Una bozza di una circolare del ministero della Salute ipotizza il ritorno dell’obbligo di mascherina al chiuso: ma stanno davvero tornando le restrizioni? Ecco cosa sta succedendo.
La nuova ondata autunnale è ormai partita, trainata dai contagi dovuti alla variante Omicron e in particolare alla sottovariante Omicron 5. I contagi giornalieri sono saliti quasi a quota 60mila e sono aumentati per la terza settimana consecutiva, con una crescita superiore al 50% negli ultimi sette giorni. E per questo si torna a parlare di obbligo di mascherine al chiuso.
A preoccupare gli esperti, come sempre, è la risalita non solo dei contagi quanto quella di ricoveri ordinari e in terapia intensiva. Anche in questa nuova ondata il tasso di ospedalizzazione resterà un criterio decisivo per stabilire eventuali nuove restrizioni. Che, in realtà, al momento sembrano essere escluse.
Negli scorsi giorni è filtrata una bozza di una nuova circolare del ministero della Salute che apre all’ipotesi di un ritorno delle mascherine al chiuso. E anche di un maggior ricorso allo smart working e alla limitazione di eventi che comportano assembramenti. Ma sarà davvero così? Per il momento il ministero della Salute assicura che questa circolare non ci sarà. Vediamo come stanno le cose.
La campagna vaccinale contro il Covid
La priorità, per il ministero della Salute, è puntare sulla campagna vaccinale. Il problema nasce però dal fatto che ancora l’80% degli over 60 non ha ricevuto la quarta dose: parliamo di 14 milioni di persone che ancora non sono protette con il booster adattato alle varianti Omicron. La notizia positiva è che il numero di vaccinazioni giornaliere sta salendo e ieri si è toccato il picco di questo ultimo periodo, con 34.389 dosi somministrate, un dato più alto di quelli registrati a settembre.
Restrizioni anti-Covid, quando possono tornare?
In questa ipotetica nuova bozza, poi smentita dal ministero, le Regioni avrebbero dovuto ricevere le indicazioni per la linea da seguire durante l’autunno e l’inverno. L’ipotesi di una circolare non è comunque del tutto tramontata e il testo redatto dai tecnici potrebbe tornare utile in caso di nuova ondata più forte.
L’obiettivo era quello di delineare la strategia per i prossimi mesi: si va dalla sorveglianza del virus e delle nuove varianti a una spinta sulla vaccinazione. Ma non si esclude neanche il ritorno delle mascherine al chiuso, lo smart working e persino lo stop ai grandi eventi in caso di peggioramento della situazione. Soprattutto per quanto riguarda la pressione sugli ospedali, al momento sotto controllo.
Torna l’obbligo di mascherine al chiuso?
Nella bozza della circolare si parla di un possibile ritorno delle mascherine “in spazi pubblici chiusi”. Si tratta di un’opzione che potrebbe essere considerata per limitare la trasmissione in caso di peggioramento epidemiologico e di importante impatto sulle strutture sanitarie.
Il ministero della Salute ha smentito la circolare, assicurando che non verrà pubblicata. Il documento per ora resta nel cassetto e qualsiasi eventuale decisione verrà presa dal nuovo esecutivo: il ministro Roberto Speranza, infatti, non vuole in questa fase optare per scelte politiche che a suo avviso spettano al governo che verrà, guidato dal centrodestra di Giorgia Meloni.
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