Chi è Elena Ugolini? Biografia e programma della candidata del centrodestra in Emilia-Romagna

Alessandro Cipolla

12/11/2024

Il programma elettorale, la biografia, il cv e la storia di Elena Ugolini, la candidata presidente del centrodestra alle elezioni regionali Emilia-Romagna 2024.

Chi è Elena Ugolini? Biografia e programma della candidata del centrodestra in Emilia-Romagna

Chi è Elena Ugolini? Sarà la nota docente la candidata del centrodestra elezioni regionali Emilia-Romagna 2024 che si terranno il prossimo 17 e 18 novembre, con la sfida che sarà tutta con Michele De Pascale del centrosinistra.

La priorità è la sanità da cambiare - ha dichiarato Ugolini in un’intervista rilasciata a La Repubblica -. È prioritario anche un cambiamento di metodo. Dobbiamo smettere di pensare che le persone debbano adattarsi alle politiche e agli indirizzi fatti dal governo della Regione”.

Di certo non sarà facile per Elena Ugolini avere la meglio di un centrosinistra che in Emilia-Romagna praticamente detta legge da sempre, con Michele De Pascale che sembrerebbe avere tutti i favori dei pronostici.

Negli ultimi tempi però il centrodestra ha guadagnato consensi in Regione, come dimostrano le vittorie a Ferrara e Forlì un tempo autentici feudi della sinistra. Molto dipenderà anche da quello che sarà l’andazzo della politica a livello nazionale, con il voto in Emilia-Romagna che potrebbe essere accorpato anche alle regionali in Umbria e Liguria.

Vediamo allora nel dettaglio il programma elettorale, la biografia, il cv e la storia politica di Elena Ugolini, la determinata candidata del centrodestra alle elezioni regionali Emilia-Romagna 2024.

Biografia e cv di Elena Ugolini

Nome: Elena Ugolini

Data di nascita: 09 giugno 1959

Luogo: Rimini

Famiglia: sposata con quattro figli

Istruzione: laurea in Filosofia

Lavoro: docente e dirigente scolastico

Partito: indipendente

Ruolo: candidata presidente del centrodestra alle elezioni regionali Emilia-Romagna 2024

Cv Elena Ugolini
Fonte ministero dell’Istruzione

Candidata alle elezioni regionali Emilia-Romagna 2024

Elena Ugolini dopo la laurea ha iniziato a insegnare storia e filosofia al liceo paritario Malpighi di Bologna, diventandone poi preside nel 1993. Oltre a un impeccabile curriculum professionale, può vantare anche diverse collaborazioni in ambito politico senza però prendere una tessera di partito.

Nel 1998 infatti Elena Ugolini è stata una dei componenti della Commissione dei Saggi che ha preparato la riforma Berlinguer, mentre nel 2001 ha collaborato con il ministero dell’Istruzione all’epoca guidato da Letizia Moratti.

Durante il governo Monti invece è stata sottosegretaria al ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, tornando poi a ricoprire l’incarico di preside del liceo paritario Malpighi.

Considerata come una civica cattolica e moderata, in vista delle elezioni regionali Emilia-Romagna 2024 è stata scelta come candidata del centrodestra: a sostenerla ci sarà una coalizione formata da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Udc e Popolo della Famiglia.

Il programma elettorale di Elena Ugolini

Vediamo allora quali sono i principali punti del programma elettorale di Elena Ugolini in vista delle elezioni regionali Emilia-Romagna 2024.

Welfare

  • Prendiamo l’impegno di arrivare, nella prossima legislatura, alla copertura del 100% dell’accesso alle cure palliative per i malati sofferenti, della assistenza h 24 ai non autosufficienti gravi trattati a domicilio, dei servizi di cura all’infanzia, della personalizzazione dei percorsi delle persone con disabilità.
  • Potenziare il sostegno pubblico ai nidi privati con riserva di posti e l’utilizzo dei voucher, che vanno estesi anche a forme di childcare privata individuale o per piccoli gruppi di utenza.
  • Proponiamo di utilizzare l’ISEE, che è da considerarsi un Lep, con una scala di equivalenza più favorevole per i figli e gli anziani a carico.

Sanità

  • Sostenere il Servizio Sanitario Nazionale, Pubblico ed Universalistico, cambiando il modello di governance regionale.
  • Sviluppare la “presa in carico” come modello per la cura delle persone con malattie croniche e/o complesse.
  • Sviluppare la medicina di iniziativa.

