Franceschini non sbaglia mai: perché anche con Schlein ha fatto centro

Alessandro Cipolla

28 Febbraio 2023 - 10:43

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Dario Franceschini ha sostenuto Elly Schlein alle primarie del Pd di domenica: ecco perché anche questa volta l’ex ministro è stato più abile di molti suoi compagni di partito.

Franceschini non sbaglia mai: perché anche con Schlein ha fatto centro

Dario Franceschini anche questa volta ha puntato sul cavallo giusto: Elly Schlein. Da quando l’ex ministro ha capito che alle primarie è meglio non presentarsi di persona, non ha sbagliato mai un colpo quando si è trattato di decidere quale candidato alla segreteria appoggiare.

E anche con Elly Schlein è stato lungimirante, nonostante l’apparente lontananza politica tra lui - ex Dc e Margherita - e la nuova segretaria che dopo la vittoria alle primarie di domenica scorsa viene dipinta ora come la nuova paladina della sinistra.

Mentre gli altri moderati del Partito Democratico si sono affrettati a sostenere Stefano Bonaccini, considerato da tutti i sondaggi come il grande favorito specie dopo la netta affermazione nel voto riservato ai circoli, lui invece ha spinto per una scesa in campo di Elly Schlein ben prima che la deputata ufficializzasse la sua candidatura alla segreteria.

Una sorta di capolavoro politico visto che, a differenza delle altre primarie, questa volta la scelta è ricaduta sull’outsider e non sul favorito; una mossa che adesso probabilmente peserà quando Schlein sarà chiamata a disegnare il uovo organigramma del Pd e- soprattutto - quando il prossimo anno dovrà compilare le liste per le elezioni europee.

Con Schlein vince anche Franceschini

Dietro il sostegno di Dario Franceschini a Elly Schlein alle recenti primarie per la segreteria del Partito Democratico, ci sarebbe una sorta di retroscena raccontato nelle scorse ore da Dagospia.

A suggerire in tempi non sospetti a Dario Franceschini di puntare su Elly Schlein per la segreteria del partito sarebbe stata Michela Di Biase, moglie dell’ex ministro e fresca deputata dem dopo aver passato diverse legislature in Regione Lazio.

Non sarebbe un caso così che Di Biase adesso sarebbe in pole per un ruolo nella nuova segreteria del partito, ma di lei si parla anche come possibile prossima capogruppo alla Camera del Pd.

La corrente di Franceschini, da sempre assai influente all’interno del partito, potrebbe adesso passare all’incasso anche quando a maggio 2024 dovranno essere compilate le liste del Pd per le elezioni europee.

Insomma durante la sua avventura al Nazareno di certo Schlein dovrà tenere conto di chi l’ha sostenuta nell’avventura delle primarie: non solo la corrente di Franceschini, ma anche quella di Zingaretti e di Orlando.

Quanto al tema delle alleanze, si potrebbe riaprire adesso il discorso con il Movimento 5 Stelle, imboccando un sentiero inaugurato da Zingaretti e che ha portato alla nascita del secondo governo Conte di cui Franceschini - ca va sans dire - è stato ministro.

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