Elezioni amministrative Rovigo 2024: data, candidati e sondaggi

Alessandro Cipolla

17/01/2024

19/01/2024 - 13:47

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Elezioni amministrative Rovigo 2024, la guida al voto: la data, la legge elettorale, chi sono i possibili candidati e cosa dicono i sondaggi in merito al voto.

Elezioni amministrative Rovigo 2024: data, candidati e sondaggi

Elezioni amministrative Rovigo 2024: si scaldano i motori in vista delle comunali che, salvo sorprese, dovrebbero essere accorpate per quanto riguarda il primo turno alle elezioni europee come già è accaduto cinque anni fa per una sorta di election day.

Alle elezioni amministrative 2024 sarà ancora in campo Edoardo Gaffeo, l’attuale sindaco di Rovigo che di certo sarà sostenuto di nuovo dalle sue liste civiche, con il dialogo che però è aperto anche con il Pd.

Nel centrodestra invece in ballo ci sarebbero le candidature di Valeria Cittadin e Paolo Frigato, la prima considerata come vicina a Fratelli d’Italia mentre il secondo dato in quota Lega.

In attesa dei sondaggi, ecco una guida alle elezioni amministrative Rovigo 2024 con la probabile data del voto, i possibili candidati sindaco e i dettami della legge elettorale con la quale i cittadini andranno a eleggere il loro prossimo primo cittadino.

Elezioni amministrative Rovigo 2024: la data

Nel 2019 le elezioni amministrative a Rovigo si sono tenute in data 26 maggio. Nello stesso giorno le urne si sono aperte in tutta Italia per le europee e in Piemonte anche per le regionali.

Anche se ancora non è arrivata una comunicazione ufficiale da parte del governo, tutto farebbe pensare a un accorpamento anche in questo 2024: nel caso il primo turno delle elezioni amministrative a Rovigo si terrebbe in data domenica 9 giugno.

Come da regolamento, l’eventuale ballottaggio si terrebbe due settimane dopo ma resta da capire se il governo manterrà il doppio giorno di voto - urne aperte anche di lunedì fino alle ore 15:00 - come fatto di recente.

La legge elettorale

La legge elettorale delle elezioni amministrative in Italia è di stampo maggioritario per quanto riguarda l’elezione del sindaco, mentre la ripartizione dei consiglieri avviene in maniera proporzionale.

Essendo Rovigo un Comune con più di 15.000 abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse ottenere la maggioranza assoluta allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.

Per garantire la formazione di una maggioranza solida e di conseguenza una sostanziale governabilità, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi; i restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale attraverso il “metodo D’Hondt”.

Alla divisione dei seggi, si andranno a eleggere nel totale 32 consiglieri escluso il sindaco, saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.

Per quanto riguarda le modalità di voto, nei comuni con più di 15.000 abitanti è ammesso il voto disgiunto, con l’elettore che potrà esprimere fino a due preferenze mantenendo però la parità di genere (un uomo e una donna).

I candidati

Alle elezioni amministrative del 2019 Edoardo Gaffeo, un indipendente sostenuto dal Partito Democratico, è riuscito a riportare il centrosinistra alla guida di Rovigo.

Cinque anni più tardi Gaffeo sarà di nuovo in corsa alle elezioni amministrative 2024, ma resta da capire ora come sarà composta la sua coalizione: se qualche mese fa il rapporto con il Partito Democratico sembrava essere non recuperabile, adesso invece un accordo non sarebbe più da escludere.

Il Pd però potrebbe decidere di andare al primo turno con un proprio candidato per cercare poi un’intesa nell’eventuale ballottaggio contro il centrodestra. Il Movimento 5 Stelle invece andrà per conto proprio e a breve dovrebbe ufficializzare il nome del candidato.

A proposito di centrodestra, la celta del candidato sindaco alle elezioni dovrebbe spettare a Fratelli d’Italia, con la dirigente scolastica Valeria Cittadin che sarebbe in pole anche se la Lega starebbe pensando a Paolo Frigato.

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