Ferrari debutta nella vela. Elkann svela il progetto Hypersail, “somiglierà a un’astronave”

Giorgia Paccione

26 Giugno 2025 - 12:52

Il Cavallino Rampante di John Elkann entra nel mondo della vela con un monoscafo rivoluzionario. L’imbarcazione Hypersail sarà guidata da Giovanni Soldini e punta a nuovi record oceanici.

Ferrari debutta nella vela. Elkann svela il progetto Hypersail, “somiglierà a un’astronave”

Ferrari annuncia il suo ingresso nel mondo della vela con il progetto Hypersail, una barca che promette di rivoluzionare il settore per tecnologia, design e ambizione. Presentata a Maranello, lontano dal mare ma nel cuore della Motor Valley, Hypersail rappresenta la prima imbarcazione a vela firmata dal Cavallino Rampante e nasce dalla visione di John Elkann, presidente Ferrari, con la collaborazione del celebre navigatore Giovanni Soldini, scelto come team principal e skipper.

Il varo è previsto entro il 2026, ma Hypersail si distingue già per le sue caratteristiche: un monoscafo di 100 piedi (circa 30 metri di lunghezza), 40 metri di altezza e 20 di larghezza, dotato di due foil laterali ispirati agli AC75 dell’America’s Cup, ma con una chiglia e un bulbo innovativi, arricchiti da alette per garantire stabilità anche nelle traversate oceaniche. Il design, che richiama un’astronave più che una barca, è frutto della collaborazione tra Ferrari, lo studio dell’architetto navale Guillaume Verdier e un team di ingegneri che hanno trasferito know-how e tecnologie dal mondo delle auto sportive alla nautica.

Il nome prende ispirazione dalla nota Hypercar, tre volte vincitrice a Le Mans, ma il progetto è destinato a superare i confini tradizionali tra terra, acqua e cielo: “Il nostro non sarà uno yacht, ma una navicella spaziale”, ha dichiarato Elkann.

Hypersail, la prima vela di Ferrari affidata a Giovanni Soldini

Il progetto Hypersail nasce da un “foglio bianco”, come sottolineato da Soldini, e punta a ridefinire completamente gli standard della vela oceanica. La scelta del monoscafo, rispetto al più stabile multiscafo, è stata dettata da esigenze di performance: “Abbiamo scelto il monoscafo perché offre vantaggi in termini di aerodinamica, anche se è meno stabile di un catamarano. Chiglia e bulbo lo rendono più pesante e quindi più stabile”, spiega il velista.

Il trasferimento di competenze dalla Formula 1 e dalla linea sportiva Ferrari è uno degli elementi chiave: il software delle sospensioni della Ferrari F80 è stato trasformato in un algoritmo per la gestione della barca, mentre l’alimentazione elettrica, con 100 centraline e oltre 15 km di cavi, garantirà soft power grazie a pannelli solari e turbine eoliche di bordo. A testimonianza dell’impatto innovativo del progetto, sono già stati ottenuti nove brevetti e altri sei sono in fase di deposito.

La livrea sarà inconfondibilmente Ferrari, con richiami al giallo Modena, colore storico del Cavallino prima del celebre rosso. La barca sarà affidata a un equipaggio variabile tra 8 e 12 marinai, a seconda delle esigenze di regata o record oceanici. La costruzione avverrà in un cantiere toscano top secret, con una squadra di venti tecnici Ferrari impegnati a tempo pieno, affiancati da altri ottanta dipendenti coinvolti tra auto e vela.

La visione di Elkann e Soldini: trasformare il mondo della vela

Il debutto di Ferrari nella vela non ha come obiettivo la partecipazione all’America’s Cup: “La Coppa America non mi interessa, ci sono regole stringenti e limitative”, ha chiarito Elkann. L’ambizione è quella di battere record oceanici e partecipare a regate internazionali, ma soprattutto di esplorare nuove frontiere tecnologiche e stilistiche senza vincoli regolamentari.

La barca Ferrari è libera: possiamo spingerci dove vogliamo, l’unico confine è l’infinito.

Il progetto Hypersail si fonda quindi sulla sinergia tra passione, competenza e spirito di squadra: “Quando lavoriamo assieme è dove facciamo cose fantastiche”, ha ribadito Elkann, sottolineando come la vera forza del Cavallino sia la capacità di affrontare sfide apparentemente impossibili unendo le migliori risorse del gruppo.

Mentre è in corso la ricerca degli sponsor, Soldini si sta già allenando al simulatore e il sogno condiviso con Ferrari si prepara a prendere il largo: “Proviamo a immaginarci qualcosa che non è mai stato creato e che cambierà la vela per tutti”.

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