Scuola

  • Attivare anche in Emilia-Romagna la filiera dell’istruzione e formazione professionale iniziale, bloccata dal 2003.
  • Valorizzare la formazione professionale regionale.
  • Estendere l’apprendistato.

Economia e lavoro

  • Attrarre investimenti di capitali privati (italiani ed esteri) per lo sviluppo regionale.
  • Housing Sociale: Coinvolgimento di Fondi Privati per l’Edilizia Residenziale Pubblica.
  • Rivitalizzazione ruolo dei Confidi.
  • Semplificare e ridurre la complessità organizzativa dell’ecosistema Ricerca e Innovazione, creando aggregazioni tematiche, superando i confini territoriali.
  • Azione concertata con il Governo al fine varare sperimentazioni nella contrattazione collettiva che permettano di ridurre la quota di salario soggetta a contrattazione collettiva nazionale al 70 per cento, per lasciare una quota maggiore alla contrattazione regionale che tenga conto del livello dei prezzi a livello locale.
  • Proponiamo di istituire un fondo per permettere ai lavoratori indipendenti (partite IVA e piccole imprese) di accedere per chiudere i contenziosi fiscali, con credito agevolato.

Urbanistica

  • Procedere ad una profonda revisione della Legge 24/17, rimettendo al centro la Pianificazione urbanistica e il progetto come Visione che coinvolga tutte le forze attive del territorio. Tornare a pianificare le nostre città con una prospettiva che comprenda tutte le discipline coinvolte nella trasformazione della città contemporanea e del territorio.
  • Promuovere procedure urbanistiche più snelle, semplificate per Comuni al di sotto di 15.000 abitanti. Prevedere procedure di variante agli stessi strumenti molto semplificate e di diversa complessità: non è possibile che la procedura per modificare l’intero impianto viabilistico di una città e per cambiare la strategia urbanistica di un isolato abbiano lo stesso iter procedurale.
  • Promuovere un reale decremento del consumo di nuovi suoli, attraverso lo studio delle aree di maggiore impatto sulla rete di scolo superficiale e convogliando fondi europei e statali sulla desigillazione delle aree a maggiore pericolosità. Condurre ricerche più attualizzate sugli impatti delle acque di prima pioggia nel nostro territorio, studiando soluzioni all’altezza del cambiamento climatico in atto.

Ambiente

  • È prima di tutto urgente approfondire lo studio e la conoscenza delle aree esposte a pericolo idrogeologico e di inondazione ed impedire del tutto la loro ulteriore cementificazione promuovendo la immediata desigillazione delle aree maggiormente compromesse.
  • È necessario investire in tecnologie avanzate di recupero e raccolta unitamente a politiche infrastrutturali per la messa a punto di bacini di ritenzione idrica, valutandone l’applicazione in funzione della specificità del territorio e delle attività produttive esistenti.
  • Necessaria una revisione delle strategie ambientali e territoriali che riguardano le aree della alta e media collina fino alla pianura suddivise per bacino idrografico per la valutazione dei potenziali impatti sui territori in funzione dei rischi specifici ‘attuali’.

Trasporti

  • Maggiore collaborazione tra le varie strutture e la programmazione di una road map che giunga, in tempi certi, alla unione delle aziende di gestione del trasporto pubblico, per migliorare il servizio, abbattere l’impatto dei costi fissi e fornire delle economie di scala necessarie per pianificare investimenti di ammodernamento dei mezzi, delle infrastrutture e per ampliare le tratte alle zone meno servite del nostro territorio.
  • Maggiore sicurezza su mezzi pubblici.
  • L’adeguamento delle tariffe. Già la Regione finanzia il ribasso e la gratuità delle tariffe del TPL per ragazzi in età scolare e per persone fragili e svantaggiate. La soglia di ISEE a 30.000 euro per l’ottenimento delle agevolazioni tariffarie lascia fuori fasce molto importanti di popolazione bisognosa che non può permettersi il trasporto pubblico. Occorre alzare la soglia Isee per ampliare la popolazione servita da questa agevolazione. Serve aiutare molti più ragazzi in età scolare e permettere loro una mobilità semplice e agevolata su tutti i mezzi pubblici regionali.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

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