazione di Pechino avrà lo scopo di salvaguardare la sovranità e la sicurezza del Paese.

Certo è che gli atti della Camera USA avranno bisogno dell’approvazione del Senato per diventare legge. La precisazione però non è bastata a calmare le acque. Pechino ha annunciato contromisure e i mercati sono tornati a temere una nuova escalation della guerra commerciale.

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