Detrazione canone di locazione nel modello 730 precompilato, l’importo va adeguato

Patrizia Del Pidio

22 Giugno 2023 - 11:24

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Il canone di locazione inserito nel precompilato potrebbe non essere giusto, ecco a cosa fare attenzione prima di inviare il modello 730.

Detrazione canone di locazione nel modello 730 precompilato, l’importo va adeguato

Siamo in piena stagione dichiarativa e i contribuenti, che ancora non lo hanno fatto, si apprestano a compilare il proprio modello 730 per inviarlo all’Agenzia delle Entrate. Ricordiamo che la dichiarazione con il modello 730, quest’anno, deve essere inviata entro il 2 ottobre.

Per chi avesse già provveduto a inviare il 730/2023, inoltre, non è più possibile annullare la dichiarazione già trasmessa poiché questo era possibile solo fino al 20 giugno. Da quella data in poi in caso di omissioni o errori di compilazione di dovrà procedere con il 730 integrativo, che deve essere presentato tramite Caf o professionista abilitato entro il 25 ottobre, o dichiarazione correttiva tramite modello Redditi PF entro il 30 novembre 2023.

Il quadro più importante, per i contribuenti, è senza dubbio quello che riguarda gli oneri detraibili e deducibili, ovvero quello in cui si inseriscono tutte le spese sostenute nell’anno di imposta precedente che danno diritto ad uno sconto sull’Irpef da versare. Si tratta del Quadro E, in cui deve essere inserita anche la spesa sostenuta per i canoni di locazione perché anche questi ultimi danno diritto a una detrazione per chi li versa.

Canoni di locazione e importo

Per chi ha un contratto di locazione per il quale è stato scelto il regime della cedolare secca, l’importo del canone mensile resta invariato per tutta la durata del contratto. Questa tipologia di contratto, infatti, non è soggetta all’adeguamento all’indice Istat e per l’affittuario, quindi, l’importo da versare mensilmente non cambia fino a quando non si firma un nuovo contratto.

Ma per chi ha scelto una tipologia di contratto che non rientra nel regime della cedolare secca, il canone di locazione è soggetto ad adeguamento in base all’indice Istat annualmente. Questo significa che l’importo da pagare mensilmente, se l’inflazione cresce, potrebbe salire da un anno all’altro.

Detrazione canone di locazione nel 730 precompilato

Quando si utilizza il 730/2023 precompilato bisogna fare molta attenzione a questo particolare se si è titolari di un contratto di locazione che non ricade nella cedolare secca. Nell’inserimento dei dati del precompilato, infatti, l’Agenzia delle Entrate indicherà il canone di locazione che risulta dall’anno precedente senza tenere conto dell’eventuale adeguamento all’indice Istat.

Se si tratta di un contratto nuovo, invece, riporterà il canone di locazione annua presente nella banca dati degli atti di registro del contratto stesso. Di fatto, quindi, si potrebbe trovare questa parte del Quadro E già precompilata, ma non è detto che i dati inseriti siano quelli giusti.

Come intervenire sul canone di locazione adeguato

Se il canone annuo da un anno all’altro aumenta a causa dell’adeguamento Istat, questo non sarà automaticamente riportato nel 730 precompilato e il contribuente potrebbe trovare un dato pre inserito errato.

In questo caso il contribuente stesso dovrà intervenire sul 730 precompilato indicando nella dichiarazione il canone aggiornato, andando a modificare l’importo inserito dall’Agenzia delle Entrate con quello adeguato all’indice Istat.

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